Calcio
Un primo esame scudetto
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 10.04.2022)
 |
Text Size |
 |
Napoli contro Milano (Milan e Inter) nelle ultime sette tappe dello scudetto. Lo spezzatino televisivo non consente che si giochino in contemporanea le partite delle prime tre squadre (non c'è contemporaneità nemmeno per le partite che riguardano la retrocessione). Se non è irregolare, proprio regolare non sembra.
Nell'anticipo di sabato l'Inter ha battuto il Verona e s'è portata avanti con i compiti. Il Napoli gioca oggi pomeriggio al "Maradona" contro la Fiorentina. Il Milan gioca stasera sul campo del Torino.
In qualche modo, Fiorentina e Torino sono avversari equivalenti per azzurri e rossoneri con qualche distinzione. La Fiorentina fuori casa (18 punti) rende la metà che sul suo campo (32 punti), il Torino è più forte in casa (25 punti) che in trasferta (13 punti). Se badiamo a questi numeri, il Torino per il Milan dovrebbe essere avversario più tosto della Fiorentina per il Napoli.
Si sa che i numeri non dicono tutto. Quello che si è visto nell'ultima giornata è che il Napoli sta meglio delle due milanesi (l'Inter arranca ma vince sul campo della Juventus 1-0, contro il Verona è calata nella ripresa; il Milan arrancando ha pareggiato a San Siro contro il Bologna 0-0). Un ulteriore vantaggio per Spalletti è che, contro la Fiorentina, potrà contare sul rientro di Osimhen dopo la squalifica.
La via azzurra per lo scudetto (mentre la maggior parte degli osservatori danno favorita l'Inter sempre con la partita da recuperare a Bologna) passa innanzi tutto e soprattutto da queste due partite interne: oggi la Fiorentina, lunedì di Pasqua la Roma.
Il Napoli sul suo campo ha perso 16 punti su 45 e viene dato in difficoltà nelle gare casalinghe (4 sconfitte, 2 pareggi). Suona l'allarme per le due partite consecutive al "Maradona". Nelle quattro sconfitte in casa, tre il Napoli le ha subite giocando senza Osimhen e Koulibaly.
Prescindiamo dalle statistiche. Oggi pomeriggio il "Maradona" sarà pieno. Finite le restrizioni per la pandemia, il "fattore campo" torna a essere rilevante. Ma la Fiorentina è osso duro e punta a guadagnare un posto per giocare in Europa (-2 dalla Lazio sesta e -4 dalla Roma quinta, e c'è da recuperare Fiorentina-Udinese).
Vincenzo Italiano, 45 anni, origini siciliane, tecnico emergente, è la guida sicura della Fiorentina che ha retto alla cessione di Vlahovic conquistando 15 punti in nove partite senza il centravanti serbo. Italiano, che l'anno scorso firmò la splendida salvezza dello Spezia (+6 sulla zona-retrocessione), ha fatto della Fiorentina una formazione robusta ed elastica. Prima della sosta, la squadra viola ha pareggiato sul campo dell'Inter (andando in vantaggio). Italiano ha detto che spera di ripetere al "Maradona" la partita di San Siro.
La difesa viola a quattro si regge sul gigante serbo Milenkovic (1,95) e sgancia il terzino sinistro, Biraghi, pericoloso sui calci piazzati non solo negli affondo sulla sua corsia. A Napoli mancherà Torreira, il piccolo metronomo della squadra toscana. La mediana è retta da uomini di combattimento (Amrabat e Duncan) e dal quasi-prodigio pugliese Castrovilli. Attacco effervescente col centravanti brasiliano Cabral, sugli esterni l'argentino sgusciante Gonzalez e Sottil (di rincalzo il fantasista congolese Ikoné).
Indisponibili Di Lorenzo e Petagna, squalificato Anguissa, il Napoli giocherà sostanzialmente al completo con Zanoli in difesa, Fabian Ruiz e Zielinski con Lobotka, tridente collaudato (Politano, Osimhen, Insigne).
Non ci possiamo più nascondere, ha detto Spalletti accettando la sfida-scudetto con la squadra allineata sul fronte della fiducia. La pressione si fa più forte. Il tempo dei "tremori" sembra però passato. La "mano" sicura di Spalletti e la sua conduzione "serena" sono alla base della maturità acquisita dal Napoli.
Bisognerà smantellare la difesa della Fiorentina che, nelle ultime sette partite, ha incasso solo cinque gol. E' possibile che la squadra toscana venga a Napoli col ricordo entusiasmante della mattanza in Coppa Italia, 5-2 al "Maradona" maturato nei supplementari, viola in dieci e Napoli in nove, assenti Osimhen e Koulibaly.
Il Napoli dovrà tenere a mente il primo tempo di quella partita (unica apparizione degli azzurri in Coppa Italia) quando consegnò il match alle iniziative dei viola. Guai a far giocare la Fiorentina e a consentirle di prendere fiducia. Ma sarà proprio questa la strategia di Italiano, rubare il tempo e le giocate al Napoli, metterla subito su un ritmo alto con un baricentro medio in modo da conquistare palla in avanti, molto larghi gli esterni d'attacco per aprire la difesa azzurra.
È una partita insidiosa, col Napoli sullo slancio di tre vittorie consecutive e venti successi pieni in totale (come il Milan). La Fiorentina ha ottenuto le cinque vittorie esterne sui campi di Atalanta, Genoa, Udinese, Bologna e Spezia.