Calcio
La serata delle streghe
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 23.08.2021)
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Il Napoli esce vivo da una serata delle streghe. Al debutto in campionato degli azzurri succede di tutto. Partita segnata da troppi accidenti al “
Maradona”. Il Napoli gioca in dieci per 70 minuti. Alla fine della folle giostra il Napoli batte il Venezia (2-0) e le streghe.
È successo il peggio del peggio. Osimhen becca un “
rosso” diretto per uno schiaffo al belga Heymans (23’) e, dieci minuti dopo, Zielinski non ce la fa ed entra Elmas.
Non è finita qui. Insigne batte alto il primo rigore della serata mancando il sospirato vantaggio (56’). Si rifà sul secondo spiazzando il portiere e avviando il successo azzurro (62’), completato dal gol di Elmas su uno strappo di Lozano (73’).
All’aria tutti i piani di Spalletti che esordiva con un 4-2-3-1 e l‘inusitata coppia di centrocampo Fabian Ruiz-Lobotka, il primo più avanti, il secondo in copertura, entrambi mediocri.
In ogni caso, col Napoli in dieci e la resa di Zielinski, la partita si consegnava al Venezia. In parità numerica e con Osimhen assatanato, in pressing sul portiere Maempaa, sino a rubargli palla due volte sfiorando il gol, sganciando due tiri (uno alto, uno parato), il Napoli era tutto nella metà campo veneta (Insigne sprecava contro la barriera quattro calci di punizione). Il Napoli, cioè, comandava la partita.
Dopo l’espulsione di Osimhen e l’uscita di Zielinski, il Venezia si liberava della soggezione del Napoli, apriva il gioco, prendeva coraggio e rendeva vita dura agli azzurri. Ma non è arrivato mai a un passo dal successo. Forte batteva a lato una palla-gol sull’1-0 del Napoli. Koulibaly salvava in corner la seconda palla-gol di Forte (80’) sul 2-0 azzurro.
Torna il pubblico al “
Maradona” per vedere il vecchio Napoli guidato da Spalletti che vuole una squadra eccitata ed eccitante, una versione erotica del Napoli senza l’appeal di Gattuso. Vedovi della Champions da due anni, vedremo dove arriveremo. Ma comincia male. Osimhen salterà la prossima partita (a Marassi col Genoa).
Ingiudicabile il primo Napoli di Spalletti in una serata di continue contrarietà. Ma è evidente che il Napoli senza Osimhen non sa come mandare la palla in rete. Ed è urgente il rilancio di Lozano (71’ in campo per Politano).
È stata una partita di buona volontà e confusione col Napoli in inferiorità numerica. Impeccabili Koulibaly e Di Lorenzo. Gli altri si sono fatti prendere dalla serata avversa. Insigne si è riscattato col secondo rigore ridando al Napoli vivacità e gioco.
Bene la linea difensiva anche se il Venezia non ha mai pressato pericolosamente. A centrocampo, impossibile fare a meno di Demme. Lobotka è ordinato, ma niente più. Fabian Ruiz è sempre quel giocatore “
incompleto” che tradisce le sue qualità.
In attacco, Politano fumoso come sempre. Osimhen ha lasciato presto la partita dopo avere minacciato sfracelli. Insigne, con l‘uscita del nigeriano, ha fatto l’attaccante a tutto campo.
È un Napoli che non può fare a meno di Osimhen, Lozano e Demme per avere una precisa identità. Contro il Venezia, dopo tanto soffrire è venuta una vittoria preziosa. Ma forse siamo ancora al Napoli dello scorso anno.
Spalletti deve lavorare molto, ma soprattutto inventare un centrocampo efficace. Prendiamo per buona la vittoria e andiamo avanti. Elmas, pupillo di Spalletti, ha segnato il raddoppio, ma è sempre un calciatore dal gioco troppo nervoso per essere interamente positivo.
Vediamo come il Napoli se la caverà a Marassi domenica prossima senza Osimhen. Spalletti inventerà Insigne falso nueve?
Uno sguardo sul mondo.
Fa tenerezza la testa argentata di Jorginho a Londra nel Chelsea campione d’Europa che s’è preso Lukaku per squassare la Premier League. Che sorpresa Bakayoko al Milan.
Che sorpresona Udinese-Juventus. La squadra di Allegri pareggia di corto muso (2-2) facendosi rimontare due gol con l’errore di Szczesny (giù di corda anche l’anno scorso) sul raddoppio friulano. Si esaurisce dopo un’ora di gioco il mistero di Ronaldo escluso in partenza. Il portoghese entra al posto di Morata e sigla un gol fasullo nel recupero (sarebbe stato il 3- bianconero), annullato dal Var per offside. La Juve è stata bene in campo finché ha retto Dybala.
L’Inter va. Con Simone Inzaghi è più libera, allegra e leggera. L’Atalanta brutta a Torino, ma vince. Qualcosa si ammoscia a Bergamo? Straripa la Roma di Mourinho contro la Fiorentina (3-1).
Napoli a caccia degli avversari che può superare per piazzarsi nelle prime quattro posizioni. Attacco a Milan, Roma, Lazio? Può essere.
Dicono che è un campionato divertente perché si sono impoveriti tutti e ci sarà più gara. Ma nella guerra dei poveri, la Juve è meno povera. Ha pompato 400 milioni in bilancio e prende giocatori col pagherò.
La Juve è sempre la Juve e il 3-5-2 di Allegri, un praticone del football, annuncia da Udine che vincere è l’unica cosa che conta. La solita serenata bianconera, anche se non c’è più la squadra dei feroci saladini delle epoche imperanti.
Gli eredi si fanno inchiodare al pareggio a Udine. Vedremo la Juve a Fuorigrotta alla terza giornata e qualcosa capiremo di Napoli e Juventus. Sarà l’anno di Dybala (senza CR7) in gol a Udine in tre minuti.
In margine alla prima giornata, l’ippocampo salernitano si traveste da guerriero a Bologna, dà battaglia, va due volte in vantaggio poi cede a due gol di un terzino (De Silvestri). Salernitana battuta, ma buon esordio.
NAPOLI-VENEZIA 2-0 (0-0)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (72’ Gaetano), Lobotka; Politano (71’ Lozano), Zielinski (35’ Elmas), Insigne (85’ Petagna); Osimhen (23’ espulso).
VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Ebuehi (50’ Svoboda), Caldara, Ceccaroni, Molinaro; Fiordilino (64’ Tessman), Peretz (75’ Galazzi), Heymans (75’ Dezi); Di Mariano (64’ Sigurdsson), Forte, Johnsen.
ARBITRO: Aureliano (Bologna).
RETI: 62’ Insigne rigore, 73’ Elmas.
SERIE A – PRIMA GIORNATA
Inter-Genoa 4-0, Verona-Sassuolo 2-3, Empoli-Lazio1-3, Torino-Atalanta 1-2, Bologna-Salernitana 3-2, Udinese-Juventus 2-2, Napoli-Venezia 2-0, Roma-Fiorentina 3-1, Cagliari-Spezia, Sampdoria-Milan.