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10 - Argentina
di Alessandro Ciampa
La storia antica
La storia dell’Argentina, uno dei paesi più interessanti al mondo da questo punto di vista, è lunga e particolarmente fitta di culture e popolazioni che si sono succedute nel tempo, sino alle immigrazioni colombiana e moderna, che hanno dato al paese l’odierna fisionomia e struttura sociale. Procediamo con ordine. Prima dello sbarco di Colombo, diverse popolazioni nomadi e seminomadi, hanno abitato la regione, fondando un’economia abbastanza stabile, basata sulla coltivazione delle principali materie prime: Yucca e patata. L’arrivo degli europei, che collima con lo sterminio degli Inca, dei Mapuche e dei Guarnì, è datato 1516, ma occorre aspettare oltre sessanta anni prima che la Spagna fondasse un impero unico. Questo perché per tanti anni la Spagna aveva concentrato le proprie forse su Lima, capitale del Perù, prima di fondare a Buenos Aires un nuovo centro economico e politico. La situazione non fu mai stabile, la Spagna non riuscì mai a controllare con la giusta efficacia l’Argentina, e nonostante i diversi governatori inviati dal re, pian piano la popolazione cominciava a nutrire sentimenti indipendentisti. Nel 1806 gli spagnoli sconfissero due volte le truppe inglesi, prima a Buenos Aires e poi a Montevideo, respingendo l’assalto britannico, ma le guerre nelle colonie, e quelle intestine, avevano indebolito la corona, che cominciò pian piano a vacillare. Josè de San Martin e Belgrano guidarono la rivolta contro la Spagna, che culminò il 9 luglio dei 1816. L’Argentina si liberò dell’invasore. Gli anni che seguirono l’indipendenza non furono facili, de San Martin continuò la rivolta, anche in Cile e Perù, ed il paese dovette subire, più di una volta, la controffensiva spagnola, che però si ritirò definitivamente da queste terre qualche decennio dopo. Intanto in Argentina scoppiò anche una guerra civile, fra unitari e federalisti, che chiedevano l’autonomia delle province. I federalisti passarono al potere, nel 1829, con la dittatura di Manuel Rosas. In questo periodo (oltre alla guerra mossa contro l’Uruguay, eroicamente difeso da Garibaldi), fu firmata una carta federale, con una costituzione sul modello americano, che rimase in vigore sino al patto di San Josè de Flores che portò alla riunificazione del paese, ed al 1961, con la nascita della Repubblica Argentina.

La storia moderna
Le crisi economiche, l’immigrazione europea, ed in particolare italiana e le rivoluzioni sociali sono alla base della storia moderna, che ha portato l’Argentina ai giorni nostri. Sino ai primi anni del secolo scorso, il paese ha visto registrare una crescente economia, ma la crisi del 1929 ebbe dure ripercussioni sulla politica dell’Argentina. Un colpo di stato dell’esercito, un anno dopo, depose Irigoyen, in favore di Augustin Justo. Ma la situazione non fu mai stabile, tanto che, nel 1946, Peron, cominciò una sorta di rivoluzione sociale, a partire dai lavoratori e dai sindacati. Nel 1955 fu deposto anch’egli, ma peronisti e lo stesso ex presidente non furono mai domi, e venti anni dopo vinsero le elezioni, con l’Argentina che visse un lungo periodo di instabilità sociale e politica, che portò alla guerra nelle Falkland contro l’Inghilterra, ed alla seconda grande crisi economica. Gli anni più bui della storia argentina stavano per iniziare: nel 1975, in un clima terroristico e di scontri fra destra e sinistra, Rafael Videla, e l’esercito riuscirono nel golpe contro il presidente, prendendo in mano le redini del governo. Per il paese furono anni bui, nessuno può dimenticare la tragica storia dei desaparecidos (fra loro anche tantissimi italiani), con le confessioni di luogotenenti e generali che confessavano di aver brutalmente ucciso e fatto sparire diversi esponenti dell’opposizione politica. Nel 1983, anno della seconda crisi economica sopraccitata, che portò l’inflazione annua al 900%, il paese tenne le prime elezioni democratiche dopo tanti anni. Vinse Raul Alfonsin, ma si deve al suo successore, il peronista Menem la ripresa economica e sociale del paese, che negli ultimi anni è riuscito a rialzare la testa.

Cultura: il mito, Diego Armando Maradona
Per noi napoletani l’Argentina è stata sempre una nazione speciale, e non solo perché tantissimi italiani, ed anche campani hanno raggiunto quelle terre per fare fortuna, trovando un popolo caldo che vive e ragiona un po’ come noi. Ma soprattutto perché l’Argentina, proprio come Napoli, si lega al gioco del calcio per la sua rivalsa sociale, con milioni di persone al di sotto della soglia della povertà che hanno solo quello. Hanno solo un pallone e Diego Armando Maradona. Un po’ come noi napoletani. Tantissimi hanno solo un pallone e Diego Armando Maradona. Non ha bisogno di descrizione o biografia, il pibe de oro, il giocatore di calcio più forte di tutti i tempi, argentino di nascita, napoletano di adozione, è nato in un sobborgo di Buenos Aires, e dal’estrema povertà è diventato il più grande. El Diego è la cultura di questo paese, ha portato la nazionale a tutti i grandi successi continentali e mondiali, ed ha fatto conoscere il paese con altri occhi, in un periodo nel quale l’Argentina doveva emergere da una situazione disperata. La vittoria nella coppa del mondo del 1986, a tre anni dal ritorno alla democrazia, ha fatto segnare forse la prima vera grande affermazione del paese, almeno per una volta sul tetto del mondo. Maradona, l’Argentina e Napoli, tre dimensioni di uno stesso punto di vista, per una storia ed una cultura che, nel bene e nel male, ci accomuna e ci avvicina tutti!

Geografia
Interessante analizzare la geografia del suolo del paese, che presenta dai grandi tavolati, alle alte montagne. Ad ovest la catena delle Ande (con Cerro Aconcagua, quasi 7000 metri e cima più alta dell’America del sud) che divide l’Argentina con il Cile, mentre verso nord-est, c’è la pianura delle Pampas. A sud, la Terra del Fuoco, a discapito del suo nome è un’isola estremamente fredda e ghiacciata, e rappresenta l’ultimo avamposto prima della regione antartica.

Sport
Abbiamo già detto come lo sport nazionale in Argentina sia il calcio, famoso in tutto il mondo per il calore dei tifosi e la storia blasonata di club e nazionali. Maradona il calciatore più forte di tutti i tempi, ma fra gli altri vanno ricordati anche Caniggia, Almeyda, Batistuta, Balbo, Cambiasso, Crespo, Di Stefano, Messi, Ortega, Sivori e Zanetti. Attualmente Il “Pampa” Sosa milita nelle fila del Napoli. La nazionale ha vinto due mondiali, 1978 e 1986 e detiene con l’Uruguay il record di Coppe America sin qui vinte: 14! Ha inoltre vinto l’oro all’Olimpiade del 2004, con una delle nazionali giovanili più forti della storia. Fra gli altri sport ricordiamo il basket, con la squadra guidata da Delfino, Ginobili e Scola (tutti in NBA) che ha vinto le ultime olimpiadi davanti all’Italia. Bene anche nel rugby, negli ultimi anni la nazionale ha fatto enormi progressi, e si presenta ai prossimi impegni mondiali, nel 2007, come una delle outsider di lusso, in grado anche di mirare al podio. Altri sport importanti sono: pallavolo (medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1988); tennis (fra i più grandi vanno citati Guillermo Vilas e Gabriela Sabatini); hockey su prato (campione del mondo nel 2002 e medaglia d’argento alle olimpiadi del 2000); boxe (dal grande Pascual Perez, sino ai nomi noti di Galindez, Castro e Marcela Acuna); golf (campione del mondo nel 1953); polo (divide con l’Inghilterra forse la più grande tradizione di questo sport, con l’Argentine Open, il Tortugas ed l’Hurlingham Open, i tre tornei più importanti al mondo).

Gastronomia, tradizioni e curiosità
Abbiamo detto dell’immigrazione, e proprio la peculiarità multi etnica del paese contribuisce a rendere varia la cucina locale. Molto vicina a quella europea, la gastronomia è anche varia. Nelle zone di mare è prelibato il pesce, mentre all’interno (grande caratteristica del paese) è da provare il manzo e le diverse carni. La Quilmes è la birra nazionale, molto famosa, anche se sono i vini argentini quelli più indicati da accompagnare Parillada o maiale alla griglia. Feste religiose e divertimenti sono molto simili a quelli europei, e vanno segnalate le folcloristiche Candelaria e Fiesta del Milagro, in onore del Signore e della Vergine del Miracolo.

Turismo
Tutto il paese si propone in maniera prepotente verso turismo, ed anche se le spiagge non sono famose come quelle brasiliane, si trovano sullo stesso mare, e per questo sono da considerarsi particolarmente intriganti. Viaggi in Argentina sono consigliati anche all’interno, sulle Ande, nelle Pampas, ed in Patagonia, dove è possibile trovare scenari unici e particolarmente suggestivi.

Come arrivare
L’Argentina, ed in particolare Buenos Aires, sono facilmente collegati da tutte le principali città europee. Con Alitalia è possibile anche trovare voli diretti da Roma e Milano, ma il prezzo in questo caso lievita. Da suggerire le compagnie TAM Meridional ed Iberia, che forniscono voli dall’Italia, con uno o due scali, anche a 700 euro! Una volta sul luogo si consiglia di prendere gli autobus per le brevi distanze, gli aerei delle compagnie locali, Argentinas, Austral e Líneas Aéreas de Estrado. Da non consigliare la rete ferroviaria, mal gestita e con diverse linee in pessime condizioni.

Dove alloggiare
In Argentina alloggiare, da Buenos Aires alle altre località più famose è estremamente facile, anche per un viaggiatore fai da te. Sono presenti infatti disponibilità per tutte le tasche, dagli alberghi lussuosi agli ostelli della gioventù, dai campeggi agli appartamenti. E’ talmente facile trovare dove passare la notte che forniamo alcuni link: www.paesionline.it, www.cheapest-hostels.com, www.homeliday.com

Cosa vedere in Argentina
Dividiamo il nostro viaggio virtuale in Argentina in quattro tronconi diversi: mare e montagne, Pampas, Patagonia e Buenos Aires. Se si sceglie la vacanza classica, bisogna opzionare il mare o la montagna. Le principali località turistiche sul mare sono Punta Este (la più famosa), ma anche Carilo, Mar del Plata (la località più affollata con giardini, spiagge bianche e casinò), Miramar, Necochea, Pinamar e Villa Gesell. (dare uno sguardo a http://destinia.com/hotels/costas/hotel-in-litorale-atalntico/argentina/sudamerica/324/it per maggiori informazioni). In montagna, ovvero sulle Ande sono tante le baite, ed oltre al sopraccitato monte Aconcagua, ci sono diversi siti di notevole interesse. La Pampa è una vasta pianura sezionata da fiumi e piccoli corsi d’acqua, che rendono fertilissima la regione. Rodei, gauchos, bestiame sono la caratteristica di questi luoghi. In Patagonia, il territorio cambia a vista d’occhio, imponenti massicci e clima gelido fanno di questa terra un luogo di difficile accesso ma sicuramente suggestivo. Da ricordare il famoso ghiacciaio Perito Moreno, nel parco nazionale Los Glaciares, il cui nome è tutto un programma (I Ghiacciai!!!).
Infine terminiamo il viaggio nella capitale, Buenos Aires, una metropoli imponente, che contrappone ricchezza e povertà. Passeggiare e respirare l’aria della città è la cosa più indicativa, ammirare gli edifici del centro, fra i quali ricordiamo la Cattedrale di San Pedro, il Museo Nazionale Principal ed il Teatro Colombo. San Telmo è il quartiere degli antiquari dove c’è il mercato.

Documenti necessari per l’ingresso nel paese
Passaporto senza visto, per soggiorni inferiori ai tre mesi.

Indirizzi utili
Ambasciata d'Italia a Buenos Aires
Billinghurst, 2577
1425 Buenos Aires
Argentina
Tel.: +54 11 4802.0071/73
                    4801.3232
Fax: +54 11 4807.2593
                    4806.6425
                    4804.4914
fuori dell'orario d'ufficio: cellulare
+54 9 11 51134530
Polizia: Tel. 800 999 5000
oppure: Tel.  101
(servizio H24 collegato alla Polizia, solo in inglese)
Pronto soccorso medico: Tel. 107
Emergenza nautica: Tel. 106
Soccorso stradale: Tel. 0800.777.2894

Informazioni generali
Capitale: Buenos Aires
Popolazione: 39.300.000
Superficie: 2.766.889 Km2
Fuso orario: - 4 ore rispetto all'Italia; - 5 ore quando in Italia vige l'ora legale
Lingue: Spagnolo
Religione: Cattolica
Moneta: Peso (ARS)
5/1/2007
  
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