Calcio
È stata un'altra mezza figata
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 18.02.2022)
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Al Camp Nou (73mila spettatori) contro il Barcellona un'altra mezza figata del Napoli come contro l'Inter.
Primo tempo dominato dagli azzurri e vantaggio di un gol (28' Zielinski). Calo nella ripresa, riscossa del Barcellona e pareggio dei catalani (58' Ferran Torres su rigore).
Alla fine, è andata benissimo perché Ferran Torres, giunto dal Manchester City per 55 milioni, ha fallito tre palle-gol, una nel primo tempo. Il Napoli non ha mai tirato in porta dopo il gol.
Era l'andata del playoff per accedere agli ottavi dell'Europa League, il ritorno fra sette giorni al "Maradona". Il Napoli è in piena corsa. Il Barça è battibile.
Il Napoli ha giocato da squadra superiore per 45 minuti. Il Barcellona, con la difesa rappezzata (fuori Lenglet e Umtiti) e senza Depay in attacco, ha avuto un approccio timido alla gara. Ha temuto il Napoli, conscio soprattutto dei propri limiti.
Piqué non ha mai abbandonato la linea difensiva, centrocampo discutibile soverchiato dagli azzurri, in avanti Ferran Torres da ala sinistra decisamente fuori ruolo. Aubameyang centravanti ormai agli sgoccioli.
Spalletti si è cautelato sulla sinistra con Juan Jesus (in panchina Mario Rui) per frenare la potenza fisica di Adama Traorè.
C'è subito Osimhen in campo. Elmas a destra per l'indisponibilità di Politano. Anguissa e Fabian Ruiz a metà campo. Sugli esterni raddoppi di marcatura con i rientri di Elmas su Ferran Torres in appoggio a Di Lorenzo e di Insigne su Adama Traorè in appoggio a Juan Jesus.
Il Napoli cancellava così tutte le pretese offensive del Barcellona e poiché, a centrocampo, erano gli azzurri a comandare, la partita era in pugno al Napoli. Perfette poi le chiusure dei centrali Rrahmani e Koulibay. Il Barcellona era imbavagliato.
Zielinski era un gran protagonista. Faceva pressing alto su Frankie de Jong, il regista olandese dei catalani, e anche su Piqué quando lo stopper era il primo ad impostare l'azione blaugrana. Il polacco era poi il vero motore offensivo di Spalletti giungendo al gol dopo lo splendido assist di Elmas: primo tiro ribattuto da Ter Stegen, secondo tiro in rete.
Non c'erano molti palloni per Osimhen che partiva su spunti individuali (23' gran tiro deviato in corner da Ter Stegen sul lancio di Zielinski a campo aperto). Il Napoli non aveva una spinta efficace sugli esterni giocando con un 4-4-1-1, Zielinski in appoggio a Osimhen e, come s'è detto, rientri continui di Elmas e Insigne.
Il Barcellona appariva timido e incerto nella costruzione del gioco avvantaggiando la fase difensiva del Napoli. Anguissa e Fabian Ruiz avevano la meglio su Pedri e Nico Gonzalez. Frankie de Jong rimaneva troppo indietro per promuovere una efficace manovra offensiva dei catalani. Il Barcellona giocava raccolto e, contrastato dal Napoli, non riusciva a sfoderare il palleggio dei vecchi tempi.
Taccuino avaro di conclusioni in porta nei primi 45 minuti. L'occasione di Osimhen per il Napoli, il tiro di Nico Gonzalez (15') per il Barcellona neutralizzato senza difficoltà da Meret (in campo per Ospina). Poco prima del gol di Zielinski, Ferran Torres tutto solo al centro dell'area azzurra sull'assist di Aubameyang calciava fuori fallendo il pareggio. Fuori anche le conclusioni di Pedri (5'), di Aubameyang (18'), di Torres (36' e 45' oltre alla palla-gol del 27').
Benché il Napoli fosse in dominio della gara, il Barcellona perveniva alla conclusione in maggior numero, ma non dava l'impressione di colpire.
Scena che mutava nel secondo tempo col Napoli che si ritraeva, subiva e mostrava d'essere stanco, foto-copia della partita con l'Inter e identico risultato (1-1). Il Barcellona pareggiava su rigore di Ferran Torres (58' con un saltello alla Jorginho), il braccio largo di Juan Jesus sul cross di Traorè visibile solo al Var.
Visto un Napoli in calo, Xavi cambiava il centrocampo dove il Barcellona aveva sofferto: dentro Busquets per de Jong, Dembelè per Traorè, Gavi per Nico Gonzalez (64').
Dembelè, costato 105 milioni cinque anni fa e in rotta col club, assicurava maggiore vivacità all'ala destra, Busquets era più concreto di de Jong e Gavi si inseriva tra le linee come non aveva saputo fare Nico Gonzalez.
Spalletti inseriva Ounas per Insigne, l'algerino si piazzava a destra con Elmas a sinistra più a suo agio. Ma l'inerzia della partita girava tutta per il Barcellona, rasserenato dal pareggio e ora più convinto di fare risultato.
Sul rischio di perdere, Spalletti impiegava Mertens per Osimhen e Demme per Zielinski (79'). Cercava nuova linfa in attacco e più sostanza a centrocampo. Osimhen usciva dopo essersi prodotto in un paio di vigorosi spunti sulla destra che non trovavano compagni nell'area spagnola per concludere. Il contributo di Mertens risultava irrilevante.
Il Barcellona, ormai, menava la danza. La sua non era mai una manovra limpida anche perché il Napoli chiudeva bene attestandosi su un 4-4-2 con Ounas e Mertens in avanti, però mai raggiunti da palloni giocabili.
La squadra catalana conquistava la metà campo azzurra che il Napoli però intasava rendendo difficile la manovra d'attacco del Barcellona. Il calo del Napoli era evidente. A centrocampo non c'era più Zielinski e Fabian Ruiz era allo stremo delle energie. Il Napoli controllava il match davanti alla sua area di rigore. Non riusciva più a ripartire. Nel secondo tempo, appena una conclusione morbida di Insigne (48') e un tiro parato di Mertens (91').
Era il Barcellona, tenendo palla, a sfiorare la vittoria che però sembrava una punizione eccessiva anche per il secondo tempo passivo degli azzurri. I catalani andavano ripetutamente alla conclusione, ma sempre a fondo campo. Meret non doveva compiere nemmeno una parata.
Era Ferran Torres a graziare due volte il Napoli dopo che Spalletti aveva inserito Malcuit per Anguissa stremato e Mario Rui per Elmas (84'). Ormai il Napoli conduceva una partita esclusivamente difensiva. Ferran Torres falliva clamorosamente due palle-gol (88' e 92') calciando lontano dalla porta di Meret.
Nel recupero che si allungava a nove minuti, il Napoli rischiava più volte nelle mischie nell'area azzurra con salvataggi decisivi di Koulibaly, Fabian Ruiz (che subiva un colpo alla testa) e Di Lorenzo.
Ci si chiede perché il Napoli accusa problemi nei secondi tempi. Perché dopo avere dominato l'Inter e il Barcellona nella prima parte delle gare, ha finito poi col subire facendosi sfilare la vittoria. È evidente che nei primi tempi dominati, il mancato raddoppio ha portato al pareggio degli avversari. C'è un problema Osimhen? Viene assistito poco? Lo stesso nigeriano è troppo individualista?
Regge la difesa azzurra, la terza migliore in Europa, ma l'attacco conclude poco. Si fa sentire la fatica di una stagione troppo carica di impegni. Ma appare evidente che la manovra offensiva non può essere affidata solo alla velocità di Osimhen quando, poi, gli avversari si chiudono bene. C'è meno penetrazione sulle fasce, ci sono poche conclusioni da fuori area.
Al Camp Nou s'è visto un Barcellona piccolo-piccolo, ma coraggioso e un Napoli che non sa chiudere le partite e gioca da grande squadra solo il primo tempo.
CHAMPIONS
L'altra volta a Barcellona, ritorno degli ottavi di Champions l'8 agosto 2020, dopo l'1-1 a Napoli, il Barça vinse 3-1 (10' Lenglet, 23' Messi, 45'+1' Suarez rigore, 45'+5' Insigne rigore.
Il Barcellona schierò (4-3-3): Ter Stegen, Semedo, Piqué, Lenglet, Jordi Alba, Sergi Roberto, Rakitic, de Jong, Messi, Suarez (92' Junior Firpo), Griezman (84' Monchu).
Il Napoli di Gattuso (4-3-3) giocò con: Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz (79' Elmas), Demme (46' Lobotka), Zielinski (70' Lozano), Callejon (70' Politano), Mertens, Insigne (79' Milik).
SETTE SFIDE
Sette i precedenti fra Napoli e Barcellona prima del match di ieri sera al Camp Nou.
Amichevole, 25 maggio 1978, a Napoli: Napoli-Barcellona 1-1.
Trofeo Gamper a Barcellona, 3 agosto 2011: Barcellona-Napoli 5-0.
Amichevole, 6 agosto 2014, a Ginevra: Napoli-Barcellona 1-0.
Amichevole, 7 agosto 2019, a Miami: Barcellona-Napoli 2-1.
Amichevole, 10 agosto 2019, ad AnnArbor, Michigan: Barcellona-Napoli 4-0.
Andata ottavi Champions, 26 febbraio 2020, a Napoli: Napoli-Barcellona 1-1.
Ritorno ottavi Champions, 8 agosto 2020, a Barcellona: Barcellona-Napoli 3-1.
BARCELLONA-NAPOLI 1-1 (0-1)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus, Anguissa (84' Malcuit), Fabian Ruiz, Elmas (84' Mario Rui), Zielinski (79' Demme), Insigne (72' Ounas), Osimhen (79' Mertens).
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen, Mingueza (81' Dest), Piqué, Eric Garcia, Jordi Alba, Nico Gonzalez (64' Gavi), Frenkie de Jong (64' Busuqets), Pedri, Adama Tourè (64' Dembelè), Aubameyang (85' Luuk de Jong), Ferran Torres.
ARBITRO: Kovacs (Romania).
RETI: 28' Zielinski, 58' Ferran Torres rigore.
EUROPA LEAGUE -PLAY OFF
Partite di andata e ritorno per accedere agli ottavi di finale
Barcellona-Napoli 1-1, Borussia Dortmund-Rangers 2-4, Sherif Tiraspol-Braga 2-0, Siviglia-Dinamo Zagabria 3-1, Atalanta-Olympiakos 2-1, Lipsia-Real Sociedad 2-2, Porto-Lazio 2-1, Zenit-Betis 2-3.
Negli ottavi di finale sono già qualificate Lione, Monaco, Spartak Mosca, Eintracht Francoforte, Galatasaray, Stella Rossa, Bayer Leverkusen, West Ham.