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Recensioni
Una femmina di Francesco Costabile
di Giovanna D'Arbitrio
Selezionato nella sezione ufficiale di "Panorama" al Festival di Berlino 2022, Una femmina, un film del regista esordiente Francesco Costabile ispirato a fatti realmente accaduti, è tratto dal libro inchiesta Fimmine ribelli, Come le donne salveranno il paese dalla n'drangheta, di Lirio Abbate.

Il libro Fimmine ribelli (Rizzoli, 2013) viene così descritto ”Mio padre ha due cuori: la figlia o l'onore? In questo momento dice che vuole la figlia, però dentro di lui c'è anche quell'altro fatto".

Queste parole le pronuncia Maria Concetta Cacciola, trent'anni, tre figli, colpevole di aver tradito il marito e di aver deciso di collaborare con la giustizia seguendo l'esempio di Giuseppina Pesce, anche lei giovane madre, anche lei di Rosarno. E poi ci sono Rosa Ferraro, Simona Napoli, tutte 'fimmine ribelli' che hanno osato dire di no a padri, mariti, fratelli. Come nell'Afghanistan dei talebani, in Calabria la donna che "disonora" la famiglia deve morire, meglio se con un suicidio che tutela dalle conseguenze penali.

Attraverso le storie di queste donne, Lirio Abbate racconta uno spaccato di apparente normalità dietro cui si nascondono una frenetica attività criminale, patrimoni immensi e un radicamento a una cultura patriarcale antiquata e retriva.

Ma la ribellione delle donne che oggi si affidano "allo Stato, ovvero al "nemico" per cercare di scampare a un destino infernale, produce un effetto dirompente. Perché sgretola l'immagine di compattezza del clan, mette in dubbio i valori del sistema 'ndrangheta, rivela l'impotenza dei boss incapaci di "tenere in riga" le loro donne. E, soprattutto, accende nelle altre 'fimmine' la consapevolezza della propria condizione e il desiderio di scrollarsela di dosso, facendo nomi e cognomi e aprendo crepe in un universo inconcepibile ma fin troppo vero.

Il film racconta la storia di Rosa (Lina Siciliano), giovane donna ribelle, che vive insieme alla nonna e allo zio in Calabria in un piccolo paese situato tra le monti e aride fiumare. All’improvviso una tragedia del passato legata alla madre irrompe nel presente, le sconvolge la vita e la sua collera cerca vendetta, ma la sua famiglia appartiene alla ‘Ndrangheta e pertanto tutto sarà più complicato...

Il regista ha affermato quanto segue: “Ho cercato quindi di restituire l’immagine di una Calabria magica, ipnotica, territorio inconscio di qualcosa che è sommerso, che fatica ad emergere e a mostrarsi in tutta la sua bellezza. Ho lavorato con tutti i miei attori cercando una connessione inconscia con la materia rappresentata. Ed è grazie a questo contatto, a questo lavoro in profondità, che il film ha acquisito la sua forma e il suo carattere."

Un bel film, supportato da sceneggiatura di Lirio Abbate, Francesco Costabile, Serena Brugnolo e Adriano Chiarelli, Fotografia di Giuseppe Maio, montaggio di Stefano Mariotti, musiche di Valerio Camporini Faggio.
Tra gli interpreti ricordiamo Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca, Simona Malato, Luca Massaro, Mario Russo, Vincenzo Di Rosa, Francesca Ritrovato.

Ecco il trailer ufficiale:
https://www.youtube.com/watch?v=6NsARDRGdVA
19/2/2022
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