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Economia
Paris Air Show 2007
4 - Campania, pilastro del Polo aerospaziale nazionale
di Rosario Iannuzzi
Casa Finmeccanica a Le Bourget
L’aerospazio rappresenta una punta d’eccellenza del Made in Italy, uno dei pochi settori, dell’hi-tech, dove l’industria italiana non ha smobilitato. E la Campania (una rarità, in quanto cluster hi-tech nelle regioni europee classificate come Obiettivo 1 nelle politiche di coesione Ue) è un pilastro fondamentale di questo sistema, formato anche da Piemonte, Lombardia, Puglia e Lazio: l’incidenza campana sul totale nazionale è notevole, sia in termini di fatturato (1,3 miliardi, il 25% del totale nazionale) che di numero di addetti (circa 10.000 nel 2006, il 27,5% del totale).

La struttura della filiera campana annovera una trentina di imprese il cui core business è appunto l’aerospazio, cui è collegato un indotto fatto di un centinaio di imprese medie, piccole e in alcuni casi piccolissime. Un sistema che, comunque, non è stato sufficiente a favorire l’arrivo in regione della maggioranza delle attività da svolgersi per la realizzazione delle parti del 787 commissionate dalla Boeing ad Alenia, dirottate a Grottaglie, in Puglia, nonostante l’offerta di aiuti e incentivi fatta dalla Campania fosse stata maggiore di quella della regione adriatica: altri motivi, di ordine infrastrutturale (ma anche politico) determinarono quella scelta.

Va però detto che da quel braccio di ferro la Regione ottenne che una parte delle attività più attinenti alla ricerca e alla progettazione, fossero allocate in Campania. Secondo alcuni, un fatto residuale, un contentino. Ma comunque positivo, considerato che la vocazione campana è prevalentemente manifatturiera (65% del totale delle attività svolte), cosa che rende il sistema piuttosto esposto alle crisi congiunturali e alla competizione sui costi di produzione.

Un altro motivo di preoccupazione è la reale capacità delle piccole e medie imprese campane di reggere alla grande accelerazione che l’industria di riferimento, Alenia appunto, sta imponendo al settore. I motivi sono quelli soliti, comuni alle Pmi di altri comparti produttivi: dimensioni (e patrimonializzazioni) ridotte, scarsa propensione all’innovazione e alla ricerca, urgenza di riqualificare (o addirittura creare) il management aziendale.

Tuttavia, la Campania, più che altre regioni, è ricca di centri di eccellenza nella ricerca scientifica. Oltre alle facoltà di ingegneria attive sul territorio, infatti, è particolarmente trainante e significativa la presenza del Cira, il centro di ricerche aerospaziali che ha sede a Capua. Circostanze che fanno molto ben sperare per il futuro sviluppo del comparto le cui potenzialità di essere volano regionale in termini di Pil e sviluppo, sono davvero notevoli.

4/7/2007
  
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