Calcio
Calcetto tra circoli: il recupero
di Fausto Lanzillo
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Tennis Club Napoli – Canottieri Napoli 2-2
Partita vibrante.
Le squadre si disponevano subito a zona. Unica eccezione l’indovinata mossa di Mister Palmieri: il feroce pirata Sasà Roncalli – un marcantonio classe ’51 – sul cinquantenne gioiellino attaccante del TCN Eugenio Caputo, delicato come una porcellana di Capodimonte.
In campo per il TCN due under 40: in porta Andrea Centonze ed in attacco Ciccio Bellucci.
In panchina il giovane e scalpitante Misha Rae. A completare la formazione Fabrizio Merolla e Luca Dal Verme in difesa mentre, a centrocampo, si sistemavano Perillo e “ciuffo d’oro” Aldo Forquet, detto il Nedved della Villa Comunale.
In porta, per i Canottieri, Eduardo Sabbatino con un look più giovanile: senza colbacco.
In difesa Tartaro e Roncalli, più avanti Hauber e Zizza, attaccanti Gambardella e Ricchi.
Dopo un timido avvio, subito i botti: Bellucci in gol poi, pari firmato dall’ex pallanotista Paolo Zizza, ed ancora rete di Bellucci, con un tiro da lontano.
Primo tempo 2-1 per i tennisti giallo-canarini.
Nell’intervallo mister Feluca, per rinforzare il centrocampo, sostituiva l’attaccante Bellucci con Rae.
Secondo tempo scoppiettante.
Restava troppo isolato in attacco Caputo, autore comunque, di una gran gara.
Caputo è “il calcio”, pur francobollato dal pirata Roncalli riusciva infatti, con i suoi tagli in diagonale, le ubriacanti finte e gli scatti improvvisi, a far reparto da solo.
Veramente bravo.
Il calcio, però, è fatto anche di grinta ed i Canottieri ne hanno da vendere. Su rigore netto giustamente fischiato dall’arbitro arrivava il meritato pareggio siglato da uno stanco Gambardella.
La partita s’infiammava: il “balsamato” Forquet era su ogni pallone, Tartaro azzannava, dovunque,
le caviglie avversarie e, c’era anche qualche scontro di troppo.
Caputo cadeva rovinosamente per un involontario fallo di un Canottiere :un gran “caputombolo”.
La tensione cresceva ed il finale diventava arroventato ma, per fortuna, anche, divertente come il seguente episodio:
- violento scontro, assolutamente fortuito, tra due Canottieri che si mandavano reciprocamente e platealmente i saluti (!?) alle ignare parenti a casa, insomma per farla breve in campo son volati:
“a mammeta ed a soreta”.
Immediato e sacrosanto l’intervento dell’arbitro sig. Vincenzo Cacialli, con la inevitabile sanzione: ammonizione per entrambi.
Scatenato Tartaro assumeva le sembianze di un cannibale: si voleva mangiare l’arbitro.
Entrava in campo, trafelato, mister Palmieri chiedendo un time-out.
Sì dal caso che, nel calcio, dalla notte dei tempi, in altre parole fin dal gioco del calcio in costume che si giocava, nel medioevo, a Firenze, nessuno ha mai osato fare una richiesta così assurda.
Imperterrito mister Palmieri urlava, citando a memoria un fantomatico articolo del Regolamento del Torneo, (depositato, per chi non lo sapesse, nel caveau di una banca Svizzera): "il punto c, lettera a, comma 15, capoverso 12 dell’articolo 32 del regolamento me lo consente!".
La risata generale ovviamente stemperava e calmava gli animi: Bravo mister!!
Time-out accordato all’unanimità.
Tartaro rientrava in panchina (ed in sé) sostituito dal bravo Nicola Tagliatatela che, nella divisa rosso-pomodoro della Canottieri, faceva la sua figura : “pomodoro pelato” naturalmente.
Ultimi assalti delle due squadre con Tagliatatela e Forquet sugli scudi ma, il risultato non cambiava.
Verdetto giusto: parità.
Posillipo – R.Y.C.C. Savoia 6-2
Gran fair-play prima, durante e dopo l’incontro.
Il 22 settembre, la partita era stata già giocata, quasi interamente ma non n’era stata fischiata la fine, per un improvviso temporale, sul risultato di 5-1 a favore dei verdi posillipini.
Il Posillipo correttamente e cavallerescamente era disposto a rigiuocarsela daccapo.
Il Savoia, era disposto a considerare la partita terminata sul 5-1 e quindi giocare un amichevole di allenamento per risparmiarsi in vista della prossima partita con il CRV Italia.
Le squadre, con l’assistenza dell’ottimo arbitro Cacialli, decidevano di rigiocare solo il secondo tempo, partendo dal 5-1 della scorsa partita.
Scendevano in campo per il Posillipo: Enzo De Vivo (portiere), Costantino Testa, Michelangelo Rutigliano, Andrea Di Laurenzio, Diego Cims, Rino Fiorillo, Gigi Marotta, Pasquale e Maurizio Adamo.
Pochi invece i Savoiardi: Tullio Abenante (portiere), Bruno Frangipani, Fausto Lanzillo, Massimo Fontana, Mario Mariano, Fabrizio Gaeta, Giovanni Battaglia e Roberto Scoles.
Un solo “cambio” per il Savoia, poca fatica quindi per il sostituto “coach” Fabrizio Cattaneo, che non aveva problemi a gestire una panchina a dir poco “cortissima.
Bella partita. Scoles dopo un gran palo segnava poi un bel gol.
Il Posillipo, “pareggiava” con l’ottimo Di Laurenzio, sornione e corretto attaccante.
Nel Savoia: bravissimi Fontana e Gaeta, bravi tutti gli altri con voti ampiamente oltre la sufficienza.
Ottimo il collettivo posillipino, sono tutti amici e si vede che giocano “ a memoria” .
Gara corretta e divertente, con un risultato finale a doppia lettura 5-1 + 1-1 = 6-2.
Il Savoia migliora affiatamento e forma aspettando……… l’Italia…