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Dipinti del Seicento napoletano ad Ischia
Problemi attributivi
Ill.mo Prof.
complimenti vivissimi per gli articoli che dedica al Seicento napoletano e vorrei approfittare delle sue conoscenze, ci siamo gia sentiti, inviandole alcune immagini del Cristo morto di Gallipoli.
Non so se si ricorda, io mi occupo principalmente di scultura.
Quando, ritrovo dei documenti riguardati la soria o il patrimonio artistico di Gallipoli, ne approfitto per pubblicarli su delle riviste.
Tempo fa ho mandato ad un nostro amico comune Egidio Valcaccia una foto e il documento riguardante la Madonna della Purità di Gallipoli, commissionata nel 1663 da Mons. Montoya a Luca Giordano.
L'amico Egidio mi ha risposto con una suo parere del tipo: "La Madonna della Purità è detta anche Madonna del Melograno. Il melograno (che rappresenta) la passione di Cristo viene poggiato sul Cuore della Madre che condividerà il sacrificio e le sofferenze del figlio: è un'iconografia particolarmente cara ai francescani.
A me risulta che: L'immagine della Madonna della Purità, di Luis de Morales detto "il divino", fu proprietà di un nobile casato napoletano che poi l'offrì ai Padri Teatini di San Paolo Maggiore che era il principale stabilimento dei Chierici Regolari Teatini nella città partenopea perché il fondatore, San Gaetano Thiene vi era vissuto e morto.
Nel 1647 il Capitolo Generale dell'Ordine decise di proclamare questa Madonna della Purità, Patrona celeste dell'Ordine, e ordinò che ogni chiesa teatina dedicasse un altare ad essa, con una riproduzione del quadro napoletano.
Cosa centra la Madonna del melograno? Visto che nel nostro dipinto il Bambino non ha un melograno in mano ma il mondo, inoltre come fa a stabilire che Luca Giordano ha lavorato solo su qualche particolare?
Secondo il mio parere come poteva il Giordano far fare il dipinto a qualche allievo, visto che il committente si trattava di un vescovo?
Inoltre chi ci dice che la Pietà di Michelangelo l'abbia fatta realmente lui?
Nei vari manoscritti che ho potuto consultare a Gallipoli a partire dal 1600, è stato sempre riportato il dipinto opera di Luca Giordano, anche lo stesso V. Sgarbi più volte in visita a Gallipoli ha confermato opera del Giordano.
Ma poi grazie al documento abbiamo avuto ulteriore conferma e inoltre tutti i dettagli, dal committente, alle dimensioni e al pagamento.
Restando a sua disposizione, cordialmente la saluto.
2008-05-29 11:34:54 - A. Faita

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