Calcio
Non lasciarsi incantare dal giro-palla
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 24.02.2022)
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Aspettiamoci un Barcellona che vuole prendersi la partita e il passaggio agli ottavi di Europa League. Gli spagnoli si sono lamentati all'andata (1-1 su rigore). Xavi disse che il Barça avrebbe meritato di vincere 4-1. Ferran Torres s'era fumato tre gol davanti a Meret.
Dopo il match col Napoli, il Barcellona si è scatenato sul campo del Valencia: 4-1, doppietta di Aubameyang. A Valencia, assente il solo Piqué, Xavi ha schierato la formazione migliore col recupero del difensore uruguaiano Araujo, con Gavi e Busquets a centrocampo, Dembelé dal primo minuto.
Il Napoli non vince da tre partite (Inter, Barcellona, Cagliari). In Sardegna Spalletti ha avuto problemi a causa di molte indisponibilità, ma ha azzardato una formazione scombinata. Anche il Cagliari si è lamentato. Ha detto Mazzarri: avremmo dovuto vincere largamente. In effetti il Cagliari ha fallito tre palle-gol e due le ha neutralizzate Ospina.
Indisponibilità a parte, il Napoli si è spento in attacco. Un rigore di Insigne contro l'Inter. Zielienski a segno contro il Barcellona. Di Osimhen il pareggio di Cagliari. Il Napoli ha la migliore difesa del campionato, ma solo il quinto attacco.
Contro il Barcellona varrà solo la vittoria. Quali armi efficienti avrà Spalletti per colpire? Il Napoli sembra in difficoltà.
Il Barcellona tenterà di sottrarre la partita al Napoli col giro-palla che non è più irresistibile come una volta, ma è efficace. Può fare correre a vuoto gli azzurri se questi non avranno gambe e fiato per opporsi. Al Camp Nou il possesso-palla dei catalani è stato del 65 per cento. In pratica, tre quarti di gara sono rimasti tra i piedi catalani.
Contenere la danza del Barça e colpire in contropiede? La difesa catalana è vulnerabile e se il Napoli avrà campo può fare male. Sembra la partita di Osimhen a patto che il nigeriano sia accompagnato negli assalti. Spalletti potrà contare su due esterni efficaci? Ci sarà bisogno d'avere Zielinski e Fabian Ruiz in zona-gol urlandogli di non indugiare e cercare il tiro da fuori area.
Non è da credere che il Napoli abbia giocato a Cagliari "
pensando" al Barcellona. Se l'ha fatto, ha perduto il passo-scudetto in Sardegna e rischia di restare a mani vuote in Europa League.
Le motivazioni per avere un Napoli concentrato e determinato ci sono tutte avendo di fronte un avversario di grande prestigio. La sensazione però è che il Barcellona sia più "caricato", il traguardo finale dell'Europa League incoraggerebbe il lavoro di ricostruzione e rilancio di Xavi.
Il "Maradona" si annuncia pieno nei limiti della capienza consentita. L'aiuto dei tifosi sarà fondamentale per far ritrovare al Napoli sicurezza e autostima.
Il Cagliari ha soverchiato gli azzurri nell'aggressività, nella corsa, nei duelli individuali. Il Barça non è squadra fisica, ma sostanzialmente tecnica. Il suo trucco di "nascondere il pallone" all'avversario può mandare in tilt un Napoli che non avesse il necessario spirito combattivo. Recuperare palla ai nuovi giocolieri blaugrana e partire rapidamente sarà indispensabile. La difesa azzurra può reggere, ma se sarà messa costantemente sotto pressione potrebbe incorrere in qualche errore fatale.
La carta vincente sarebbe "
rubare" la palla ai catalani, fare la partita, imporre il proprio palleggio, comandare la gara. Sicuramente questa sarà l'intenzione degli azzurri, ma occorrerà vedere quanto lo concederà il Barcellona semmai dovesse concederlo.
Una volta si sarebbe invocata una partita "
all'italiana" per beffare la superiore qualità tecnica dei danzatori spagnoli. Ma il Napoli non è capace di giocare all'italiana. Non ne ha le caratteristiche e la struttura fisica, neanche le furbizie.
Inutile girarci attorno. Andiamo a vedere come si mette.