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Calcio
Gli azzurri su un campo che scotta
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 20.04.2024)
Trentotto punti conquistati contro le ultime dieci della classifica, undici punti contro le prime nove. Questo è stato il campionato del Napoli scucendosi vergognosamente lo scudetto dalle maglie. Sono state le “grandi” a bocciare la squadra azzurra. Battute solo la Juventus al Maradona e l’Atalanta a Bergamo. Un punto contro l’Inter, un punto contro il Milan.

Ma anche contro le “piccole” gli inciampi azzurri ne hanno bocciato le ambizioni europee: il recente pareggio col Frosinone e, in precedenza, i pareggi interni con Torino, Genoa, Monza, capostipite delle delusioni lo 0-1 con l’Empoli al Maradona nell’ultima partita di Garcia cinque mesi fa.

In questo anticipo di sabato, riecco l’Empoli. Si gioca al “Castellani” dove si infranse il primo Napoli di Spalletti, da 2-0 a 2-3 negli ultimi otto minuti con una serie clamorosa di errori e la forte contestazione al tecnico toscano che l’anno dopo avrebbe vinto lo scudetto.

Non si sa che cosa chiedere ancora al Napoli di questa stagione fallimentare, bruciata con 25 punti persi in casa mentre la prossima Champions prometteva un quinto posto di preziosa accoglienza. Si può chiedere agli azzurri di qualificarsi per l’Europa League evitando la Conference di minore prestigio. Un modesto traguardo per non buttare via del tutto questo finale di campionato.

Trasferta ostica, Empoli. Nelle ultime sette trasferte: tre vittorie toscane, due pareggi, due vittorie azzurre. La squadra di Nicola, protagonista di salvezze-miracolo, appena un punto sopra la zona-retrocessione, ha più pressanti esigenze di classifica, motivazioni maggiori di un Napoli che si perde sul più bello e si fa sfilare un risultato dopo l’altro.

Empoli irriducibile, capace di acciuffare due vittorie all’ultimissimo minuto contro il Torino (94’ Niang) e sul campo del Sassuolo (94’ Bastoni). Non mollerà facilmente la partita, ma molto dipenderà dal Napoli.

Che prestazione hanno in animo gli azzurri? Ritoccata per squalifiche (Rrahmani, Mario Rui) e infortuni (Olivera), la difesa napoletana dovrà evitare l’ennesimo processo, Ostigard e Juan Jesus centrali fra Di Lorenzo e Mazzocchi, fronteggiando l’ultimo attacco della serie A (25 gol, meno di un gol a partita nelle gare casalinghe).

La vivacità di Cambiaghi e Niang, l’impiego di un pivot nell’area azzurra (Cerri 1,94), col concorso del ghanese Gyasi e del marocchino Maleh, non sembrano “mostri” che possano abbattere la linea difensiva del Napoli, che in trasferta prende meno gol che in casa, a meno che i consueti errori davanti a Meret non avvantaggino gli empolesi.

Ma, accidenti, il potenziale offensivo azzurro è di gran lunga superiore a quello toscano. Un successo della squadra di Calzona sarebbe “normale”, la vittoria dell’Empoli assolutamente eccezionale. Ma sarà “normale” il Napoli? Saprà giocare una partita “vera” contro un avversario inferiore o si lascerà andare a una delle solite disarmanti prestazioni?

L’Empoli (28 punti) ha assoluto bisogno di vincere nella giornata in cui, per la salvezza, Verona (28) e Udinese (28) giocheranno tra loro, il Sassuolo (26) ospita il Lecce e il Frosinone (27) gioca sul campo del Torino.

 Questa partita col Napoli vale oro per l’Empoli che in casa ha vinto appena tre volte (3-2 Torino, 3-0 Monza, 1-0 Salernitana). Il Napoli in trasferta rende meglio che al Maradona e negli ultimi sei “viaggi” ha messo insieme due vittorie (6-1 Sassuolo, 4-2 Monza) e tre pareggi (Inter, Cagliari, Lazio) perdendo 0-1 sul campo del Milan.

Se la difesa dell’Empoli terrà con Caprile (1,91) in porta, in prestito dal Napoli, i polacchi Bereszynski e Walukievicz più Luperto, ex azzurro, sulla linea dei terzini e i centrocampisti a sostegno, potrà favorire qualche sortita a sorpresa in attacco.

C’è un pareggio all’orizzonte a meno che Politano e Osimhen, col concorso di Kvaratskhelia e Zielinski, non accendano i fuochi di artificio come nel sussulto azzurro a Monza.





19/4/2024
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