Calcio
Un girone complicato dal Legia
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 30.09.2021)
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Trentuno anni dopo, lo Spartak Mosca. Dagli ultimi squilli di Maradona al devastante Osimhen. Dalla Coppa dei Campioni 1990-91 all'Europa League dei tempi attuali.
Trentuno anni fa, il drammatico tramonto di Diego, oggi un Napoli che fa sognare come negli anni Ottanta. Allora lo Spartak Mosca fu l'avversario nel secondo turno dei Campioni a eliminazione diretta, andata e ritorno. Il doppio confronto favorì lo Spartak che a Mosca passò ai rigori.
La grande rimonta degli azzurri a Leicester autorizza un certo ottimismo per il passaggio del girone di Europa League. Lo Spartak ha già giocato otto turni di campionato, ma ha un bilancio deficitario: quattro sconfitte (due in casa), un pareggio, tre vittorie. In Europa League ha debuttato con un flop imprevisto, la sconfitta interna (0-1) contro il Legia Varsavia al 92'.
La squadra moscovita gioca col 3-4-3, ma è prevedibile che a Napoli rinforzi la difesa puntando sul contropiede. È possibile che giochi con un centrocampista in più e un attaccante in meno.
Il Napoli è in salute e Osimhen è devastante. Ma non sarà una partita facile. Spalletti partirà con qualche giocatore più fresco (Manolas, Elmas, Lozano, Ounas).
Alla ripresa del campionato, il Napoli giocherà a Firenze, giusto non spremere i migliori. Il Napoli non snobba l'Europa League come in passato quando prevaleva l'impegno in campionato. Ma si sta giocando ogni tre giorni e un turn-over meno leggero si impone. Aiutano, poi, le cinque sostituzioni.
Lo Spartak a zero punti si gioca tutto. Si qualificherà agli ottavi solo la prima squadra di ogni girone. Le seconde spareggeranno con le terze della Champions. La vittoria del Legia a Mosca ha complicato i calcoli della vigilia. Se i polacchi dovessero battere il Leicester, stasera a Varsavia, si metterebbero talmente avanti da prendersi la qualificazione diretta agli ottavi.
Il Napoli deve solo vincere per restare in corsa. È la prima partita in casa, gli azzurri non possono fallire. Poi ci sarà la svolta del girone col doppio consecutivo confronto col Legia Varsavia, a Napoli il 14 ottobre, in Polonia il 4 novembre.
Contro il Cagliari, che ha opposto una tenue resistenza, il Napoli ha giocato a ritmi bassi per preservare energie proprio contro lo Spartak. La squadra gioca "a memoria" muovendo molto la palla senza sfrenarsi nelle corse. È possibile, come contro il Cagliari, che il Napoli affronti lo Spartak puntando ad avere il controllo del match con un palleggio insistito e improvvise verticalizzazioni.
Che cosa concederà lo Spartak è tutto da vedere. Contro il Legia, lo Spartak ha tentato 23 conclusioni (tre nello specchio della porta) contro 7 dei polacchi (due in porta). Il possesso-palla è stato equilibrato.
Lo Spartak, in difficoltà nell'andare a segno, è stato nervoso fino a commettere 18 falli. Sarà un avversario duro, stasera. Il Napoli dovrà evitare di portare la partita sul confronto fisico rischiando infortuni. Spalletti, che è stato in Russia tre anni alla guida dello Zenit, saprà qualcosa in più dello Spartak. Lo ha battuto ripetutamente e con molti gol: quattro vittorie, una per 5-0, un pareggio, una sola sconfitta.
Il loro attaccante più pericoloso è Sobolev (1,91). Sugli esterni ha giocatori veloci di piccola statura, l'olandese Promes (il talento della squadra) e lo svedese Larsson.
I russi faranno intensità a metà campo per spegnere sul nascere la manovra azzurra. Il Napoli dovrà avere pazienza nel cercare il colpo risolutivo. Si annuncia un po' di sofferenza. Ma il Napoli di Spalletti sembra ormai una squadra matura, in grado di cavarsela.