Calcio
Secondo posto e Cavani capocannoniere
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 03.07.2019)
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La stagione si apre col putiferio di Pechino nella sfida con la Juventus per la Supercoppa italiana. In campionato testa a testa con i bianconeri che si impongono nello scontro diretto di Torino (2-0). Eliminazione in Europa League ai sedicesimi. Lavezzi al Paris Saint Germain. Il ritorno di Insigne.
Gli azzurri conquistano 78 punti, a nove lunghezze dalla Juventus campione d’Italia. Cavani con 29 gol è il capocannoniere del campionato, venticinque anni dopo Maradona, goleador nel 1988.
Il Napoli chiude con il migliore attacco (73 gol, la Fiorentina 72) e con la seconda migliore difesa (36 reti, dodici più della Juve). È la squadra che fa più punti in casa (46, uno più della Juve, con una sola sconfitta: 2-3 col Bologna); 32 punti in trasferta, dieci meno della Juve (cinque sconfitte con Atalanta 0-1, Chievo 0-2, Inter 1-2, Juventus 0-2, Roma 1-2). Perfetto equilibrio fra andata (39 punti) e ritorno (39).
L’annata inizia col putiferio della Supercoppa italiana a Pechino (10 agosto 2012). Allo stadio “Nido d’uccello” sono presenti 61mila spettatori. Il Napoli affronta la Juventus. Mazzarri schiera (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler (106’ Dossena), Hamsik (68’ Gargano), Zuniga; Pandev, Cavani. La Juve di Conte (squalificato, è in tribuna) gioca (3-5-2) con Buffon; Barzagli, Bonucci, Lucio; Lichtsteiner (89’ Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri (46’ Vucinic), Giovinco (102’ Giaccherini).
Il Napoli va in vantaggio con Cavani, su assist di Pandev (27’). Pareggia la Juve con un tiro al volo di Asamoah sul cross di Vidal (37’). Il Napoli chiude avanti il primo tempo col gol di Pandev che profitta di un errore di Bonucci e batte Buffon con un pallonetto (41’).
La Juve prende il largo nella ripresa. Rizzoli, arbitro di porta, segnala da rigore un intervento di Fernandez su Vucinic. Decisione più che dubbia. Dal dischetto Vidal (73’) porta il match sul 2-2.
Il Napoli si sente danneggiato dall’arbitro Mazzoleni e dai suoi collaboratori. Discutibile il primo “giallo” a Zuniga che sembra invece subire fallo da Pirlo. Discutibile anche il secondo “cartellino” al 93’ per fallo su Giovinco, in precedenza Zuniga aveva subito fallo da Vidal. Espulsione del colombiano. Finale col Napoli in nove perché all’85’ era stato espulso Pandev su segnalazione del guardalinee Stefani (ingiurie del macedone?).
Nei supplementari, nove contro undici, gli azzurri subiscono due reti. Sul terzo gol della Juventus, uscita a vuoto di De Sanctis sulla punizione di Pirlo e autorete di Maggio (97’). Vucinic fissava il 4-2 su passaggio di Marchisio (101’). Il Napoli, per protesta, disertò la premiazione dei bianconeri. Multa di 20mila euro alla società azzurra e di 25mila a De Laurentiis.
Si torna a Dimaro per il ritiro precampionato. Non c’è più Lavezzi ceduto al Paris Saint Germain per 30 milioni di euro. Era giunto al Napoli nel 2007 per tre milioni dal San Lorenzo, squadra di un quartiere di Buenos Aires. Il Pocho lascia dopo 188 partite e 48 gol.
Rientra Lorenzo Insigne dopo le stagioni alla Cavese, al Foggia e al Pescara. Cinque gol in campionato in 37 partite, una gara di Coppa Italia e cinque in Europa League. Va in gol contro il Parma (3-1), a Marassi contro il Genoa (4-2), al San Paolo contro il Milan (2-2), contro il Palermo (3-0), decisivo contro il Cagliari (3-2) col gol-vittoria al 94’.
De Laurentiis investe 26,2 milioni al calciomercato (7,2 per Behrami, altrettanti nella sessione invernale per il difensore Rolando di Capo Verde, preso dall’Olympique Marsiglia, 28 anni, 1,89).
Gli abbonati calano a 10.269. Al San Paolo, la media-spettatori è di 34.216 e l’incasso di campionato al botteghino è di 10.954.650 euro, il terzo in serie A dopo Roma (11.796.197) e Milan (11.040.321). È sempre la partita con la Juventus a far registrare il maggiore introito (2.815.220 di euro per 58.143 paganti: è il maggiore incasso in campionato nei dodici anni in serie A con De Laurentiis). Il Napoli chiude il bilancio in attivo per il settimo anno consecutivo (+8.073.447).
Il Napoli tiene testa alla Juve di Conte fino allo scontro diretto di Torino, a fine ottobre, azzurri battuti 0-2 negli ultimi dieci minuti (80’ Caceres, 82’ Pogba). La sconfitta di Bergamo allontana il Napoli dalla squadra bianconera (-6 punti). Ma il duello continua col Napoli che avvicina la Juve a due punti dopo la sconfitta dei torinesi a San Siro col Milan. Nella stessa giornata, il Napoli vince 1-0 a Cagliari con un gol di Hamsik.
La Juve va in fuga (+9) dopo la sconfitta casalinga degli azzurri contro il Bologna. Il Napoli la riavvicina (-3) dopo lo smacco casalingo dei bianconeri con la Sampdoria (1-2) e il pareggio esterno col Parma (1-1). Siamo all’inizio del girone di ritorno. Due pareggi esterni del Napoli (1-1 a Firenze e a Roma con la Lazio) rilanciano la fuga della Juve che pareggia il match di ritorno al San Paolo (1-1: Chiellini al 10’, Inler al 43’). Secondo scudetto di Conte sulla panchina bianconera.
In Coppa Italia, il Napoli va subito fuori agli ottavi contro il Bologna al San Paolo (1-2).
In Europa League, il Napoli superò il girone. Nel 4-0 casalingo contro l’Aik Stoccolma, Vargas segnò tre gol, l’unica prodezza del cileno in maglia azzurra prima d’essere dirottato al Gremio e al Valencia, oggi protagonista in nazionale. Nel 4-2 al Dnipro, Cavani mise a segno quattro gol. Nei sedicesimi, il Napoli crollò contro la squadra ceca del Viktoria Plzen: 0-3 al San Paolo, 0-2 fuori.
Mazzarri lasciò il Napoli dopo averlo guidato in 182 partite (89 vittorie, 50 pareggi, 43 sconfitte) conquistando un sesto, un terzo, un quinto e un secondo posto.
Emanuele Calaiò giocò le ultime sei partite in maglia azzurra dopo essere stato artefice con i suoi gol delle promozioni in B e in A. Nei due anni di serie C1 segnò 25 gol, in serie B 16 reti, tre in serie A (2007-08).
Il Napoli disputò 48 partite (38 serie A, una in Coppa Italia, 8 in Europa League, una Supercoppa italiana). Scesero in campo 27 giocatori: De Sanctis (38 presenze, 39 gol subiti), Rosati (10, 20 gol subiti), Campagnaro (31, 1 gol), Paolo Cannavaro (35, 1 gol), Britos (27), Maggio (35, 4 gol), Inler (39, 6 gol), Dzemaili (41, 9 gol), Hamsik (44, 11 gol), Zuniga (40), Cavani (43, 38 gol), Insigne (43, 5 gol), Behrami (37), Pandev (41, 7 gol), Gamberini (30, 1 gol), Mesto (23, 1 gol), Vargas (15, 3 gol), Armero (15), Dossena (15), El Kaddouri (12), Aronica (10), Fernandez (9), Rolando (9), Calaiò (8), Grava (2), Gargano (1), Uvini (1).
7 - Continua
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