Contatta napoli.com con skype

Cultura
Al Posillipo il sax di Michael Rosen
di Adriano Cisternino
Il Posillipo apre al jazz. E anche questo è un modo per uscire dalla pandemia, cercare nuovi orizzonti di evasione, lasciare spazio alla musica, alla cultura, per invogliarci a riprendere vecchie abitudini, ora che la primavera è alle porte e il Covid sembra voler finalmente mollare un po' il suo morso paralizzante.

Proviamo dunque a riappropriarci della vita nella sua totalità ed in questa ottica il circolo rossoverde, sotto la spinta del nuovo presidente Filippo Parisio e del consigliere alla cultura Pippo Smaldone, introduce nel suo già ricco panorama di iniziative dei concerti di jazz.

Giovedì 24 marzo (ore 21) il battesimo del nuovo filone culturale nato dalla collaborazione con il New Music Art, associazione che da anni promuove il jazz a Napoli grazie ad un gruppo di amici che fa capo alla competenza ed alla passione del direttore artistico Giuseppe Reale.

Partenza dunque con un quartetto di grande spessore pilotato dal sassofonista americano Michael Rosen, affiancato da Francesco Nastro al pianoforte, Tommaso Scannapieco al contrabbasso ed Elio Coppola alla batteria.

Michael Rosen è nato a Ithaca, ma non quella di Ulisse, Ithaca cittadina nello stato di New York. Ha studiato violoncello e pianoforte prima di innamorarsi del sassofono e quindi del jazz. Completati gli studi al celebre Berklee College of Music di Boston, si è trasferito in Europa per lavoro e ormai da anni vive a Roma dove però è difficile trovarlo perché è sempre in giro a suonare. È considerato tra i migliori sax del mondo.

Al suo fianco, giovedì 24, un trio di musicisti “made in Campania” di levatura internazionale, a cominciare da Francesco Nastro, pianista di Castellammare ma da qualche anno trasferitosi a Roma per ridurre lo stress dei continui viaggi di lavoro. Nastro è un pianista trascinante e vulcanico, come peraltro la sua terra d'origine, e con Rosen si è già esibito in duo. Tra le sue collaborazioni anche un disco con Gary Peacock, il contrabbassista di Keith Jarrett scomparso qualche anno fa, e Peter Erskine, batterista tra i più acclamati del mondo (è stato anche a Napoli l'estate scorsa).

Tommaso Scannapieco, contrabbassista salernitano, appartiene ad una scuola jazzistica, quella salernitana appunto, che da anni ormai fa concorrenza per rinomanza alla celeberrima scuola medica. Il suo eclettismo ne fa uno dei sideman più richiesti del panorama nazionale.

Solo il covid ha frenato il continuo andirivieni da e per gli Usa di Elio Coppola, batterista di Somma Vesuviana, ideatore nella sua cittadina del suggestivo progetto “Jazz e baccalà”, dinamico erede della fulgida tradizione di batteristi napoletani che fa capo ai Gegè di Giacomo, di carosoniana memoria, e Tullio De Piscopo.

Sarà dunque un “vernissage” di indiscutibile qualità che merita la giacca, d'obbligo per i maschi, come impone la regola del circolo rossoverde, e naturalmente il green pass con mascherina per tutti.

Prenotazione necessaria al 3385669770 per la limitata capienza.

17/3/2022
RICERCA ARTICOLI