Calcio
Decisiva l'audacia di Spalletti
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 24.04.2022)
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Empoli, partita trabocchetto per il Napoli tra le colline toscane familiari a Luciano Spalletti, Empoli che dista una trentina di chilometri a nord della sua Certaldo, Empoli bel suol d'amore dove Spalletti s'è rivelato al calcio, da giocatore prima, da allenatore dopo, Empoli che infiniti lutti adusse agli achei azzurri in passato e, di recente, il colpaccio di dicembre al "Maradona", beffardo gol di nuca di Cutrone, la traversa di Elmas, il palo di Petagna, dici Empoli e, con rispetto parlando, tocchi ferro, è vero che il Napoli ha maltrattato spesso la squadra toscana (5-1 due volte), ma gli empolesi hanno conficcato più di una freccia avvelenata sulla squadra azzurra.
L'Empoli non è ancora matematicamente salvo, ma la zona-retrocessione non dovrebbe impensierirlo (+12) anche se la formazione di Andreazzoli naviga col vento contrario da sedici partite (otto sconfitte, altrettanti pareggi). E il Napoli? È là tra coloro che sono sospesi a una sorte definitiva, o ricco marinaio ancora in corsa per lo scudetto o povero pescatore con la qualificazione Champions e nulla più.
Problemi di formazione come quest'anno è di abitudine in casa azzurra, Lobotka indisponibile, Koulibaly squalificato, fuori Di Lorenzo, in dubbio Elmas e Ospina, con Spalletti tentato di giocare a poker, all-in con molti attaccanti (Lozano, Osimhen, Mertens, Insigne), ma non è da crederci finché non si vedranno in campo tutti insieme.
Le cifre dicono che l'Empoli ha perduto nove volte sul suo campo e che il Napoli ha vinto undici volte fuori casa. Questo confronto parla sfacciatamente a favore del Napoli, ma è tutto da vedere. Soliti spifferi in settimana di vaghe tensioni secondo storia e cronaca delle vicende azzurre, nel golfo non si è mai tranquilli a lungo.
Spalletti ha suonato la carica. "
Abbiamo ancora la possibilità di vincere lo scudetto e anche il dovere di crederci".
L'Inter è in piena corsa, quattro vittorie consecutive dopo la fortunata vittoria sul campo della Juventus, ieri 3-1 alla Roma. Il Milan affronta stasera a Roma la Lazio. L'impressione è che non ci saranno novità in testa alla classifica.
La curva degli ospiti al "
Castellani" sarà tutta azzurra. I tifosi credono ancora nel sogno. Il Napoli dovrà entrare in campo con la personalità della grande squadra, senza tentennamenti, senza aspettare l'Empoli, ma soffocandolo nella sua metà campo dalla prime giocate. Ne ha le qualità per farlo.
Più palloni per Osimhen, ma anche maggiore disponibilità del nigeriano a giocare con la squadra, ridurre la foga, la voglia di spaccare il mondo, e curare più la precisione e la capacità di tenere palla.
Se ci sarà Mertens alle sue spalle è un'opportunità in più per il centravanti, tocca vedere quanto è intensa l'intesa tra i due.
Sugli esterni, Lozano e Insigne (buon primo tempo contro la Roma) dovrebbero allargare la difesa empolese e creare spazi per gli inserimenti centrali, a meno di ripetere il giochino più collaudato, Lozano e Insigne che entrano nel campo, Zanoli e Mario Rui a invadere le corsie.
Demme e Juan Jesus, le novità nella fase difensiva, non faranno rimpiangere gli assenti anche se il gioco di Demme è decisamente diverso da quello di Lobotka, più difensivo, allora spetta a Fabian Ruiz inventare gioco a centrocampo con Anguissa a supporto di Demme per la fase passiva. Forse un 4-2-3-1 per il Napoli.
L'Empoli affolla la zona centrale (4-3-2-1), ha giocatori di assalto, la "
stella" è l'albanese Asslani, appena promosso da Reja dall'under 21 alla nazionale maggiore, giovane regista con qualche pecca difensiva.
Pinamonti, il ragazzone in prestito dall'Inter, è la punta dirompente assistita da Bajrami e Di Francesco, non proprio un attacco da fare spavento (due gol nelle ultime sei partite).
Inutile girarci attorno, il Napoli è atteso di ritorno da Empoli col bottino pieno.