Calcio
Ancora il bicchiere mezzo pieno
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 22.02.2022)
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Niente da fare, le squadre che hanno giocato in Europa a metà settimana stentano in campionato. Il Napoli non fa eccezione e Osimhen lo salva a pochi minuti dalla fine nel vento di Cagliari e contro un avversario intraprendente e aggressivo (1-1).
Continua la serie dei bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti. Un altro pareggio dopo quelli contro Inter e Barcellona. Il Napoli non sa più vincere.
Fallito l'aggancio in vetta al Milan. Il Napoli è secondo a due punti dai rossoneri, alla pari con l'Inter, sette punti avanti alla Juve e dieci avanti all'Atalanta. Il sogno scudetto viene accantonato. Si gioca per un posto Champions e il Napoli è in buona posizione.
A Cagliari sono in sei gli azzurri che hanno lavorato duramente al Camp Nou contro il Barcellona: l'intera difesa, più Zielinski ed Elmas. Ma pesa sul match la stravagante novità di Spalletti, il 3-4-2-1, con due terzini (Di Lorenzo e Mario Rui) alti sulla linea di centrocampo, Elmas e Mertens alle spalle di Petagna.
Il Napoli è senza Lobtoka (si sente), Anguissa, Politano, Lozano e Insigne affaticato. Spalletti manda in campo una squadra sperimentale. Trattiene in panchina Osimhen, che ha qualche fastidio a un ginocchio, e Fabian Ruiz dopo il colpo alla testa al Camp Nou. Anche al Cagliari mancano Nandez e Strootman, vigorosi centrocampisti, e Pavoletti comincia in panchina.
Il Cagliari è in ripresa da sei turni (11 punti). Lotta per salvarsi (terzultimo). Ha ripreso fiducia e slancio, aggredisce il Napoli. Marcature a uomo e raddoppi in ogni zona del campo. Una formazione vivace. Il Napoli resta sorpreso.
Si può dire che nel primo tempo, gli azzurri, inseguiti e pressati, sono fuori partita. Combatte in mezzo al campo Demme, Mario Rui cerca qualche soluzione positiva, l'anarchico Elmas si batte a destra e a sinistra. Nel Cagliari dominano Baselli, Bellanova, Joao Pedro, Gastòn Pereiro, Deiola.
Il Napoli del primo tempo è in balìa del Cagliari che non gli concede respiro, ne cancella il solito palleggio (54 per cento di possesso-palla dei sardi), lo costringe a difendersi. La novità di formazione di Spalletti è un fallimento.
Tuttavia, la frenesia tradisce la squadra sarda che ha una sola palla-gol (18' Joao Pedro) e la spreca a fondo campo. Maggiori le occasioni del Napoli scombinato ma non arrendevole: Cragno in corner sulla conclusione di Di Lorenzo (10'), altro salvataggio in angolo del portiere cagliaritano sul tiro di Mario Rui (33') e palla alta, nell'area piccola su corner, di Rrahmani (12').
La partita è in mano al Cagliari. Il Napoli nella formazione azzardata da Spalletti si batte come può. Petagna sotto Lovato non trattiene una sola palla in avanti, Mertens a sinistra subisce la superiorità di Goldaniga, Elmas fa confusione dovunque. Manca la regia di Lobotka perché Demme deve limitarsi a difendere.
Il Cagliari copre bene le fasce con Bellanova e Dalbert limitando le giocate di Di Lorenzo e Mario Rui. A centrocampo, i giocatori cagliaritani sono in continuo movimento, non danno punti di riferimento, Baselli (imprendibile) e Pereiro giocano a sostegno di Joao Pedro, unica punta ma che svaria per tutto il campo. ll Napoli con grande affanno deve correre dietro ai sardi, limitare i danni e l'azione offensiva.
Come cambia la musica nel secondo tempo? Non cambia. Il Cagliari fiuta l'occasione favorevole. Se nel primo tempo ha dominato creando però poco, nel secondo tempo, in vantaggio, spreca cinque palle-gol (53' Deiola fuori, 61' ancora Deiola, paratona di Ospina, e Baselli fuori nella stessa azione, 86' Marin con salvataggio di Ospina, 92' Marin, fuori).
Il vantaggio dei sardi (58') è una papera di Ospina sul tiro dalla distanza di Pereiro (doppietta vincente a Bergamo contro l'Atalanta). Un tiro a effetto, aiutato dal vento, rimbalzo del pallone davanti al portiere azzurro. Ed è il primo tiro in porta del Cagliari.
Spalletti deve correre ai ripari correggendo la formazione di partenza senza nè capo nè coda. Dentro Osimhen per Petagna, Ounas per Demme, Fabian Ruiz per Juan Jesus (67'). Squadra ridisegnata con un 4-2-4. Malcuit (che ha sostituito Di Lorenzo infortunatosi al 24') e Mario Rui esterni della difesa che torna a quattro. In mezzo al campo Fabian e Zielinski. In avanti Ounas, Mertens, Osimhen, Elmas.
Il Napoli reagisce allo svantaggio e prende in pugno la partita. Attacca e rischia. Come detto, Deiola, Baselli e Marin falliscono il raddoppio. Si erge Osimhen per il pareggio: sul lungo cross di Mario Rui, sovrasta Altare e insacca di testa (87').
È un altro bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto dopo i pareggi con Inter e Barcellona. La novità è che questo Napoli di Spalletti non si smarrisce nelle partite cosiddette sporche. Subisce, arretra, si difende, ma non esce mai di partita. A Cagliari ha salvato un match maledetto. L'ha rimediato con una formazione più logica. Questa volta, primo tempo male e riscossa nella ripresa. Il contrario delle partite contro Inter e Barcellona.
Nel caos tattico che ha dominato gran parte della gara (con molti falli), sono stati sulla scena gli azzurri più umili, Mario Rui sino all'assist del pareggio, Demme, lo stesso Elmas disordinato ma prezioso nel lavoro di disturbo a tutto campo. Zielinski ha avuto sprazzi di giocate superiori. Non ha funzionato il centravanti di fisico e Mertens ha inciso poco (39' gran conclusione, deviata da un difensore in corner).
Giovedì il "ritorno" del playoff di Europa League al "Maradona" contro un Barcellona che ha stravinto a Valencia. Anche Xavi è rinsavito e, in campionato, ha schierato una formazione più logica, con i migliori.
CALENDARIO
Ecco le prossime giornate delle prime cinque squadre in classifica:
Lazio-Napoli (Milan-Udinese, Genoa-Inter, Empoli-Juventus, Atalanta-Sampdoria)
Napoli-Milan (Inter-Salernitana, Juventus-Spezia, Roma-Atalanta)
Verona-Napoli (Milan-Empoli, Torino-Inter, Sampdoria-Juventus, Atalanta-Genoa)
Napoli-Udinese (Cagliari-Milan, Inter-Fiorentina, Juventus-Salernitana, Bologna-Atalanta)
Atalanta-Napoli (Milan-Bologna, Juventus-Inter)
Napoli-Fiorentina (Torino-Milan, Inter-Verona, Cagliari-Juventus, Sassuolo-Atalanta)
Napoli-Roma (Milan-Genoa, Spezia-Inter, Juventus-Bologna, Atalanta-Verona)
Empoli-Napoli (Lazio-Milan, Inter-Roma, Sassuolo-Juventus, Venezia-Atalanta)
Napoli-Sassuolo (Milan- Fiorentina, Udinese-Inter, Juventus-Venezia, Atalanta-Salernitana)
Torino-Napoli (Verona-Milan, Inter-Empoli, Genoa-Juventus, Spezia-Atalanta)
Napoli-Genoa (Milan-Atalanta, Cagliari-Inter, Juventus-Lazio)
Spezia-Napoli (Sassuolo-Milan, Inter-Sampdoria, Fiorentina-Juventus, Atalanta-Empoli)
SCONTRI DIRETTINapoli-Milan, Atalanta-Napoli, Juventus-Inter, Milan-Atalanta.
RECUPERI
Da giocare: Bologna-Inter, Atalanta-Torino.
BARCELLONADopo l'1-1 al Camp Nou, giovedì 24 al "Maradona" il ritorno dei playoff di Europa League per accedere agli ottavi di finale tra Napoli e Barcellona. La squadra blaugrana ha schierato domenica a Valencia (4-1) la migliore formazione (unico assente Piquè) col 4-3-3: Ter Stegen; Dest, Araujo, Garcia, Jordi Alba; Gavi (81' Adama Traorè), Busquets, Frenkie de Jong (60' Pedri); Dembelè (71' Nico Gonzalez), Aubameyang, Ferran Torres. Doppietta di Aubameyang e gol di de Jong e Pedri.
CAGLIARI-NAPOLI 1-1 (0-0)
NAPOLI (3-4-2-1): Ospina; Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus (67' Fabian Ruiz); Di Lorenzo (24' Malcuit, 82' Zanoli), Demme (67' Ounas), Zielinski, Mario Rui; Mertens, Elmas; Petagna (67' Osimhen).
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato, Altare; Bellanova, Deiola, Grassi (75' Marin), Baselli (82' Zappa), Dalbert (93' Lykohiannis); Pereiro, Joao Pedro (82' Pavoletti).
ARBITRO: Mariani (Aprilia).
RETI: 58' Pereiro, 87' Osimhen.
SERIE A – 26ª GIORNATA
Juventus-Torino 1-1, Sampdoria-Empoli 2-0, Roma-Verona 2-2, Salernitana-Milan 2-2, Fiorentina-Atalanta 1-0, Venezia-Genoa 1-1, Inter-Sassuolo 0-2, Udinese-Lazio 1-1, Cagliari-Napoli 1-1, Bologna-Spezia 2-1.
CLASSIFICA
Milan 56; Napoli, Inter 54; Juventus 47; Atalanta 44; Lazio 43; Fiorentina 42; Roma 41; Verona 37;Torino, Sassuolo 33; Empoli, Bologna 31; Sampdoria, Spezia 26; Udinese 25; Venezia, Cagliari 22; Genoa 16; Salernitana 14.
*Due partite in meno: Salernitana e Udinese
*Una partita in meno: Inter, Atalanta, Fiorentina, Torino, Bologna, Venezia.