Cronaca
Babbo Natale visita la Comunità di Sant’Egidio
di Antonio D'Aniello
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Anche quest'anno Babbo Natale ha fatto tappa a Napoli il 14 dicembre visitando la struttura della Comunità di Sant'Egidio, che ha la sua sede direzionale in via Luigi Palmieri che è una traversa del centralissimo e affollatissimo Corso Umberto (il famoso"Rettifilo") proprio di fronte alla Sede principale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
In realtà, Babbo Natale ha assunto una veste meno tradizionale, perché si è presentato attraverso la delegazione campana del Safari Club International Italian Chapter, composta per l’occasione dal sottoscritto, da Luigi Ciccarelli e da mio figlio Mario.
I nostri interlocutori della Comunità di Sant'Egidio, in particolare la Dr.ssa Stefania Picardi che dirige la struttura, hanno apprezzato lo sforzo e l’impegno della nostra istituzione volta alla promozione di un'attività venatoria ecosostenibile e alla contestuale difesa della natura e della biodiversità.
Impegno che si è concretizzato nella donazione di 120 Kg di carne di cinghiale selezionata, certificata e surgelata sottovuoto in confezioni da 4 Kg ciascuna. Questa carne proveniente dalla filiera di carne certificata di selvaggina della Regione Umbria, già tagliata e predisposta per spezzatino, fornirà 1200 porzioni di carne che andrà ad arricchire nelle prossime settimane le varie mense gestite dalla Comunità.
Come è noto la carne di selvaggina è una carne biologica non proveniente da allevamenti, povera di grassi e ricca di omega 3. Questa Donazione, che fa seguito ad altre iniziative analoghe in altre parti d'Italia, è alla sua quarta edizione per Napoli, avendo già portato a compimento una prima medesima iniziativa il 23 dicembre 2019 al "
Binario della Solidarietà", Struttura umanitaria della Caritas Diocesana di Napoli, cui ha fatto seguito una seconda donazione di carne di cinghiale al Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta del 26 febbraio 2020 e infine la donazione di ben 300 panettoni e pandori alla Parrocchia di S. Gennaro al Vomero il 22 dicembre dello scorso anno.
Le donazioni che opera il Safari Club International Italian Chapter oltre al carattere umanitario e di sostegno sociale intrinseche all'iniziativa hanno anche lo scopo, non solo di sfatare l'immagine negativa della caccia, ma anche di promuovere, come già avviene in altre realtà europee come Austria, Germania, Francia e Spagna, il consumo delle carni di selvaggina che, rispetto a quelle di allevamento, hanno il vantaggio di non conoscere l'uso di antibiotici e mangimi artificiali nonché di avere un contenuto di grassi molto inferiore.
A questo punto mi sembra opportuno spendere qualche parola utile a evidenziare l'importanza dell'organizzazione cui il nostro sodalizio ha fatto la donazione. La Comunità di Sant’Egidio è stata fondata a Roma nel 1968. A Napoli si insedia nel 1973 e dagli anni '90 si diffonde anche in altre realtà della Regione.
La Comunità di Sant'Egidio è presente in oltre 70 paesi nel mondo e ovunque si caratterizza per un particolare impegno a favore delle fasce più deboli e povere della popolazione. L'adesione di operatori volontari (professionisti, lavoratori, studenti, famiglie) impegnati in modo costante e continuativo in diversi servizi a favore dei più svantaggiati è condivisa inoltre da tutti coloro che in misura diversa sono testimonial dell'impegno e delle iniziative della Comunità.
In questo senso, la Comunità si trova a rappresentare un movimento d'opinione attento ai problemi e alle esigenze della nostra città e uno spazio di riflessione e dibattito.
La Comunità di Sant’Egidio è altresì una realtà ecclesiale viva e sollecita della Chiesa napoletana. È una comunità di preghiera, radicata nell'ascolto della Parola di Dio. A Napoli, tutte le sere la Comunità si riunisce per la preghiera comune nella Chiesa di S. Nicola a Nilo (il lunedì) e nella Chiesa di S. Pietro Martire (dal martedì al sabato) nel cuore del centro storico; in quest'ultima e nella Basilica dei SS. Severino e Sossio si celebra anche la liturgia domenicale.
Queste antiche chiese aprono le loro porte accogliendo chiunque voglia fermarsi nella preghiera e nell'ascolto. In altri luoghi della città e della Regione si svolgono preghiere a cadenza settimanale.
La comunità con la sua rete di volontari è riuscita negli anni a mettere su una rete ormai fitta di servizi sociali e culturali che raggiunge oggi bambini, adolescenti, anziani, immigrati e rifugiati, disabili, rom, detenuti, famiglie in difficoltà nei quartieri della periferia e del centro storico, come negli istituti di cura e assistenza ai cittadini.
Il primo campo di intervento della Comunità è stata la realtà dei minori appartenenti a famiglie povere, numerose o in difficoltà, nei quartieri popolari di Napoli e nel resto della Regione.
In tal modo é riuscita a contrastare l'insufficiente frequenza scolastica, la deprivazione linguistica, il grande potere di attrazione che, per questo complesso di motivi, la delinquenza organizzata esercita nei confronti dei minori e che rappresenta, oggi come allora, i fattori che maggiormente ne condizionano la crescita.
In tal senso la Comunità ha aperto delle scuole, le cosiddette Scuole della Pace, nei quartieri più degradati del centro e della periferia urbana di Napoli (Scampia, S. Giovanni a Teduccio, Vasto, Quartieri Spagnoli, Rione Sanità, Spaccanapoli), ad Aversa, a Casoria e a Pozzuoli.
Esse accolgono oggi centinaia di minori di diversa nazionalità ed estrazione sociale, realizzando un modello di integrazione culturale. Tali Scuole svolgono, in orario pomeridiano, un lavoro di alfabetizzazione, recupero scolastico, sostegno didattico al fine di rimotivare i bambini più in difficoltà.
Al tempo stesso coinvolgono tutti i bambini in un percorso formativo di educazione alla pace, alla mondialità, all’ascolto, al rispetto dell’altro. I bambini e gli adolescenti delle Scuole della Pace sono coinvolti in momenti d’ incontro e di festa con gli anziani ricoverati in istituto, nel segno di un’alleanza fra generazioni diverse.
In tal modo queste strutture si propongono come un ambito educativo nel quale sono proposti modelli di crescita alternativi a quelli della cultura camorrista imperante in alcuni quartieri.
Le attività invernali della Scuola della Pace continuano in estate, con l'organizzazione dei soggiorni estivi per garantire ai bambini la possibilità di una vera vacanza, lontano dalla città.
Infatti, da metà giugno a fine luglio, le Scuole della Pace, impegnate durante l’anno nel sostegno didattico e nell’educazione alla pace con circa 300 bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, hanno organizzato un campo estivo nel periodo 25/06/2020 – 31/07/2020 in diversi quartieri di Napoli.
Il progetto ha avuto come finalità quella di offrire ai bambini uno spazio e un tempo di cura in cui poter far fronte alle lacune scolastiche e al bisogno di relazione e socializzazione dei minori, determinatesi a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Come accennato in precedenza, la Comunità svolge un'intensa attività in favore degli anziani che il più delle volte vivono situazioni di disagio economico e di solitudine familiare e sociale. Infatti, più di 500 anziani frequentano regolarmente i centri della Comunità di Sant’Egidio nei quartieri di S. Lorenzo, Rione Traiano, Vomero, Secondigliano.
Si tratta di persone che vivono sole o con un coniuge anziano. Per gli anziani non autosufficienti e impossibilitati ad uscire è previsto un servizio di accompagnamento gratuito per partecipare alle attività dei centri. In più, in oltre 10 istituti in varie zone della città di Napoli, a Ercolano, Salerno, Benevento, Avellino vengono settimanalmente visitati circa 1500 anziani che vengono coinvolti in momenti di socializzazione, di festa, di preghiera.
Nel centro storico di Napoli, dal 1999 Sant'Egidio gestisce una convivenza per anziani dove sono ospitati alcuni anziani che hanno perso la loro abitazione o che si trovano in difficoltà. Circondati di cure e di affetto ritrovano così una nuova famiglia in cui vivere ancora a lungo!
Come si vede la Comunità di Sant'Egidio svolge un'intensa attività sociale, culturale e spirituale che cerca di sopperire il più possibile alle situazioni di disagio e di emarginazione prodotte dalla crisi del welfare.
Partendo da queste considerazioni, la Presidenza e il Consiglio Direttivo del Safari Club International Italian Chapter hanno inteso offrire questa donazione a cui potranno eventualmente seguire in futuro altre iniziative di sostegno.
Didascalie
FOTO 1 : Da sinistra la d.ssa Stefania Picardi, Responsabile del Settore approvvigionamento della Comunità di Sant'Egidio di Napoli e Campania, la Sig.na Francesca Di Donato, operatrice volontaria della Comunità, Antonio D’Aniello, in seconda fila Luigi Ciccarelli e Mario D’Aniello
FOTO 2 : Una porta sempre aperta per tutti
FOTO 3 : Chiesa di S. Pietro Martire