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Calcio
Il cacciatore con la doppietta
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 20.03.2022)
Napoli in piena corsa scudetto. Nel trenino tricolore, spingono le due locomotive, il Milan (66 punti) vincendo a Cagliari (1-0 Bennacer, traversa di Pavoletti al 90') e il Napoli (63 punti) battendo l'Udinese a Fuorigrotta. Si stacca l'Inter (60 punti) frenata dall'1-1 a San Siro contro la Fiorentina (Handanovic salva la squadra di Inzaghi nel finale).

Mancano otto partite alla conclusione, decisivi i punti che si lasciano per strada. Il Napoli è la squadra meno sprecona, 7 punti persi nelle ultime sei partite, il Milan 9 nelle ultime otto, l'Inter 14 nelle ultime sette.

Al "Maradona", contro l'Udinese, non è stata una passeggiata. Tutt'altro. Con sofferenza, emergendo da un primo tempo disastroso, con coraggio, con fantasia (in campo Mertens nella ripresa), con determinazione e con Osimhen, un autentico cacciatore di gol munito di doppietta, due reti come a Verona, il Napoli batte l'Udinese in un pomeriggio per niente facile, 2-1 in rimonta, chi ha Osimhen ha un tesoro.

Dopo la riscossa di Verona, Spalletti non cambia modulo (4-3-3) inserendo solo Insigne per Lozano e ha in campo un Politano caricatissimo dalla convocazione in nazionale.

Ma contro l'Udinese sbandano i protagonisti di Verona. È il brutto primo tempo del Napoli sotto di un gol. Non funzionano due centrocampisti su tre, Lobotka si perde in una partita confusa e Fabian Ruiz non incide, il solo Anguissa lotta e strappa palloni all'avversario. Altri azzurri barcollano, Di Lorenzo sembra sfiatato, Koulibaly non è al massimo, Mario Rui è incerto, Insigne fatica a entrare in partita.

Primo tempo da dimenticare. L'Udinese (in maglia nera) sovrasta il Napoli nella corsa, nei contrasti, nella reattività su ogni pallone, nella intensità a centrocampo dove si impossessa del match.

Difende le fasce arretrando Molina a destra e Udogie a sinistra su Insigne e Politano, in mezzo al campo Walace fa il regista arretrato, copre la difesa e innesca l'attacco, Pereyra (superando Fabian Ruiz) e Makengo (piantando Lobotka) portano avanti la palla, le punte Deulofeu e Beto sono in continuo movimento, nella fase passiva disturbano Lobotka in prima battuta.

Il Napoli è disorientato, subisce, non trovando Lobotka pronto alla impostazione, trema già al quarto d'ora per la palla-gol che Beto fallisce di testa (15' a lato), corre a vuoto sotto la pressione dei friulani, non riparte mai, braccato e superato in ogni zona del campo.

Quando Deulofeu (22') insacca dalla lunetta con l'intera difesa azzurra ferma e incerta, nessuno a oscurare il tiro dello spagnolo, è la giusta sentenza del primo tempo che Ospina non rende definitiva annullando dieci minuti dopo la palla-gol di Pablo Mari (1,93), colpo di testa all'incrocio su corner. Il raddoppio dei friulani avrebbe compromesso la partita del Napoli.

Dov'è il Napoli, dov'è la squadra vigorosa di Verona, non è in campo, è tra le nuvole, a Osimhen non arriva un solo pallone utile, Politano si sfianca in un lavoro di copertura e tentativi di ripartenza, Insigne atteso in nazionale è risucchiato dalla non-partita del Napoli. Mantengono a galla la squadra Rrahmani e Anguissa, i combattenti più solidi, è troppo poco.

L'Udinese non approfitta dell'appannamento azzurro e, nel finale di tempo, si fa sorprendere dalla reazione del Napoli, finalmente con la testa fuori sul punto di affogare. I segnali positivi sono il tiro a giro di Insigne sventato in corner da Silvestri (33') e la conclusione di Fabian Ruiz, invitato al gol da Mario Rui, intercettata dal portiere friulano (41').

I diavoli neri di Udine e il gatto Silvestri firmano il primo tempo, azzurri sotto di un gol, ma con accenni di ripresa.

Cambia la musica nel secondo tempo, cambia Spalletti inserendo Mertens per Fabian Ruiz, si torna così al 4-2-3-1, in mediana Anguissa e Lobotka, tre a sostegno di Osimhen e sono Politano, Mertens, Insigne, ma sorattutto è un altro Napoli che rientra in campo, ora magnificamente disposto a rimontare, ad abbattere la superiorità fisica e di movimento dell'Udinese, a prendersi il match come classifica ordina e lo scudetto chiama.

Per risalire la china il Napoli ci mette anche un colpo di furbizia, la cazzimma per portarsi a galla, la finta di Insigne nel battere la punizione che invece è Mario Rui a scoccarla di sorpresa, disorientando la diga difensiva friulana dalla quale sbuca Osimhen per deviare di testa in rete la pennellata da fermo di Mario Rui (51').

Quinto gol di testa del nigeriano che, a causa della lunga assenza, in campionato non segnava al "Maradona" da ottobre, dal gol decisivo al Torino (un gol in Europa League al Legia Varsavia).

Cominciava un'altra partita, l'Udinese restava solida e corta, ma era meno presente nella metà campo napoletana, ora era costretta a fronteggiare il palleggio azzurro in avvicinamento a Silvestri, forse troppo insistito e poco in profondità per dare frutti immediati, ma ora il Napoli era protagonista, non con la veemenza con cui era stata protagonista l'Udinese nel primo tempo, ma con una saggia gestione della palla.

La squadra friulana aveva meno benzina e minore lucidità, attaccava di meno e difendeva di più, solleticava appena Ospina in una sola occasione, la conclusione di Deulofeu deviata in corner dal portiere azzurro (57').

Ora funzionava meglio la sovrapposizione di Di Lorenzo a Politano sulla fascia destra, non era altrettanto efficace quella a sinistra fra Mario Rui e Insigne, e proprio da un dai-e-vai fra il terzino e l'esterno destro del Napoli nasceva l'azione del sorpasso con l'assist finale di Di Lorenzo dalla linea di fondo sul quale piombava Osimhen per la deviazione in gol sotto porta (63'). Tocco di destro con la rapidità di un falco.

Due palle utili per il nigeriano, due gol, quattro in due partite dopo la doppietta di Verona. Osimhen, galvanizzato, si consentiva altre due reti, ma fasulle, la prima in offside, la seconda a porta vuota dopo lo scontro fra Di Lorenzo e Silvestri, gioco fermo, che costringeva il difensore azzurro a lasciare il campo a Zanoli (78').

Sorpasso eseguito, minimo vantaggio, ma ora c'era un'altra sicurezza tra le file azzurre. L'Udinese cercava di rianimarsi con gli ingressi di Pussetto per Beto (67'), di Soppy per Makengo e Samardzic per Molina (76'). Spalletti ritoccava ancora la squadra e, per non perdere il controllo del centrocampo, inseriva Zielinski per Politano (70') tornando al 4-3-3.

L'Udinese aveva il passo pesante, non era più agile e in movimento perpetuo, dava segni di nervosismo per il risultato che le sfuggiva e restava in dieci per il fallaccio, a centrocampo, di Pablo Mari su Zielinski (82') con "rosso" diretto per il centrale difensivo.

Nell'ultimo quarto d'ora, recupero di sei minuti compreso, con l'Udinese in dieci il Napoli si limitava a controllare la gara con un possesso difensivo, una ragnatela di passaggi per impedire alla formazione friulana di giocare.

Mario Rui dalla linea di fondo impegnava Silvestri in una respinta corta e in un successivo intervento con cui il portiere mandava la palla contro il palo (87'), poi Zielinski sballava a lato la palla del tre a uno. Era Elmas (subentrato a Insigne all'88') a dare il via a un'azione in profondità che Osimhen tutto spostato a sinistra rifiniva per Zielinski, solo al limite friulano: sventola del polacco fuori bersaglio (96').

Il Napoli è tornato alla vittoria al "Maradona" dopo la sconfitta col Milan e il pareggio con l'Inter, ora i punti conquistati in casa sono 29 (34 in trasferta). La corsa-scudetto continua. La vittoria sull'Udinese ha però lasciato due danni: le ammonizioni a Osimhen e Rrahmani che erano diffidati e salteranno la trasferta con l'Atalanta dopo la sosta di campionato.

VOLATA FINALE - Ecco gli ultimi otto turni delle tre squadre di testa
31ª giornata: Atalanta-Napoli, Milan-Bologna, Juventus-Inter.
32ª giornata: Napoli-Fiorentina, Torino-Milan, Inter-Verona.
33ª giornata: Napoli-Roma, Milan-Genoa, Spezia-Inter.
34ª giornata: Empoli-Napoli, Lazio-Milan, Inter-Roma.
35ª giornata: Napoli-Sassuolo, Milan-Fiorentina, Udinese-Inter.
36ª giornata: Torino-Napoli, Verona-Milan, Inter-Empoli.
37ª giornata: Napoli-Genoa, Milan-Atalanta, Cagliari-Inter.
38ª giornata: Spezia-Napoli, Sassuolo-Milan, Inter-Sampdoria.

NAPOLI-UDINESE 2-1 (0-1)

NAPOLI (4-3-3)
: Ospina, Di Lorenzo (78' Zanoli), Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui,, Anguissa, Lobotka, Fabian Ruiz (46' Mertens), Politano (70' Zielinski), Osimhen, Insigne (88' Elmas).

UDINESE (3-5-2): Silvestri, Becao, Pablo Mari (82' espulso), Zeegelaar, Molina (76' Samardzic), Pereyra (88' Jajalo), Walace, Makengo (76' Soppy), Udogie, Deulofeu, Beto (67' Pussetto).

ARBITRO: Fournau (Roma).

RETI: 22' Deulofeu, 51' e 63' Osimhen.

19/3/2022
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