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Calcio
Calcetto tra circoli: le cronache
di Fausto Lanzillo
Il Tennis club Napoli
Posillipo –  Canottieri Napoli     1-2

Presenti a bordo campo, i due Presidenti: il prof. Curzio Buonaiuto, per i giallorossi, e l’ing. Bruno Caiazzo, fresco di nomina - 19 ottobre - per il Posillipo, a seguir la stracittadina, l’uno accanto all’altro, col sigaro del primo a mo’ di fumogeno.

In campo per il Posillipo: a porta Enzo De Vivo; a difesa Rino Fiorillo, Costantino Testa e Massimo Telese; Carlo Adamo, baffetto Mariottino, Diego Cims e Maurizio Adamo tra centrocampo e attacco. A disposizione (entrati a rotazione): Andrea Di Laurenzio e Luigi Marotta.
In porta, per i Canottieri, Eduardo Sabbatino; in difesa Gianpaolo Tartaro, il feroce Sasà Roncalli, e Graziano Hauber mentre in avanti Gianfranco Gambardella, Marco Ricchi e il fuoriclasse Paolo Morra. A disposizione Giovanni Pizzuto, l’armadio Carmine Paudice, Paolo Zizza, Riccardo Improta ed Enzo Palmieri allenatore-giocatore.   In tribuna Michele Raccuglia.

Inizio al “primo sangue”.
Non era trascorso neanche un minuto che Rino Fiorillo si infortunava al volto.
Una dolorosa ferita che i pugili, ahi-loro, ben conoscono: taglio all’arcata sopraccigliare.
Sangue a fiumi sulla terra (già) rossa e …lacrime posillipine. 
Fiorillo tornava, mestamente, a casa, sostituito da Di Laurenzio.
Gli animi, per fortuna, restavano tranquilli.

Veementi erano gli attacchi dei Canottieri con Morra che scaldava i guantoni di De Vivo.
Era, però l’uomo invisibile -Di Laurenzio- che si materializzava in area giallorossa con un abile ed elegante  pallonetto al volo violando la porta difesa da un giocondo Sabbatino.

Palmieri suonava la carica. De Vivo si esaltava sui tiri di Tartaro, Morra e Gambardella.

Il Posillipo si difendeva con la giusta grinta, Telese su tutti, ma Hauber partendo dalle retrovie si avventurava, possente, in territorio nemico offrendo a Gambardella la facile palla del pareggio.
Offerta accettata: 1-1.

Nella ripresa i verdi posillipini provavano a riportarsi in vantaggio, ma Sabbatino faceva buona guardia. Frequenti i capovolgimenti di fronte e le occasioni da rete per entrambe le squadre:
Sabbatino e De Vivo erano costretti agli straordinari ma il pareggio era nell’aria.

Poi, nel finale, l’imprevedibile: il bello del calcio.
Palla vagante a centrocampo, in corsa il capitan Tartaro faceva partire un missile terra-aria, tutti si aspettavano una delle tre ipotesi più probabili:

a) Palla nel cantiere della metropolitana di Piazza della Repubblica;
b) Albero della Villa Comunale abbattuto;
c) Pallone perso al Vomero.

Invece no: gol nel “sette”….Bravo Tartaro!  Poi, tutti sotto le docce.

Nel Posillipo bravi De Vivo, Telese, Di Laurenzio, Cims – la dieta fa bene -, Testa e Marotta così-così, e per Maurizio Adamo (centravanti-boa) la sufficienza con un doppio voto: cinque come centravanti e sette come boa.

Nei Canottieri tutti bravi ma il migliore è stato senza dubbio Hauber.
Un elogio anche al capitano ed all’ugola di Palmieri.

Arbitraggio perfetto: Cacialli voto otto.  Bella partita.

Tennis Club Napoli –  Circolo Italia       2-0

Partita molto tranquilla. Arbitro il solito Vincenzo Cacialli. Serata umida. Temperatura mite.

In campo per il TCN: a porta prima Andrea Centonze poi il gatto Luca Casalini ; a rotazione Fabrizio Merolla, Luca Dal Verme, Giovanni Perillo e Nedved Aldo Forquet a difesa, in avanti il colibrì Eugenio Caputo e Ciccio Bellucci. Nel secondo tempo Giuseppe Pacilio. A disposizione baffetto Mariottino.  Allenatore Franco Feluca.

In campo per l’Italia: a porta Riccardo Pasquarella (detto Pas-Garella); ed a rotazione in difesa Edoardo De Martino, Aurelio Dalla Vecchia, Massimo Sommella, Corrado Moschitti ; più avanti Francesco Acquaviva Coppola, Carlo Daniele, Svevo De Martino, il Beato Angelico Giancarlo Di Luggo, Edoardo Contardi Falco, Diego Napolitano, Carlo De Gregorio Cattaneo. Allenatore Ignazio Frezza.

Subito in avanti il TCN.
Occasioni per Forquet, Dal Verme, Bellucci, ancora Forquet.    Pasquarella parava tutto.
Caputo saliva in cattedra e l’Italia si difendeva con affanno (mancava  Stefano Boursier…).
Il TCN sfiorava ripetutamente il gol con Caputo, Forquet, Bellucci, Dal Verme, ancora Bellucci e persino Merolla. Pasquarella parava tutto.

Stanco da una “genovese” domenicale Di Luggo era irriconoscibile.
Comunque l’Italia si “scetava” (s’è desta): tiri di Daniele ed Acquaviva.

Nella ripresa, per dirla alla Josè…. ecco …… il gollazzo.
Tiro da lontano di Bellucci, rimbalzo crudele che beffava un incerto e incredulo Pasquarella. Ammutolita l’Italia, ma i matusa - Eduardo De Martino, Sommella e Dalla Vecchia – non mollavano.
Daniele ed Acquaviva andavano su e giù, ma era il TCN a sferrare il colpo mortale con una zampata del bravo Caputo che raddoppiava.
Passerella finale per Napolitano e De Gregorio nell’Italia e per Pacilio del TCN.
Finiva 2-0.

Nell’Italia molto bravi Sommella, Daniele e Acquaviva.
Fino allo spasimo Eduardo De Martino, combattente il fratello Svevo.
Finivano in apnea Dalla Vecchia e De Gregorio. Napolitano e Moschitti senza voto. Sottotono Di Luggo. Poco utilizzato Contardi Falco. Pasquarella avrebbe meritato un otto ma il primo gol….
 
Nel TCN i portieri Centonze e poi Casalini attenti e sicuri. Forquet, Pacilio e Bellucci oltre la sufficienza. Buona la prestazione di Merolla, Perillo e soprattutto di Dal Verme.
Caputo micidiale. Da non ripetere Centonze in avanti. Vogliamo veder giocare Di Gaeta.

21/10/2008
  
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