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Calcio
Scudetto aperto e per sognare zampata azzurra
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 06.02.2022)
È l'alba di un nuovo giorno in testa alla classifica. Il derby milanese boccia l'Inter e promuove il Milan (2-1, doppietta di Giroud). Fra i due litiganti meneghini, il Napoli deve ora piazzare la sua zampata.

Venezia, la luna e tu. E anche di più. Tre punti d'oro in Laguna aspettano gli azzurri in scia-scudetto e per rinforzare la posizione-Champions.

Classifica in movimento. Inter 53 (una partita in meno), Milan 52, Napoli 49. Battendo il Venezia, il Napoli può sognare appaiando i rossoneri e tenendo il fiato sul collo dei nerazzurri.

È cominciato un nuovo campionato. L'Inter è vulnerabile. Gli inseguitori (Milan e Napoli) sono sul piede di guerra. E attenti alla Juve che, con Vlahovic, è accreditata di una grande rincorsa per piazzarsi tra le prime quattro.

Fuochi d'artificio. Coraggio. Tutti gli occhi sul Napoli a Venezia. Sembra facile, ma bisogna lottare. Osimhen dal primo minuto dopo i finali di gara contro Bologna e Salernitana.

Il Napoli ritrova il suo centravanti. Nuova mascherina in carbonio, ma a Victor Spalletti chiede pazienza, meno esuberanza, meno rischi, meno proteste. Proprio contro il Venezia, all'andata, Osimhen si fece espellere dopo 22 minuti (uno schiaffo al belga Heymans).

Il Napoli dovrà gestire la gara con grande concentrazione e lucidità. Non sono ammessi gesti inconsulti. È una partita da "portare a casa".

Non devono illudere le cifre negative del Venezia, appannatosi negli ultimi due mesi. La squadra lagunare non vince da nove turni (due pareggi) e quaranta gol al passivo, la metà in casa, sembrano una condanna. Ma il Venezia è formazione che gioca un buon calcio, veloce, con attaccanti agili, sulla fascia sinistra il nigeriano Okereke, al centro dell'attacco il francese Henry (1,92).

Prima della sosta, buon Venezia a San Siro cedendo all'Inter solo al 90'. A Milano si schierò con un 5-3-2 molto difensivo. Cambia contro il Napoli (4-3-3). Un punto sopra la zona-retrocessione, deve osare. L'ultima vittoria in casa (3-2 alla Roma) risale agli inizi di novembre.

La squadra si è rafforzata con gli arrivi del centrocampista francese Cuisance, del difensore austriaco Ullmann, del portoghese Nani. Darà battaglia. Il Napoli deve aspettarsi una squadra intrepida. Sul suo campo impose il pareggio alla Juventus.

Il match è nei piedi degli azzurri, la superiorità tecnica non si discute. Alla vigilia dei confronti con l'Inter al "Maradona", col Cagliari fuori e con la Lazio a Roma, il Napoli non può fallire la trasferta veneta.

La formazione è fatta. Mancheranno ancora Koulibaly e Anguissa, impegnati nella fase finale della Coppa d'Africa. Non ci sarà Lozano infortunatosi all'Azteca nel match del Messico contro il Panama, qualificazione ai prossimi Mondiali.

Sarà il Napoli titolare delle ultime gare. Con la difesa che si è bene assestata nel tandem centrale Rrahmani-Juan Jesus, che ha recuperato Mario Rui a sinistra, che ha scoperto in Lobotka il giocatore essenziale a centrocampo che consente a Fabian Ruiz di "galoppare" a piacimento.

Ci sarà Politano a destra, Insigne a sinistra e da Lorenzo, ormai accasatosi in Canada, è lecito aspettarsi un finale di campionato in grande evidenza. La panchina consentirà cambi significativi: Mertens, Elmas, Petagna.

Dopo la sosta, le partite sono sempre una incognita. Ma il Venezia ha perduto 12 partite su ventidue, non può essere uno spauracchio che mette ansia al Napoli. La squadra azzurra ha tutte le qualità e la personalità per fare bottino pieno puntando alla quarta vittoria consecutiva e all'ottavo successo fuori casa.

E lassù è cominciata un'altra storia.
6/2/2022
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