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Calcio
Tre tortellini al Bologna
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 29.10.2021)
Chi gioca prima , chi gioca dopo. Non ha più importanza. Non sono più tempi di alberghi fiorentini. Il Milan gioca prima e vince? Il Napoli resta impassibile. Gioca dopo, vince e riacciuffa il Milan. Non c'è pressione, dice Spalletti, semmai stimoli.

Così il Napoli, ben stimolato dalla vittoria di martedì del Milan sul Torino (1-0), batte il Bologna allo Stadio Maradona (3-0) giocando quasi in souplesse, tanto ha la partita in pieno controllo.

Si verificano eventi straordinari: Osimhen (tre conclusioni fuori, una parata) non segna, ma procura i due rigori che hanno arrotondato la vittoria; Insigne, dopo avere sbagliato sinora tre rigori, ne imbrocca due nella stessa partita, entrambi forti e precisi alla destra di Skorupski; Fabian Ruiz fa brillare il suo scintillante sinistro e apre il match; Anguissa è meno preciso del solito, ma cerca il gol e scheggia la traversa; Elmas è un furetto imprendibile, un guastatore tra le linee difensive del Bologna; riappare nel finale Ghoulam al posto di Mario Rui, tre minuti in campo, un omaggio più che altro.

L'evento ordinario è che il Napoli non prende gol da quattro partite, compresa l'Europa League con il Legia. L'evento gentile è che Sinisa Mihajlovic è diventato nonno venendo a giocare a Napoli, ma non potrà raccontare molto alla nipotina Violante di questa partita contro gli azzurri.

Il Bologna aveva assenze pesanti, il centravanti Arnautovic, il regista Soriano, il difensore Soumaoro. Si dispone con una difesa a cinque arretrando gli esterni di centrocampo, Mbaye su Insigne e Hickey su Lozano in modo da avere tutti e tre i centrali su Osimhen, però concedendo così ampia libertà sulle fasce a Di Lorenzo (in fase difensiva controlla Vignato) e a Mario Rui.

Il Bologna, che ha buoni centrocampisti, esce spesso dalla fase difensiva palleggiando, ma non ha un riferimento in attacco, Orsolini è defilato a destra sotto l'ombra possente di Koulibaly e Barrow fa più il suggeritore (a chi?) che l'attaccante. In ogni caso, quando il Bologna invade la metà campo del Napoli trova sette azzurri piazzati a togliergli ogni velleità. Tiri in porta 6-1 per il Napoli, l'unica parata di Ospina (in corner) su una punizione di Orsolini nel finale di partita.

Il Napoli detta ritmo e gioco. Spalletti schiera la migliore formazione con due sole novità, Lozano per Politano dall'inizio, Elmas per Zielinski. Il messicano non fa molto, però ruba la palla a Svanberg avviando l'azione del primo gol, rifinitura di Elmas per Fabian Ruiz che, dalla lunetta, molla finalmente il suo scintillante sinistro (18'). Aveva già colpito due volte a Marassi, contro Genoa e Sampdoria. Si innalza ora alla gloria di un gol allo Stadio Maradona.

Poiché il Bologna è sulla difensiva, il Napoli gioca col 4-2-3-1. Anguissa e Fabian Ruiz sono i due di centrocampo, costantemente nella metà campo bolognese. Si è detto di Elmas guastatore sul fronte offensivo, fa impazzire tutti, l'argentino Dominguez tra gli altri, e si concede l'assist del primo gol.

Non c'è stato verso di far segnare Osimhen fra i tre difensori emiliani. Uno era troppo piccolo, il cileno Medel (1,71). Lo assistevano De Silvestri e Theate, di bel capello scodinzolante, più forti fisicamente.
È finita che Medel salendo in contrasto su Osimhen sul cross di Insigne allungava un braccio in faccia al nigeriano e, quello che è stato peggio per lui, è che intercettava la palla con una mano, inutilmente protesa sul centravanti azzurro. Ne veniva fuori il rigore del 2-0. Terzo rigore nella ripresa quando Mabye e De Silvestri stringevano in area Osimhen e Mbaye gli dava il tocchetto da penalty.

Il Napoli si è divertito proponendo giocate eleganti, colpi di tacco, palleggi prolungati. Ha rotto gli indugi immediatamente (18' il gol di Fabian Ruiz) e non ha dovuto penare per prendersi la vittoria. Il Bologna, che non è squadra da catenaccio vero, ha concesso agli azzurri ampia libertà di giocate cercando di chiudere l'ultimo varco nella sua area. È poi crollato sui due rigori di Insigne (41' e 62').

L'impressione è stata che anche senza i rigori il Napoli si sarebbe presa la partita e ripreso il comando della classifica col Milan, tanta era la superiorità degli azzurri. Ormai il Napoli gioca con una sicurezza totale e, in difesa, anche contro un avversario "debole" concede zero. Il famoso equilibrio. Perché bisogna stare attenti anche contro avversari inferiori.

Lozano continua a non essere lo sfondatore desiderato, questa forse è l'unica nota negativa del match. Si sono visti nel finale Politano per Lozano e Zielinski per Insigne (65') con la partita ampiamente in cassaforte. I due non hanno fatto granché, sono solo entrati nella danza azzurra. Demme ha sostituito Anguissa e Mertens prendeva il posto di Elmas (75') tanto per fare rifiatare chi gioca sempre e per far giocare tutti. Anche Ghoulam entrato all'87' per Mario Rui.

Domenica il Napoli gioca a Salerno in un derby ritrovato. I granata hanno avuto un bel colpo di coda a Venezia, non sono più ultimi in classifica, daranno battaglia.

JUVENTUS
Arriviamo alla serata di Napoli-Bologna dopo un lungo pomeriggio di lutto nazionale in tv e sulle paginate dei giornali per la crisi della Juventus.
Capisco che la Juve ha sei milioni di sostenitori in Italia, la maggioranza assoluta dei tifosi di calcio, e che perciò le tv fanno maggiore audience e i giornali vendono più copie quando la Juve domina e vince. Se la Juve non vince, calano l'audience e le copie vendute.
Capisco anche l'attenzione, spesso morbosa, a volte la soggezione, per la squadra e il club primi in Italia nel nome della storica casata torinese. Ma, forse, farebbe più bene al calcio se si parlasse e scrivesse più diffusamente di quei club e di quelle squadre che al calcio offrono coraggio, gioco, organizzazione e programmazione, l'Atalanta, per dire, il Sassuolo e l'Empoli, pur condizionati dalle loro realtà provinciali, e il Milan e il Napoli che non sono degli intrusi, la stessa Inter, la Fiorentina e il Verona.
Del Milan fanno più notizia i 40 anni di Ibrahimovic e nel Napoli il contratto di Insigne. Nell'Inter la crisi cinese.
Del Napoli, poi, si aspetta la crisi dopo la prima o le prime sconfitte e viene agitato l'incubo di gennaio quando la squadra sarà priva di Koulibaly, Anguissa e Osimhen impegnati nella Coppa d'Africa.

Il calcio, in Italia, non può essere solo la Juve che rimane comunque la regina delle plusvalenze e che, negli ultimi tempi, si è distinta col suo strapotere economico per strappare i giocatori alle altre squadre, ieri Higuain e Pjanic, oggi Chiesa e Locatelli, lontano nel tempo Baggio e Paolo Rossi, e per essersi imbarcata con un grande buco di bilancio nell'operazione Ronaldo, fallita per la mancata vittoria in Champions che era il vero obiettivo dell'acquisto del portoghese.

Il pianto greco per la Juve non più Juve, nonostante il ritorno di Allegri a nove milioni netti l'anno, durerà fino a fine stagione e oltre. Con tutto il rispetto per la nobile, ma spesso presuntuosa e arrogante società bianconera, divertiamoci col buono e il bello che il campionato offre, anche senza la Juve, non il massimo, visto che l'Europa continua a sgonfiare il pallone italiano e abbiamo vinto un Europeo ai rigori, ma questo abbiamo e rallegriamoci per le novità.

Il duello Napoli-Milan è un bel duello, onorato anche col gioco, l'Inter da Conte a Simone Inzaghi e senza più Lukaku è una squadra apprezzabile, Mourinho va facendo un buon lavoro a Roma, l'Atalanta è la squadra più "europea" che abbiamo. Non c'è la Juventus a giocarsela con queste squadre? Non è la fine del mondo. Per il momento è la fine della Juventus che risorgerà con tutti i nostri migliori auguri.

NAPOLI-BOLOGNA 3-0 (2-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui (87' Ghoulam), Anguissa (75' Demme), Fabian Ruiz, Elmas (75' Mertens), Lozano (65' Politano), Osimhen, Insigne (65' Zielinski).

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski, De Silvestri, Medel, Theate, Mbaye (63' Skov Olsen), Dominguez (75' Binks), Svanberg, Vignato (75' Sansone), Hickey; Orsolini, Barrow (80' Van Hooijdonk).

ARBITRO: Serra (Torino).

RETI: 18' Fabian Ruiz, 41' e 62' Insigne, rigori.

SERIE A - DECIMA GIORNATA
Spezia-Genoa 1-1, Venezia-Salernitana 1-2, Milan- Torino 1-0, Juventus-Sassuolo 1-2, Sampdoria-Atalanta 1-3, Udinese-Verona 1-1, Cagliari-Roma 1-2, Empoli-Inter 0-2, Lazio-Fiorentina 1-0, Napoli-Bologna 3-0.

CLASSIFICA
Napoli e Milan 28; Inter 21; Roma 19; Atalanta 18; Lazio 17; Juventus, Fiorentina 15; Sassuolo 14; Verona, Empoli, Bologna 12; Torino, Udinese 11; Sampdoria 9; Venezia, Spezia 8; Genoa, Salernitana 7; Cagliari 6.
29/10/2021
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