Calcio
Ultimi fuochi e primi passi per il futuro
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 07.05.2022)
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Spalletti ha spento la delusione-scudetto di Mertens (Milan e Inter non erano più forti di noi) con una ammissione semplice: Milan e Inter sono stati più forti del Napoli sul campo.
Nessuno dei due ha precisato che cosa è mancato al Napoli trovandosi a contendere lo scudetto alle due milanesi.
L'analisi è semplice sul momento culminante del finale travolgente: società assente (silenzio assoluto, bastava la qualificazione Champions), errori individuali dei giocatori, errori di formazioni e di cambi di Spalletti.
Nessun processo, è andata così. Però è necessario fare chiarezza su che cosa è mancato lavando i panni sporchi in famiglia, se ci sono panni sporchi.
Il futuro si annuncia complicato, il ciclo dei giocatori di Benitez è definitivamente concluso, c'è da immaginare un nuovo Napoli che parte da una esigenza assoluta: al club mancano 240 milioni, bisogna rientrare, cessioni inevitabili, tetto-ingaggi da abbassare e nessuna spesa folle sul mercato.
Ovviamente, Spalletti resta se condivide la politica di austerità della società, altrimenti, ha detto De Laurentiis, qua la mano, ci salutiamo da buoni amici. La conduzione del Napoli non brilla certo di entusiasmo e spinta emotiva, proprio quello che è mancato quando il campionato ha "
invitato" il Napoli a partecipare alla corsa-scudetto.
De Laurentiis, che ha risorse limitate e soprattutto vuole evitare un nuovo fallimento del club, va convinto per la sua strada con tutti e due gli occhi fissi sul bilancio, non si deve sgarrare anche a costo di deludere quelli che aspettano un Napoli altamente competitivo.
In ogni caso, il Napoli è per la diciottesima volta in Europa (8 Champions, 10 Europa League). Questo è il fiore all'occhiello della gestione De Laurentiis anche se la squadra non ha mai superato gli ottavi in Champions, mentre in Europa League ha centrato una semifinale e un quarto di finale.
Comunque, zero tituli.
Quanto si può fare meglio in futuro è una grossa incognita. Sembra irripetibile il massiccio arrivo di ottimi giocatori come accadde con Benitez. Quali saranno i giocatori di riferimento attorno ai quali costruire il nuovo Napoli? C'è un bel lavoro da fare e una magnifica sfida da sostenere puntando al più concreto obiettivo della società: la qualificazione Champions. L'anno prossimo, la lotta per i primi quatto posti sarà più affollata.
Si gioca Torino-Napoli in una specie di limbo. La classifica chiede niente alle due squadre. Forse, il Napoli potrebbe essere spinto a difendere il terzo posto (qualche quattrino in più).
Spalletti ripropone Mertens alle spalle di Osimhen. La squadra azzurra (4-2-3-1) potrebbe soffrire a centrocampo (3-4-2-1 del Torino).
Sono interessanti parecchi giocatori granata da Brekalo, esterno mancino di grande incisività, allo stopper Bremer, ai lungagnoni africani, l'ivoriano Singo e il senegalese Demba Seck che spingono sulla destra, al ceco Zima difensore di 1,90.
Al Torino mancherà Lukic, uno dei protagonisti delle ultime prestazioni granata. Il Torino è in serie positiva da sei partite (tre vittorie, tre pareggi). Il Napoli è reduce dalla goleada al Sassuolo.
Potrebbe essere una bella partita.