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COMMENTI ALL'ARTICOLO:
Una lodevole iniziativa nel nome di Masaniello
Signoraggio questo sconosciuto
Dimensione nazionale
Grazie per il suo preziosissimo lavoro.
Volevo anche informarla che proprio ieri, abbiamo firmato lo statuto della nuova associazione nazionale Arcipelago, che riunisce tutte le associazioni locali come la nostra, sono stati distribuiti i nuovi SCEC a tutte le associazioni presenti, e possono essere spesi su tutto il territorio nazionale, milioni di buoni locali di solidarietà che piano piano entreranno nelle tasche degli italiani, ma spero soprattutto nelle loro teste.
Saluti.
Nello De Gennaro Presidente associazione Masaniello
2008-04-06 20:09:57 - Nello De Gennaro

Intervista a Nello De Gennaro
La moneta unica, l’Euro per molti non ha portato i risultati sperati, dovevamo avere un’economia più spedita ma al momento si riscontrano solo continui rincari ed un oggetto che con la lira costava mille lire oggi costa un euro, con un piccolo particolare però: i salari sono rimasti invariati.
Con questa consapevolezza l’associazione "Masaniello" ha inventato e sperimentato lo "Scec", ovvero, lo "Sconto Che Cammina", ovvero un patto di solidarietà tra iscritti a questo interessante e ambizioso progetto di restituire un’economia più fluida e riportare in Italia un maggior potere d’acquisto.
Ne parliamo con Nello De Gennaro presidente della Onlus e tra i fondatori del progetto.

Come è nata l’idea di creare uno strumento parallelo alla moneta per aiutare l’economia italiana?
Dalla consapevolezza che l’economia è ferma; anche se la società è ricca di beni e servizi, c’è una sovrapproduzione ma non sono distribuiti per mancanza di denaro, che è poi l’elemento essenziale per accedere al bene.
Così è nato lo "Scec", ovvero un patto di solidarietà che si scambiano gli iscritti, commercianti ma anche liberi professionisti, che vogliono aderire alle iniziative.

In cosa consiste questa iniziativa?

All’atto dell’iscrizione ogni aderente riceve gratuitamente 100 "Scec", ogni "Scec" ha il valore di un euro.
Il commerciante che aderisce fa un patto in virtù del quale applicherà uno sconto del tot per cento a chi andrà nel suo esercizio commerciale.
Il pagamento così avverrà in contanti, il prezzo del bene più gli scec che rappresentano lo sconto.
Faccio un esempio. Quando il signor X va a mangiare una pizza dal signor y che applica uno sconto 15%, pagherà coi soldi la pizza meno il 15% che verrà dato in scec.
Il signor Y poi rispenderà gli scec ottenuti in altri esercizi e così si formerà una rete economica.

Quanto tempo c’è voluto per realizzare questa proposta?

Ad ottobre 2006 un gruppo di noi era all’incontro degli Amici di Beppe Grillo, in sei cominciammo a pensare a come poter fare qualcosa di concreto.
Abbiamo professionalità diverse: imprenditore, medico, grafico, ingegnere, quindi non proprio dediti all’economia, ma sentivamo il bisogno di fare.
Poi a maggio 2007 c’è stata la prima emissione di "Scec" e man, mano, ci siamo accorti che l’interesse attorno a questa cosa cresceva sempre più.
Anche i giornali e i media si sono accorti di noi, e così, prima articoli su giornali nazionali, poi la tv... insomma è decollato il progetto.

Qualcuno potrebbe obiettare che lo "Scec" non ha valore legale, però…

E, infatti, non è assolutamente una moneta ma solo un buono locale di solidarietà tra soggetti che fanno un patto tra loro.

Quale è l’obiettivo principale dello Scec?

Quello di legare il denaro al territorio. I grossi ipermercati sono a capitale straniero.
I colossi, infatti, non vendono al territorio ma spendono fuori, e le aziende che riforniscono sono tutte delocalizzate: insomma, noi spendiamo da loro ma loro no così come si fa a migliorare l’economia?
In questo modo invece c’è una rivalutazione del territorio nazionale, come dimostra il fatto che è nata anche l’associazione “Arcipelago Scec” la quale riunisce tutte le associazioni nazionali che hanno aderito a questo progetto partito da Napoli, ma che sta riscuotendo ampi consensi ovunque.

Quindi c’è soddisfazione tra gli aderenti?

Come no! I commercianti che sono iscritti hanno aumentato il fatturato, perché un cliente che spende 80 euro ne riceve 100 in potere d’acquisto senza penalizzare il commerciante però, che poi si “rispenderà” gli Scec guadagnati in altri beni o servizi.

Simona Bonaura
2008-03-23 10:36:34 - Simona Bonaura

Sogni, sogni, sogni
Caro Achille,
non entro nel merito del valore dello "Scec", pezzo di carta o valuta, anche perchè non ne ho le competenze.
Ma sicuramente Napoli diventò Capitale dopo un lungo processo evolutivo e di riconoscimenti internazionali, per cui iniziò anche a battere moneta.
Battere moneta è il momento topico di credibiltà dell'emittente.
Ha oggi Napoli questa credibilità?
Possiamo oggi parlare di evoluzione e di riconoscimenti?
Io penso proprio di no. Il processo per ottenere questo non è ancora avviato, se non in senso inverso.
Cosa fanno i nostri politici, amministratori, persone di cultura, imprenditori e quanti potrebbero, per avviare questo processo? Battere moneta è l'ultimo atto.
Io direi a questo gruppo di giovani Napoletani, che sognano di creare una moneta diversa dall'euro o di creare uno Stato diverso dall'Italia o dall'Europa, di far convergere le proprie energie ed essere da stimolo per chi ne ha l'autorità e il dovere, per il rilancio del processo di evoluzione per Napoli e per il Meridione tutto.
Il tuo amico Savino
2008-03-19 14:50:46 - Savino De Rosa

Cominciamo a parlare di signoraggio
Domande e risposte, tutto sul signoraggio..
D: «Come impiega la Banca Centrale (BC) le banconote che stampa a 30 centesimi l'una?»
R: «La BC impiega le banconote che stampa a 30 cent. l'una comprando Titoli di Stato»

D: «Come fa lo Stato a riscattare i Titoli che ha ceduto alla Banca Centrale?»
R: «Lo Stato, per riscattare i Titoli ceduti alla BC, deve restituirle le banconote da lei stampate»

D: «Dove prende lo Stato la moneta necessaria al riscatto dei suoi Titoli?»
R: «Lo Stato prende la moneta necessaria al riscatto dei propri Titoli dal Popolo, con tasse, imposte..etc..»

D: «Chi detiene il debito pubblico?»
R: «Chi è in possesso di titoli/obbligazioni statali (BOT, BTP, ecc..)»

D: «Chi è in possesso dei BOT?»
R: «Vecchine¹ e Banche Centrali»

D: «Quanti ne hanno?»
R: «Oggi²: vecchine 20%, altri 80%»

D: «Come produce il denaro necessario all'acquisto dei BOT la vecchina?»
R: «Lavorando e/o risparmiando e/o facendo rapine e quindi rischiando la propria vita»

D: «Come produce il denaro necessario all'acquisto dei BOT la BC?»
R: «Con carta e inchiostro»

D: «Al cittadino che paga le tasse importa chi ha i BOT e quanti ne ha?»
R: «No, paga le tasse per riscattarli in ogni caso»

D: «Cosa cambia per il cittadino se chiudono le Banche Centrali?»
R: «Il cittadino risparmia l'80% delle tasse attuali»

D: «Al cittadino importa in che modo la BC viene in possesso dei titoli pubblici?»
R: «No. La BC può comprare titoli direttamente o indirettamente, in decine di modalità perfettamente legali, poiché il Sistema provvederà a fare o cancellare la Legge, alla bisogna. Per il cittadino poco cambia se un omino va dalla BC al Tesoro con una valigia pieni di contanti freschi o se dalle Cayman qualcuno pigia 4 tasti di un PC o se le banconote arrivano da Manila a nuoto fino nei bancomat sotto casa.»
2008-03-18 11:57:15 - Giuseppe Rondelli

ATTENZIONE!!!!!
Tutto bene. Tutto bello.
Articolo importante, da ripetersi, approfondire, applaudire. Ma.
Ma mentre attendiamo il promesso approfondimento, SUBITO, |ADESSO|, bisogna pubblicare una brevissima ma fondamentale precisazione (se non fosse possibile - per problemi tecnici o per disposizioni di Legge o che altro - addirittura cancellare l'articolo e ripubblicarlo una volta corretto):
LA DEFINIZIONE DI SIGNORAGGIO, ANCHE SE E' ABBASTANZA DIVERSA DA QUELLA DELL'ARTICOLO, PIU' O MENO PUO' ESSERE TEMPORANEAMENTE ACCETTATA, MA BISOGNA CHIARIRE SUBITOSUBITOSUBITO CHE NON E' LO STATO A PERCEPIRE IL GUADAGNO DEL SIGNORAGGIO (MAGARI! NON AVREMMO PASSIVO NEL DEBITO PUBBLICO!), BENSI' BANKITALIA SPA (COMPOSTA INTERAMENTE DA PRIVATI - VEDASI ELENCO SOCI NEL SITO DI BANKITALIA SPA STESSA!).
NON SIAMO NOI CITTADINI A RI-AVERE INDIETRO IL GIGANTESCO UTILE DA SIGNORAGGIO PRIMARIO, NO!
SE LO TENGONO FRAUDOLENTEMENTE ALCUNI GROSSI E GRASSI BANCHIERI PRIVATI!!!!!!
CORREGGERE SUBITO, PLEASE.
2008-03-18 10:37:46 - Marco Cappelli - Rimini

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