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Calcio
E lo scudetto se ne va
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 19.04.2022)
Il Napoli costruisce la sua corsa-scudetto fuori casa (37 punti) e la perde in casa (30 punti). Col pareggio di ieri contro la Roma al “Maradona” sono 21 i punti persi dal Napoli sul suo campo. Amen.

Il Napoli domina il primo tempo, ma resta piantato sul minimo vantaggio (11’ rigore di Insigne).

La Roma rimonta nella ripresa, si prende la partita che aveva fallito nella prima parte di gara e acciuffa il pareggio (El Shaarawi) al primo degli otto minuti di recupero.

Spalletti l’aveva preparata bene per impedire alla Roma di giocare potendo contare sul rientro di Anguissa a centrocampo, c’era Meret in porta (Ospina, febbre) e c’era Lozano al posto di Politano.

Il pericolo poteva venire dal lato destro della Roma con Zaniolo, esterno possente (1,90), e le discese di Karsdorp.

Ma su Zaniolo, in soccorso a Mario Rui, usciva Koulibaly e Karsdorp si vedeva poco in avanti.

A centrocampo, le contrapposizioni erano tutte a vantaggio del Napoli: Anguissa su Cristante e Fabian Ruiz (molto attivo) su Oliveira, mentre Lobotka si sottraeva abilmente al controllo di Pellegrini.

Giocavano alti Lozano e Insigne. Il Napoli muoveva velocemente la palla. Osimhen era bloccato da Smalling (1,94). Difficile sfondare al centro, né arrivavano i centrocampisti a rimorchio per concludere da fuori area.

La Roma, comunque, era incartata. Poca cosa in attacco, Abraham sotto la marcatura stretta di Rrahmani. Impalpabile a sinistra Zalewski.

Ibanez travolgendo Lozano in area costava alla Roma il rigore (deciso dalla Var). Insigne preciso dal dischetto. Eravamo all’alba della partita, la sensazione era che il Napoli potesse vincerla.

La Roma teneva a fatica il campo, ma il Napoli pur dominando non riusciva a raddoppiare. Appena una conclusione ravvicinata di Lozano che Rui Patricio sventava in corner (20’).

Osimhen mai al tiro. Giocavano bene Insigne e Lozano, ma senza pungere.

Il Napoli tentava di forzare le giocate per arrivare più rapidamente verso la rete romanista. Ed ecco una serie di lanci (Insigne, Anguissa, Koulibaly) che però non davano risultati.

Mourinho, incartato da Spalletti nel primo tempo, risorgeva nella ripresa ricorrendo subito all’impiego di Mikhataryan (per Cristante) ed era un’altra Roma.

Osimhen arriva al tiro una prima volta (47’) cavandone un corner, si ripeterà all’80’ (fuori). Poca cosa. Non faceva meglio Abraham. La sfida dei due centravanti era pari allo zero.

Capitava un accidenti al Napoli che favoriva la migliore ripresa della Roma.
Lobotka, regista geniale, che aveva retto magnificamente il gioco nel primo tempo, era costretto ad uscire per infortunio (56’). Il danno era visibile perché il nuovo entrato, Zielinski, collezionava l’ennesima partita senza qualità.

La Roma sfiorava il pareggio con un colpo di testa di Mancini, fuori, sulla punizione di Pellegrini (66’).
Spalletti correva ai ripari. Con l’uscita di Lobotka aveva piazzato Fabian Ruiz vertice basso di centrocampo, ma lo spagnolo non funzionava. E, allora, dentro Demme per Fabian Ruiz ed Elmas per Lozano (68’).

Zaniolo, ardimentoso ma mai decisivo, si faceva ammonire per proteste facendo un regalo all’Inter: era diffidato, mancherà il prossimo match di San Siro.

Intanto, la Roma comandava il match. Mourinho dava più sostanza alla sua squadra inserendo Veretout per Oliveira e El Shaarawy per Zalewski.

La Roma prendeva il predominio a centrocampo e attaccava con gran forza. Meret doveva uscire coraggiosamente per fermare El Shaarawy (76’), poi risolveva di forza e di pugni un corner dei giallorossi.

Sembrava che, benché continuamente pressato, il Napoli potesse tenere il risultato. Mertens entrava al posto di Insigne e Juan Jesus per Osimhen (83’). Se Spalletti rafforzava la difesa, perdeva però l’unica chance offensiva con l’uscita del centravanti nigeriano.

Era nullo Mertens, Elmas combinava poco, praticamente fuori partita Zielinski. Il Napoli non attaccava più, la scena era tutta della Roma.

Mourinho fiutava la svolta favorevole e potenziava l’attacco con Carlos Perez per Mancini, un attaccante per un difensore (84’). Usciva Zaniolo per infortunio ed entrava Felix, un altro attaccante (85’). Ora era una Roma completamente offensiva che chiudeva il Napoli a ridosso dell’area di Meret.

Nel nuovo dispositivo difensivo del Napoli si esaltavano Koulibaly tre volte, bloccando gli inserimenti in area di Felix e Abraham, Demme e Mario Rui. Ma il Napoli teneva a fatica il match.

Al 91’ El Shaarawy da sinistra acciuffava il pareggio, lasciato libero d Zanoli che, sul cross in area, s’era portato al centro su Felix: proprio il ghanese con un “velo” propiziava la palla-gol per il Faraone.

Il pareggio allunga la serie positiva della Roma: dodicesimo risultato utile (7 vittorie, 4 pareggi).

Il Napoli si defila dalla sfida-scudetto, quattro punti dietro il Milan capolista, due dietro l’Inter che ha sempre da recuperare la partita di Bologna.
In cassaforte, la qualificazione Champions.

NAPOLI-ROMA 1-1 (1-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Zanoli, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Lobotka (56’ Zielinski), Fabian Ruiz (68’ Demme), Lozano (68’ Elmas), Osimhen (83’ Juan Jesus), Insigne (83’ Mertens).

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio, Mancini (84’ Carlos Perez), Smalling, Ibanez, Karsdorp, Oliveira (75’ Veretout), Cristante (46’ Mikhataryan), Zalewski (75’ El Shaarawy), Zaniolo, Pallegrini, Abraham.

ARBITRO: Di Bello (Brindisi).

RETI: 11’ Insigne rigore, 91’ El Shaarawy.

SERIE A – 33ª GIORNATA
Spezia-Inter 1-3, Milan-Genoa 2-0, Cagliari-Sassuolo 1-0, Sampdoria-Salernitana 1-2, Udinese-Empoli 4-1, Fiorentina-Venezia 1-0, Juventus-Bologna 1-1, Lazio-Torino 1-1, Napoli-Roma 1-1, Atalanta-Verona 1-2.

CLASSIFICA
Milan 71; Inter 69; Napoli 67; Juventus 63; Roma 58’; Fiorentina; Lazio 56; Atalanta 51; Verona 48; Sassuolo 46; Torino 40; Udinese 39; Bologna 38; Empoli 34; Spezia 33; Sampdoria 29; Cagliari 28; Genoa; Venezia 22; Salernitana 19.
*Due partite in meno: Salernitana e Udinese.
*Una partita in meno: Inter, Atalanta, Fiorentina, Torino, Bologna, Venezia.

18/4/2022
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