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COMMENTI ALL'ARTICOLO:
A Londra è Natale. A Napoli? Quaresima
Ma quale Natale Pasqua e Epifania...
Ma quale Natale, caro Scateni.
A Napoli il Natale non c'è più da tempo, da tempo non ci sono più quei valori, quei sentimenti, che sempre avevano contraddistinto la nostra città.
La gente è sempre più povera e sola.
Bisognerebbe, realmente, andare via, da questa città, da questo paese, che non offre più nulla, se non imbrogli e tasse.
2007-12-08 14:58:47 - Gabriella Zevola

Tutto peggio di prima
Sembra essere tornati ai tempi descritti nei libri di Domenico Rea o della Ortese.
La Napoli povera, che inonda le strade con le sue bancarelle e i suoi poveri, e quella ricca, ridotta in cittadelle sempre più piccole, che sembra non vivere in questa città, sembra esserne estranea e, a volte risulta essere addirittura offensiva.
Il tutto condito da una classe politica d'ignoranti che si compiace di questa o quella inaugurazione, che vive nei palazzi e nelle auto blu, e che se ne frega, alla grande, dei veri problemi della città.
Una Napoli distrutta dalle giunte di centro-sinistra, nelle mani di Bassolino da troppi e svariati anni, in piena crisi criminalità, in piena emergenza rifiuti, in pieno crollo d’immagine.
Piazze storiche utilizzate per eventi che eventi non sono, per opere d’arte che di arte non sanno, per manifestazioni di una cultura che perde ogni giorno di più le sue radici e la sua originalità.
Lo spaccato raccontato dà la giusta dimensione della pochezza di chi amministra e dello sbando in cui versa la nostra città.
Bisogna continuare a denunciare per fare aprire gli occhi alla maggioranza, per fare in modo che Napoli abbia un futuro, per spingere le migliaia di cittadini onesti e capaci a riappropriarsi dei propri spazi e della propria storia.
Di questi articoli c’è bisogno come c’è bisogno di gente che non abbia paura di parlare.
2007-12-08 14:53:20 - Stefano Federici

I maestri dell'anticultura
I governatori della città di Napoli hanno nelle mani la bacchetta magica dedicata all'anticultura, alla volgarità, alla sopraffazione di piccoli e grandi cose che hanno pure dato credito ai napoletani.
Napoli è certo capitale del nulla.
E dispiace, anche perchè il fiume delle assurdità è a livelli alti e occorererà tanto di quel tempo per ariginare le acque.
Piazza Dante?
E' l'ultimo colpaccio della stregoneria.
E siamo in attesa della panchina di 150 metri che verrà cementata a Piazza del Plebiscito, in quella Piazza dei Re requisita dai governatori, ormai palcoscenico mondiale di arroganza dominata da "falsi profeti" di arte e di professioni.
L'amarezza di Luciano Scateni, grande maestro di giornalismo, è l'amarezza di chi ama Napoli.
Ancora!
2007-12-07 07:12:53 - Mario Caruso

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