Calcio
Vince il corto muso di Allegri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 09-11-20023)
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Vince ancora Allegri. Vince ancora la strategia del corto muso. Quinto successo della Juventus per 1-0.
Trovato il gol con Gatti (51’), la squadra bianconera non ha mai cercato il raddoppio, ma ha raddoppiato l’assetto difensivo.
Il Napoli ha mancato di andare in vantaggio nel primo tempo col gol fallito da Kvratskhelia e l’ha pagato.
C’era anche un salvataggio miracoloso di Szczesny su Di Lorenzo, ma veniva segnalato un offside.
La Juve si è attestata subito a difendere concedendo al Napoli l’iniziativa.
A schermare Lobotka c’erano i due attaccanti Chiesa e Vlahovic così che Locatelli poteva giocare da battitore libero davanti alla difesa.
Triplicata la marcatura su Kvaratskhelia con Cambiaso e McKennie in soccorso a Gatti. In due su Osimhen, Bremer e Danilo.
In sostanza le mezz’ali bianconere, McKennie e Rabiot, giocavano da mediani.
Il Napoli ha avuto il suo lato debole a sinistra con l’insicuro Natan, sostituito tardivamente da Zanoli (72’). Il brasiliano, incerto nel proporre l’attacco, ha sostenuto poco Kvaratskhelia che, per conto suo, dettava poco la profondità preferendo ricevere la palla tra i piedi, subito circondato dagli avversari.
In difficoltà Natan anche contro Cambiaso.
La squadra azzurra ha premuto solo a destra con Politano, Di Lorenzo e Anguissa. Ma la Juve ha sempre coperto bene. Squadra compatta nella fase difensiva.
Il Napoli poteva cavarsela, ma ha sprecato il primo tempo dominato in lungo e in largo grazie all’atteggiamento della Juve con tutti i giocatori dietro la linea della palla.
Stavolta il Napoli è stato bene in partita anche nel finale. Ma Allegri schierava un gran numero di difensori per tenere al riparo il gol di Gatti.
Nel primo tempo, il Napoli molto ordinato e con un superiore possesso-palla preme costringendo la Juventus a starsene acquattata in difesa.
Lobotka fa il play basso, è il guardiano del centrocampo, intercetta tutti i palloni che la Juve lancia in avanti impedendo alla squadra di Allegri di ripartire. Si muove molto Zielinski, vero regista offensivo.
La Juve aspetta. Il ritmo del Napoli non è elevato per non bruciare energie. Gli azzurri hanno due clamorose occasioni per chiudere il primo tempo in doppio vantaggio. Ma Kvaratskhelia, tutto solo davanti a Szczesny, butta a lato la palla-gol. Gliela aveva servita Osimhen da destra sul lancio di Zielinski. Difesa juventina scopertissima. Un gol buttato alle ortiche (28’).
Poi era Szczesny a salvare sulla conclusione ravvicinata di Di Lorenzo (39’). Veniva segnalato un inesistente fuorigioco.
Nei primi 45 minuti, la Juve aveva una sola occasione con Vlahovic la cui conclusione era deviata da Juan Jesus (18’).
Una Juve remissiva contro un Napoli padrone del campo. Appena due strappi di Chiesa, a inizio di tempo, allarmavano la difesa azzurra. Ma era poca cosa.
Il Napoli sembrava padrone del match, ma era anche la Juve a concederglielo rimanendo molto bassa.
La svolta a inizio di ripresa. Prima il palo di McKennie (48’), poi il colpo di testa vincente di Gatti (1,95) sul cross di Cambiaso. Il difensore juventino anticipava Di Lorenzo e Rrahmani, mentre Meret restava inchiodato coni i piedi sulla linea.
La Juventus si galvanizzava, ma non produceva più niente. Il Napoli tornava a condurre il gioco, ma trovava una doppia barriera bianconera a frenarne gli attacchi.
Cercando di acciuffare il pareggio, il Napoli non riusciva mai a piazzare un tiro pericoloso nella porta di Szczesny.
Mazzarri tentava l’assalto con energie fresche. Elmas per Zielinski (64’). Poi Raspadori per Politano e Zanoli per Natan (72’).
Infine, Simeone per Kvaratskhelia e Cajuste per Lobotka (87’).
Era tutto inutile, anche il 4-4-2, perché la Juventus rimaneva tutta indietro. Le poche conclusioni del Napoli finivano a lato.
Allegri dopo avere sostituito Vlahovic (infortunio muscolare) con Milik (69’), badava solo a inserire difensori freschi: Alex Sandro per Kostic (83’), Rugani pr Cambiaso (91’). La Juve difendeva in massa il minimo vantaggio.
Il Napoli traeva poco dagli innesti di Raspadori, Simeone ed Elmas, condannato a perdere una partita che poteva volgere a suo favore nel primo tempo.
JUVENTUS-NAPOLI 1-0 (0-0)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Natan (72’ Zanoli); Anguissa, Lobotka (87’ Cajuste), Zielinski (64’ Elmas); Politano (72’ Raspadori), Osimhen, Kvaratskhelia (87’ Simeone).
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso (91’ Rugani), McKennie (91’ Iling), Locatelli, Rabiot, Kostic (83’ Alex Sandro); Vlahovic (69’ Milik), Chiesa (83’ Kean).
ARBITRO: Orsato (Schio).
RETI: 51’ Gatti.