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Cultura
Il Festival di Venezia 2021 e Napoli
di Giovanna D'Arbitrio
Si è conclusa ieri, 11 settembre, la 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con un po’ di amaro in bocca per il significativo contributo di registi e interpreti napoletani che forse avrebbe meritato qualcosa in più, dal momento che critica e pubblico in sala li avevano osannati con convinzione.

A sorpresa e contro ogni speranza dei campani che vedevano Paolo Sorrentino vincitore del Leone d’oro e Toni Servillo della Coppa Volpi, la Giuria ha deciso diversamente. Ecco pertanto i premi assegnati:

Leone d’oro – Miglior Film:
L’événement di Audrey Diwan – (Francia)

Gran Premio della Giuria (Leone d’argento):
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino – Italia

Premio alla miglior regia (Leone d’Argento):
Jane Campion per The power of the dog – Nuova Zelanda/Australia

Premio speciale della giuria:
Il Buco di Michelangelo Frammartino – Italia

Coppa Volpi miglior attore:
John Arcilla per On the job: Mission 8 – Filippine

Coppa Volpi miglior attrice:
Penelope Cruz per Madres Paralelas – Spagna

Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente:
Filippo Scotti per È stata la mano di Dio – Italia

Osella per la miglior sceneggiatura:
Maggie Gyllenhall per The lost daughter (Grecia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Israele

Senz’altro Paolo Sorrentino con È stata la mano di Dio, uno dei suoi migliori film, si è dovuto “accontentare” del secondo posto con il Gran Premio della Giuria. Sorrentino si è commosso nel ricordare i suoi collaboratori e sostenitori e, senza alzare gli occhi, ha continuato a leggere i loro nomi su un foglio per ringraziarli. “Il giorno dei funerali dei miei genitori, lo so, sembra un ricordo triste - ha detto con un timido sorriso - ma non è così, il preside della mia scuola mandò una rappresentanza di quattro compagni della mia classe. Io ci rimasi male, ma ora non ha più importanza. Perché oggi è venuta tutta la classe, che siete voi”. Parole toccanti, come senz’altro si rivelerà il film in arrivo nei cinema nei prossimi mesi.

Al di là dei premi, comunque è stata molto significativa la presenza del cinema napoletano alla Mostra veneziana 2021 sia per la quantità che per la qualità del talento partenopeo: i film campani in concorso, di generi diversi, ma tutti di alto livello, hanno dato un valido contributo con Mario Martone e Paolo Sorrentino, davvero in stato di grazia, e con tanti favolosi interpreti napoletani in prevalenza di teatro.

Due erano le opere in corsa per il Leone d’oro, È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Qui rido io di Mario Martone (molto osannati da critica e pubblico), due fuori concorso, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e Il bambino nascosto del siciliano prestato a Napoli, Roberto Andò, e uno come evento speciale delle Giornate degli Autori, Il silenzio grande del romano Alessandro Gassmann, una storia tutta partenopea.

In Qui rido io, splendida opera di Mario Martone sulla Napoli di Eduardo Scarpetta, spicca la magistrale interpretazione di Toni Servillo, presente anche nel film di Sorrentino, di Leonardo Di Costanzo, e di Roberto Andò.

E come non ricordare interpreti come Massimiliano Gallo, Lino Musella, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Francesco Di Leva, Sasà Striano e le attrici Cristiana Dall’Anna e Antonia Truppo, Maria Nazionale, Marina Confalone, Teresa Saponangelo, Iaia Forte, Luisa Ranieri e tanti altri.

E infine un plauso va anche a Serena Rossi, solare e radiosa presentatrice del prestigioso evento.
Un Festival da ricordare, almeno per noi campani, malgrado tutto.
12/9/2021
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