Calcio
Una resa condizionata
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 01.10.2021)
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L'espulsione di Mario Rui alla mezz'ora di gioco, decisa dal Var, col Napoli avanti 1-0, ha orientato la partita a favore dello Spartak Mosca che, alla fine, vince 3-2 allo Stadio Maradona. Nel girone degli azzurri, fila a punteggio pieno il Legia Varsavia (1-0 al Leicester). Il passaggio del turno si complica.
È stata una partita maledetta. Il Napoli, dieci contro undici per 50 minuti (espulso Caufriez all'81'), ha pagato l'inferiorità numerica.
Nel match che si consegnava allo Spartak Mosca, le qualità tecniche degli azzurri sono scomparse. Il Napoli ha finito col cedere nella corsa e nei contrasti. Il palleggio dello Spartak costringeva gli azzurri a recuperi affannosi. Il Napoli non è squadra da combattimento, non ha la ferocia agonistica per resistere all'uomo in più.
Si deve anche dire che lo Spartak ha messo in difficoltà il Napoli sin dalle prime battute per la prestazione a tutto campo di Bakaev, che non ha trovato molta opposizione. Il trequartista russo è stato uno splendido regista. Sulla sinistra del Napoli, poi, Moses (ex Chelsea e Inter) è stato un pericolo continuo, difficilmente contenibile. Sul lato opposto, le combinazioni tra Ayrton e Promes hanno messo a dura prova il dispositivo azzurro di difesa.
Nella gara a ritmo alto ha ceduto Fabian Ruiz, è scomparso Zielinski, si è perso Elmas. In difesa, Manolas è stato incerto. Poi, hanno influito i cambi tattici predisposti da Spalletti per far fronte all'inferiorità numerica.
Il Napoli presentava Meret per Ospina, Manolas per Rrahmani, Elmas per Anguissa, Petagna per Osimhen. Turn-over opportuno in questo periodo di una partita ogni tre giorni. La rinuncia ad Anguissa e ad Osimhen è stata pesante. Entravano nella ripresa col Napoli avanti 1-0, Anguissa per Zielinski e Osimhen per Petagna, ma lo Spartak comandava il gioco con l'uomo in più.
Elmas aveva portato fulmineamente in vantaggio il Napoli, dopo 13 secondi, spingendo in rete una palla sfuggita al portiere Maksimento sul cross di Insigne. La partita si metteva benissimo per gli azzurri. Spalletti schierava un 4-3-3 con Elmas, Fabian Ruiz e Zielinski a centrocampo, Politano, Petagna e Insigne in attacco.
Lo Spartak si difendeva con una linea a cinque arretrando gli esterni di centrocampo Moses e Ayrton per i raddoppi su Insigne e Politano.
Il Napoli aveva in pugno il match. Petagna era molto combattivo nel tenere palla contro due avversari avendo anche due opportunità per il raddoppio. Un'altra occasione sfuggiva a Di Lorenzo frenato dal portiere Maksimento.
La mediana azzurra, però, non brillava. Non c'era il solito Fabian Ruiz rapido, Elmas appariva confuso nella doppia fase attiva-passiva, Zielinski concedeva qualche spunto.
Quando il Var sanzionava col "rosso" il fallo di Mario Rui su Moses (29'), Spalletti toglieva Insigne per un difensore in più (Malcuit). La decisione è apparsa discutibile. Non solo perchè privava il Napoli, in inferiorità, dell'unico giocatore capace di inventare gioco, ma anche perché Malcuit si rivelava poco consistente. Forse, Spalletti ha voluto "
risparmiare" Insigne in vista del match di campionato a Firenze domenica prossima.
Per tutto il primo tempo, lo Spartak non ha saputo che cosa farsene della superiorità numerica (zero tiri in porta, inutile l'impiego di Sobolev, 1,91, al posto di Ponce, non c'erano cross per l'aitante attaccante russo). Nel recupero della prima frazione, il Var cancellava un rigore a favore dello Spartak (era Promes a pestare un piede di Politano nell'area azzurra e non viceversa).
Dopo l'intervallo, Spalletti lanciava Osimhen per Petagna e Anguissa per Zielinski. Mossa azzeccata per dare al Napoli una forza nuova. Ma, intanto, Moses martirizzava Malcuit terzino sinistro e tutto lo Spartak rovesciava il possesso-palla (65 per cento del Napoli nel primo tempo, 53 per cento dei russi nella ripresa).
Prima che Osimhen, con due avversari addosso, seminasse il panico nella difesa moscovita, lo Spartak acciuffava il pareggio (55'). Sul cross di Moses, contenibile, la deviazione di Koulibaly consegnava il pallone a Promes che lo scaraventava in rete.
Sul pareggio, il Napoli perdeva le sue certezze, mentre montava l'onda russa. Lo Spartak era costantemente nelle metà campo azzurra. Arriva prima sulla palla, la scambiava velocemente, il suo centrocampo brillava. Il Napoli si ritraeva. Elmas diventava difensore a destra, arretravano gli esterni napoletani d'attacco.
Fioccavano i cartelini gialli, alla fine 4 per il Napoli, 9 per lo Spartak. Il Napoli abbassatosi pericolosamente aveva una sola soluzione, il lancio lungo per Osimhen. Lo Spartak però stroncava il contropiede azzurro, su Osimhen con Caufriez (ammonito) e su Lozano con Ayrton (giallo per il russo). Il messicano era entrato per Politano (72').
Mentre si aveva l'impressione che il Napoli potesse resistere, tenendo il pareggio, anche se era in evidente difficoltà, con la difesa a tre, e cinque a centrocampo, uomo contro uomo, lo Spartak passava in vantaggio. Di Lorenzo, sulla sua fascia destra, era preso in mezzo da Promes e Ayrton, quest'ultimo andava via per il cross a Ignatov (80') entrato otto minuti prima per il centrocampista Litvinov. Gol inevitabile, Ignatov tutto solo al limite.
Entrava Ounas per Di Lorenzo (81') nel tentativo di agguantare il pareggio. Ma ormai il Napoli faceva fatica a contenere il palleggio offensivo dello Spartak. Gli azzurri si sbilanciavano e beccavano il terzo gol da una palla persa a centrocampo (89' Promes a segno).
Sull'1-3, Sobolev falliva il quarto gol per i russi e il Napoli accorciava con Osimhen nell'interminabile recupero (94'). La partita si allungava sino al 100' per le continue interruzioni. Il Napoli giocava dieci contro dieci dopo l'espulsione di Caufriez (81'). Cercava generosamente il pareggio, ma sfuggiva a Fabian Ruiz un complicato assist per Osimhen a fine partita.
LA PRIMA VOLTA
Napoli e Spartak Mosca sono stati per la prima volta di fronte negli ottavi di finale della Coppa dei campioni 1990-91. Zero a zero sia all'andata a Napoli che al ritorno a Mosca, match deciso in Russia a favore dello Spatak con i rigori (5-3).
24 ottobre 1990, al San Paolo, Bigon schierò: Galli; Ferrara, Francini; Cripp (71' Mauro), Alemao, Baroni; Venturin, De Napoli, Silenzi, Maradona, Incocciati (79' Zola).
Lo Spartak Mosca: Cherchesov; Bazulev, Kulkov; Popov, Pozdnjakov, Karpin; Perepadenko, Shalimov, Shmarov, Mostovoj, Gradilenko.
Il Napoli colpì tre legni: Francini (palo), Incocciati (traversa), Baroni (palo). I russi colpirono due pali.
NAPOLI-SPARTAK MOSCA 2-3 (1-0)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo (81' Ounas), Manolas, Koulibaly,Mario Rui (29' espulso); Elmas, Fabian Ruiz, Zielinski (46' Anguissa); Politano (72' Lozano), Petagna (46' Osimhen), Insigne (40' Malcuit).
SPARTAK MOSCA (3-5-2): Maksimenko; Caufriez (81' espulso), Gigot, Dzhikiya; Moses, Litvinov (72' Ignatov), Bakaev (88' Lomovitski), Umyarov, Ayrton; Ponce (45'+1' Sobolev), Promes.
ARBITRO: Kruzliak (Slovacchia).
RETI: 13" Elmas, 55' Promes, 80' Ignatov, 89' Promes, 94' Osimhen.
EUROPA LEAGUE - GIRONE C
Napoli-Spartak Mosca 2-3
Legia Varsavia-Leicester 1-0.
CLASSIFICA
6 punti Legia Varsavia (gol 2-0); 3 punti Spartak Mosca (3-3); 1 punto Napoli (4-5); 1 punto Leicester (2-3).