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Calcio
Un derby nel caos del Covid
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 23.01.2022)
Si gioca, non si gioca. Dribblando il Covid, Napoli-Salernitana oggi al "Maradona" si gioca.
A metà settimana c'erano nove positivi nella squadra granata. Qualcuno ha recuperato, ma in quali condizioni sarà? Campionato decisamente falsato dal Covid. Sono costrette a giocare squadre con metà formazione debilitata e metà in quarantena. Scandaloso avere fatto giocare l'Udinese contro l'Atalanta.

Partite non giocate, assurdi 3-0 a tavolino (una volta sì e una volta no) di una giustizia sportiva fuori dal mondo, Asl e non Asl, nuovi protocolli, stadi semideserti. Il caos.

La Salernitana viene punita 0-3 per la partita di Udine non giocata per i troppi positivi in casa granata. Ma per Bologna-Inter non giocata per i positivi nel Bologna lo 0-3 non scatta perchè l'Asl ha impedito al Bologna di giocarla senza alcuna sollecitazione da parte del club petroniano. Bologna "innocente".

Con grande sportività (!) l'Inter chiede invece il 3-0. Siamo alla rissa tra club. Falsata la lotta per lo scudetto e per non retrocedere.

C'è anche la trovata geniale del girone di ritorno asimmetrico che minaccia di anticipare lo scudetto con tre mesi successivi inutili, tutti i big-match bruciati presto. È un campionato asimmetrico, per non dire irregolare.

Il presidente della Federcalcio Gravina concede interviste elettorali (punta alla riconferma nel 2024 dopo due mandati), celebra e promette, ma gli fanno le pulci in molti, compresa la gestione in tempo di pandemia a colpi di diktat e il pesante passivo (5 miliardi) del carrozzone calcistico, mentre caldeggia i play-off scudetto, altra genialata. Il presidente non ha un programma, elargisce speranze.

Il calcio italiano avrebbe bisogno di una guida di grande spessore, innovativa e coraggiosa, davanti a una platea dirigenziale anonima per l'ingresso di proprietà straniere e agitata per la difesa di privilegi e sotterfugi, club che sottoscrivono ancora contratti faraonici, dipendenza dai soldi televisivi con lo spezzatino delle partite, la tirannia dei procuratori.

C'è bisogno di una svolta etica. Cresce il numero di chi non crede più a questo calcio, i giovani soprattutto ne sono lontani. La qualità tecnica non eccelle, nelle Coppe facciamo da comparse, abbiamo vinto un Europeo ai calci di rigore e rischiamo di restare fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva.

Bisogna andare avanti, troppi interessi e deficit in gioco, molte lacrime e parecchio sangue. Il governo concede una manciata di spiccioli (100 milioni) al calcio del Covid che, prima della pandemia, era in coma finanziario. Alti lamenti del mondo del pallone italico, così poco considerato. Ma, forse, è proprio la mancanza di personalità di chi lo guida a condannarlo nella soffitta dei ristori.

Napoli-Salernitana è stato sempre un derby scontroso per l'animosità della seconda città campana nei confronti della "capitale". C'è una nuova gestione a Salerno con l'ingresso di Danilo Iervolino, 43 anni, l'imprenditore di Palma Campania fondatore dell'Univerità Telematica Pegaso, appena ceduta per un miliardo, che ha rilevato la società da Lotito per dieci milioni e ha fatto un primo ingaggio di valore, Walter Sabatini, straordinario personaggio del pallone e scopritore di talenti.

La partita ruota attorno alla necessità del Napoli di fare bottino pieno per restare saldamente in zona-Champions e ai recuperi di giocatori importanti, Osimhen e Insigne dopo Zielinski, Fabian Ruiz, Mario Rui, Malcuit.
Dopo ci sarà la sosta (Venezia-Napoli il 6 febbraio) e Spalletti avrà modo di lavorare meglio.

Oggi pomeriggio è previsto Mertens prima punta come a Bologna, Lobotka con Fabian Ruiz, Lozano, ancora Elmas sulla fascia sinistra.

La Salernitana sarà senza Ribery, un campione di 39 anni ancora piacevole da veder giocare, e senza altri sette titolari. Sarà proprio la condizione "disperata", oltre all'ultimo posto in classifica dal quale fuggire, a spingere la Salernitana a un match di orgoglio e battaglia.

Ma la differenza tecnica e la maggiore disponibilità di giocatori assegnano al Napoli il ruolo di squadra favorita.
23/1/2022
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