Calcio
Messi re del mondo
di Mimmo Carratelli
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Col sudore della fronte in una partita infinita, con un grande Messi, l'Argentina conquista in Qatar il suo terzo titolo di campione del mondo, trentasei anni dopo l'impresa di Maradona a Città del Messico. La Francia, campione del mondo in carica, ha ceduto il titolo.
L'Argentina vince ai rigori (4-2) dopo avere subito due volte la rimonta della Francia trascinata da Mbappé. Alla fine dei tempi regolamentari era 2-2. Alla fine dei supplementari 3-3. Un fuoco pirotecnico di emozioni.
Lionel Messi sul trono del mondo (un altro trofeo negato a Cristiano Ronaldo), Mbappé sconfitto. Ma entrambi sono stati protagonisti di una sfida avvincente, mai risolta se non dal dischetto. Con 8 gol, Mbappé (tripletta nella finale) è il cannoniere di questo Mondiale.
Il portiere Emiliano Martinez tra i protagonisti. Dopo avere negato a Kolo Muani il gol mondiale alla fine dei supplementari, parava il penalty di Coman nella soluzione finale dal dischetto. Poi Tchouameni calciava fuori.
Non sbagliavano i rigoristi argentini, tutti a segno: Messi, Dybala, Paredes, Montiel. Felice la scelta di Scaloni per la soluzione finale: Dybala era entrato per Tagliafico (120'), Paredes per De Paul (102') e Montiel per Molina (91').
GRANDE GIOCO
L'Argentina ha comandato la partita per 80 minuti con la Francia annichilita dalla superiorità dell'Albiceleste. Messi formidabile trascinatore. Il ventenne Fernandez (davanti alla difesa) superbo regista vincendo il confronto a distanza con Griezmann. De Paul inesauribile.
Molina in attacco profittando dei mancati arretramenti di Mbappé, l'avversario che doveva controllare e lo controllava benissimo. Ma era soprattutto vincente la mossa di Scaloni con Di Maria ala sinistra nell'arrembante 4-3-3 dell'Argentina.
DI MARIA
Assoluto protagonista l'attaccante della Juventus, incontenibile per il difensore Kounde. Di Maria incideva pesantemente sul doppio vantaggio dell'Argentina. Prima subiva fallo da rigore da Dombele e Messi era perfetto sul penalty (23') per il vantaggio dei sudamericani. Poi era lo stesso Di Maria a segnare il raddoppio (36').
La finale era completamente in pugno all'Argentina, sempre in possesso palla e con strepitose azioni d'attacco combinate da De Paul, Messi e Di Maria, mentre il centravanti Alvarez era in costante pressing sui difensori francesi per impedirgli di avviare l'azione dal basso.
RIMONTA
Nel secondo tempo, dopo avere speso molto nella prima frazione, l'Argentina abbassava il ritmo e lasciava giocare la Francia. Col passare dei minuti era evidente la stanchezza degli argentini non più rapidi nel riconquistare palla e soverchiati nella corsa.
Non era positivo il cambio Acuna-Di Maria (64'). L'Argentina perdeva a sinistra la forza di penetrazione che il giocatore della Juve aveva prodotto. La Francia, sotto di due gol, rischiava il tutto per tutto, in campo con quattro attaccanti (4-2-4): con i cambi, coprivano il fronte offensivo Kolo Muani, Coman, Mbappé e Thuram.
Ma era soprattutto la stanchezza a mettere in difficoltà l'Argentina. Il fallo di Otamendi su Mbappé, col rigore segnato dallo stesso giocatore del Paris Saint Germain, avviava la rimonta francese (80'). Il match si risolveva in un derby transalpino, Messi e Mbappé entrambi del Paris Saint Germain. Acciuffava il 2-2 Mbappé (82') aprendo la strada ai supplementari.
SUPPLIZIO
Per l'Argentina un supplizio dover giocare ancora mezz'ora. Le energie mancavano e la Francia ne aveva di più. Scaloni cercava di "
svegliare" l'attacco con l'inserimento di Lautaro Martinez per Alvarez e ridava energie al centrocampo con Paredes per De Paul, stremato.
Con la Francia più aggressiva, avrebbe resistito l'Argentina?
Alla fine del primo tempo supplementare, Upamecano sventava i tentativi in gol di Lautaro Martinez. Saliva al proscenio Mbappé come non aveva fatto nei 90 minuti.
Ma l'Argentina, procedendo a strappi, non mollava la partita. E Messi sembrava mettere il sigillo definitivo quando spingeva in rete la palla respinta da Lloris sulla conclusione di Lautaro Martinez (109'). Era il 3-2 per l'Albiceleste.
Non era finita perché Mbappé siglava il 3-3 su rigore (117') dopo avere subito fallo da Montiel.
L'Argentina, raggiunta una seconda volta, evitava di crollare nel recupero dei supplementari col salvataggio del portiere Martinez sulla conclusione di Kolo Muani (120'+3').
Si imponeva la soluzione ai rigori che consegnava all'Argentina il titolo di campione del mondo.
I CAMPIONI
L'Argentina (4-3-3): Emiliano Martinez (Aston Villa); Molina (Atletico Madrid; 91' Montiel, Siviglia), Romero (Tottenham), Otamendi (Benfica), Tagliafico (Lione; 12' Dybala, Roma); De Paul (Atletico Madrid; 102' Paredes, Juventus), Fernandez (Benfica), Mac Allister (Brighton); Messi (Paris Saint Germain), Alvarez (Manchester City; 102 Lautaro Martinez, Inter), Di Maria (Juventus; 64' Acuna, Siviglia).
GLI SFIDANTI
La Francia (4-1-2-3): Lloris (Tottenham); Koundé (Liverpool; 120' Disasi, Monaco), Varane (Manchester United; 113' Konate, Liverpool), Upamecano (Bayern), Theo Hernandez (Milan; 71' Coman, Bayern); Tchouameni (Real Madrid); Griezmann (Atletico Madrid; 71' Camavinga, Real Madrid), Rabiot (Juventus; 95' Fofana, Monaco); Dembele (Barcellona; 41' Kolo Muani, Eintracht Francoforte), Giroud (Milan; 41' Thuram, Munchengladbach), Mbappé (Paris Saint Germain).
PRECEDENTI
Prima della finale in Qatar, Francia e Argentina si erano incontrate tre volte ai Mondiali. 1930, ai gironi, Argentina-Francia 1-0. 1978, ai gironi, Argentina-Francia 2-1. Russia 2018, agli ottavi, Francia-Argentina 4-3 (gol: Griezmann rigore, Pavard, Mbappé 2, Di Maria, Mercado, Aguero).
ALBICELESTE
Questo il cammino dell'Argentina in Qatar: 1-2 con l'Arabia Saudita (gol: Messi rigore); 2-0 al Messico (Messi e Fernandez), 2-0 alla Polonia (Mac Allister e Alvarez), 2-1 all'Australia (Messi e Alvarez), 2-2 con l'Olanda (Molina e Messi rigore) e vittoria ai rigori, 3-0 alla Croazia (Messi rigore e doppietta Alvarez), 3-3 e 4-2 ai rigori in finale alla Francia.
DUE TITOLI
La Francia, campione del mondo quattro anni fa in Russia, ha ceduto lo scettro. Per la prima volta campione del mondo nel 1998 giocando in casa.
Nei quarti eliminò l'Italia ai rigori. In finale batté il Brasile 3-0, due gol di Zidane, un gol Petit. Francia campione del mondo 2018, la seconda volta, battendo, in Russia, l'Australia 2-1, il Perù 1-0, pareggiando con la Danimarca 0-0, eliminando l'Argentina 4-3, l'Uruguay 2-0, il Belgio 1-0, trionfo finale contro la Croazia 4-2.
In Qatar: 4-1 all'Australia (gol Rabiot, Giroud 2, Mbappé), 2-1 alla Danimarca (doppietta Mbappé), 0-1 con la Tunisia, 3-1 alla Polonia (Giroud e doppietta Mbappé), 2-1 all'Inghilterra (Giroud e Tchouameni), 2-0 al Marocco (Theo Hernandez e Kolo Muani), finale persa ai rigori con l'Argentina.
FINALISTE
Quattro volte la Francia in finale ai Mondiali, due volte campione del mondo: 1998 campione, 3-0 al Brasile; 2006 finalista, battuta ai rigori dall'Italia; 2018 campione, 4-2 alla Croazia; 2022 battuta ai rigori dall'Argentina.
Sei volte l'Argentina in finale, tre volte campione del mondo: 1930 battuta dall'Uruguay 4-2; 1978 campione, 3-1 all'Olanda; 1986 campione, 3-2 alla Germania; 1990 finalista, battuta dalla Germania 1-0; 2014 finalista, battuta dalla Germania 1-0; 2022 campione ai rigori sulla Francia.
CAMPIONI
Negli anni Duemila, ecco le nazionali campioni del mondo: 2002 Brasile, 2006 Italia, 2010 Spagna, 2014 Germania, 2018 Francia, 2022 Argentina.
ARRIVEDERCI
La prossima Coppa del mondo (2026) si svolgerà in Canada, Messico e Usa. I tre paesi si sono aggiudicati la competizione con 134 voti prevalendo sulla candidatura del Marocco (65 voti).
Parteciperanno 48 nazionali per un totale di 80 partite. Sarà la seconda volta, dopo l'edizione del 2002 svoltasi in Corea del Sud e Giappone, che il torneo verrà ospitato da più di una nazione.
Il Mondiale si giocherà nei mesi di giugno e luglio. Saranno 16 le nazionali europee ammesse alla fase finale, 9 africane, 8 asiatiche, 6 sudamericane, 6 del Nord e Centro America, una dell'Oceania e due qualificate ai play-off.