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Calcio
Quando arbitrava Concetto Lo Bello
di Adriano Cisternino
Erano i tempi delle “giacchette nere”, anche così venivano definiti gli arbitri che oggi invece indossano spesso divise dai colori vivaci.

Il calcio cambia ed è cambiato davvero tanto dai tempi in cui arbitrava Concetto Lo Bello da Siracusa, il principe dei fischietti, protagonista del libro curato dal figlio Rosario - anche lui ex-arbitro internazionale e dirigente sportivo - e presentato nella prestigiosa sala dei Baroni al Maschio Agioino.

Cerimonia condotta con garbo e misura giusta dal giornalista Salvatore Biazzo, presenti fra gli altri il presidente del Coni Regionale Sergio Roncelli, l'assessore allo sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante, Carmine Zingarelli, con un intervento in video di Gianfranco Coppola, presidente dell'Ussi, e con la partecipazione di Corrado Ferlaino, ex-presidente del Napoli Calcio, di ex-azzurri del Napoli come Enzo Montefusco e Gianni Improta, di ex-campioni della pallanuoto come Sante Marsili e Pino Porzio e di numerosi giornalisti e sportivi.

Innumerevoli e spesso divertenti gli aneddoti ricordati e riguardanti la carriera di Concetto Lo Bello, a cominciare dalla storica partita Napoli-Juventus 4-3 del 20 aprile 1958 giocata allo stadio del Vomero con circa cinquemila tifosi seduti a bordo campo sulla pista di atletica.

Solo un arbitro di grande personalità poteva decidere di far giocare quella partita contravvenendo a qualsiasi regolamento e assumendosi in proprio una grande responsabilità dopo aver ammonito: “Ragazzi, se state buoni si gioca”.

Roba inimmaginabile di questi tempi, e forse anche allora: Ma don Concetto poteva permettersi questo ed altro. La gente capì che un'eventuale sospensione della partita significava ovviamente sconfitta a tavolino per 2-0.

Era la Juve di Boniperti, Charles e Sivori, e il Napoli di Bugatti, Vinicio e Pesaola. Filò tutto liscio, partita incredibile, segnarono Vinicio, Greco (autogol), Brugola, Stacchini, ancora Vinicio, Montico e decisiva rete finale di Bertucco a due minuti dal novantesimo. Nessun regista avrebbe potuto immaginare uno spettacolo così elettrizzante!

Questo e tanto altro nel libro, come la realizzazione della Cittadella dello sport a Siracusa, la determinante spinta all'Ortigia di pallanuoto che giunse ai massimi livelli nazionali: lì è nato anche Alessandro Campagna, attuale cittì della pallanuoto maschile e componente di un settebello di Rudic che ha vinto di tutto e di più nei primi anni '90, con la partecipazione anche dei napoletani Silipo, Fiorillo, Gandolfi, D'Altrui e i fratelli Porzio.

Il tutto con testimonianze di giornalisti dell'epoca ma soprattutto con decine e decine di foto con personaggi di un calcio di quei tempi mai dimenticati e di altri sport, perché Concetto Lo Bello, come sa bene chi ricorda quei tempi, è stato uomo di sport nel senso totale.

4/10/2022
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