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Calcio
Napoli, quintetto d'archi
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 12.05.3021)
Che musica allo Stadio Maradona. Sarebbe piaciuta a Diego. Di scena il quintetto d'archi azzurro: Zielinski, Fabian Ruiz, Lozano, Di Lorenzo, Insigne nel tabellino dei marcatori. Disintegrata l'opposizione dell'Udinese (5-1). A La Spezia aveva suonato il terzetto: Osimhen (due volte), Zielinski, Lozano.

Vinta la seconda delle quattro finali per acciuffare la Champions. È il decimo risultato utile in casa in questo volo finale (8 vittorie, due pareggi). E sono 17 i punti nelle ultime sette partite. Prossime finali: a Firenze e poi il Verona a Fuorigrotta.

Il Napoli è in eccellente condizione. Si è liberato agevolmente dalla ragnatela friulana. L'Udinese occupa l'intero campo. I giocatori di Gotti sembrano il doppio, tanta è l'intensità che fanno sul terreno di gioco. Ma nessuno può più fermare questo Napoli in salute e in condizione brillante.

Gattuso presenta due novità: Bakayoko e Lozano. Tremiti per la scelta di Bakayoko e, invece, il barbuto centrocampista è stato bene in partita. Appena un errore in appoggio all'attacco, saltato una volta da De Paul. Ma sono stati otto i contrasti vinti e i palloni recuperati, una volta addirittura al tiro (38' fuori) e poi all'inizio dell'azione del primo vantaggio.

Lozano doveva essere la seconda freccia al fianco di Osimhen. Ma nel 4-4-2 riproposto da Gattuso, il secondo attaccante è stato Zielinski (prima a destra, poi a sinistra), sempre più avanti di Lozano.

Il disegno tattico era chiaro: Lozano a destra e Insigne a sinistra dovevano partire bassi. Insigne ha controllato spesso De Paul che giocava molto arretrato (e molto in ombra). Nella ripresa, Lozano è stato più offensivo arrivando al gol del 3-1.

Meret s'è guardata la partita col solo sfregio della rete di Okaka (41'). Neanche una parata. Solo una presa alta su un cross di De Paul (18').

Score finale: 20 tiri del Napoli (12 nello specchio), 5 tiri dell'Udinese (2 in porta). Più l'incrocio dei pali colpito da Insigne prima che Lorenzo trovasse il gol del 5-1, pennellata finale da grande artista sulla corta respinta di un difensore sul tiro di Politano: controllo di petto e destro al volo.

Dominio assoluto come a La Spezia. Il Napoli è vivo e lotta vigorosamente. Per tornare in Champions gli si chiedevano quattro vittorie nelle ultime quattro partite. Due sono andate all'incasso col bottino di nove gol. Vedremo che cosa farà oggi la Juventus a Reggio Emilia contro il Sassuolo e il Milan sul campo del Torino.

Il Napoli ha lanciato il primo squillo dopo 12 minuti quando Di Lorenzo, in acrobazia difficile, mancava il gol davanti alla porta di Musso. L'Udinese giocava basso per capire la manovra del Napoli. Sembrava fuori partita Zielinski che faticava a trovare la posizione giusta in appoggio a Osimhen.

Ma Zielinski è in un momento magico e sbucava all'improvviso per indirizzare la partita del Napoli. Gol a porta vuota sulla respinta corta di Musso sulla conclusione di Osimhen (28'). Tre minuti dopo, il polacco delle meraviglie offriva a Fabian Ruiz il pallone del raddoppio. Lo spagnolo eseguiva l'acuto di uno spettacolare tiro a giro (31'). Due a zero, allegria!

La partita non si annunciava facile per il 3-5-1-1 dell'Udinese, ma il Napoli ha frantumato il castello friulano. Con Bakayoko, sempre presente ma poco mobile, Fabian Ruiz giocava per due svariando da destra a sinistra. Sulla fascia destra, Di Lorenzo imponeva il suo momento straordinario di forza fisica, sganciamenti e pericolosità offensiva.

L'Udinese era una banda di predoni a caccia della palla in ogni zona del campo, ma non giungeva mai al tiro, l'unico che riusciva a scoccare le valeva il gol: Okaka aggirava Manolas e sorprendeva Meret con un diagonale basso e preciso (41'). Non c'è stata altra Udinese.

Rientrata in campo dopo l'1-2 del primo tempo, la squadra friulana ha accennato a invadere la metà campo azzurra. C'è stata un po' di suspense. È durata poco perché il Napoli, undici minuti dopo l'intervallo e l'apparente riscossa friulana, piazzava la terza freccia col gradito regalo del portiere Musso che allungava la palla a Bonifazi: sul pallone piombava come un falco Lozano e scuoteva la rete (56'). Tornava la tranquillità.

È vero che il Napoli aveva in pugno la partita e il suo destino, però un accidenti poteva comprometterli. Prima del 3-1 azzurro, entravano Duwejan per Becao (un attaccante per un difensore) e Forestieri per Walace, altro elemento d'attacco (54'). L'Udinese poteva attaccare meglio con Duwejan ala sinisra (un tiro sopra la traversa e una conclusione fuori) e Molina più stabilmente ala destra. C'era Poi Pereyra che giostrava di qua e di là. Però difesa e centrocampo del Napoli tenevano bene il campo. Insigne era sempre preciso e puntutale nei rientri. I difensori non sbagliavano palla. E l'avvio dell'azione offensiva era sempre sicura e convincente, rapida.

Non c'è stata più partita quando Di Lorenzo ha calato il poker, svelto vicino al palo sinistro di Musso dopo che il portiere aveva respinto malamente il colpo di testa di Manolas, azione da corner (66').

La musica non era finita mentre Gattuso richiamava prudentemente Osimhen diffidato facendo entrare Mertens (70'). Il nigeriano è stato ancora protagonista impegnando da solo l'intera difesa friulana. Inesauribile nel pressing sul portiere e sui difensori, imbattibile nel gioco alto, guerriero autentico in ogni confronto. Gli è mancato il gol, ma è stato straordinario il suo continuo lavoro di pressione sulla difesa dell'Udinese.

Partivano i soliti cambi (75' Politano per Lozano, Elmas per Zielinski) e la musica non era finita. Gran conclusione di Insigne sull'incrocio dei pali. Lorenzo voleva ad ogni costo il suo gol e lo trovava al 91' come meritava per la prestazione tattica e tecnica (aperture sempre spettacolari).

Il gioco non è ancora fatto, ma questo Napoli è la squadra più viva nel rush finale per la conquista di un posto Champions.

MARINO
A 67 anni, Pierpaolo Marino è di nuovo all'Udinese dove dal 1994 al 2004 fu un direttore sportivo innovativo. Ne ha fatto di strada il raccattapalle nel vecchio stadio avellinese di Piazza d’Armi, poi giocatorino elegante, infine arbitro in 400 gare sino alla soglia della serie D.
Rimase nel calcio da giornalista e appassionato telecronista . Arcangelo Japicca lo volle addetto stampa dell’Avellino, a 150mila lire al mese, nel 1977. Pierpaolo Marino aveva 23 anni. Cominciò così la sua carriera nel calcio.
Dopo il debutto ad Avellino, è stato al Napoli costruendo con Allodi la squadra di Maradona.
Poi la Roma, il Pescara per cinque anni, i dieci anni a Udine che lasciò per tornare al Napoli, chiamato da De Laurentiis per rifare la squadra dopo il fallimento.
Cinque anni nel club azzurro lasciando la squadra in serie A portandovi Hamsik e Lavezzi. Fu Diego Della Valle, che era presidente della Fiorentina da due anni, a fare il nome di Marino ad Aurelio De Laurentiis.
Dopo il fallimento, con un Napoli da ricostruire totalmente, Marino fece miracoli riuscendo a rastrellare 23 giocatori (15 prestiti, due comproprietà, tre acquisti, tre svincolati).
Il Napoli non aveva più nulla, neanche i palloni. Nel 2009, Marino passò all'Atalanta. Da due anni è tornato a Udine.

FERNANDES
Il portoghese Bruno Fernandes, che a 27 anni sta spopolando nel Manchester United, è stato un giocatore dell'Udinese con due gol rifilati al Napoli di Sarri, più un rigore sbagliato, nel 3-1 del 3 aprile 2016.
In porta, quell'anno, al posto di Reina giocò la sua unica partita il gigantesco brasiliano Gabriel (1,93). Fu una partita tempestosa con l'espulsione di Higuain al 78'.
Fernandes venne dal Boavista al Novara per 40mila euro. Nel 2013 andò in comproprietà all'Udinese per 2,5 milioni di euro, poi riscattato per 5. L'Udinese lo cedette alla Sampdoria nel 2016 per 7 milioni.
Dalla Samp Fernandes passò allo Sporting Lisbona per 8,5 milioni. Nel gennaio 2020, il Manchester l'ha acquistato per 55 milioni più 25 di bonus.

NAPOLI-UDINESE 5-1 (2-1)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Hysaj (84' Mario Rui); Lozano (75' Politano), Fabian Ruiz, Bakayoko (84' Demme), Insigne; Zielinski (75' Elmas), Osimhen (70' Mertens).

UDINESE (3-5-1-1-): Musso; Becao (54' Forestieri), Bonifazi, Zeegelaar (75' Samir); Molina, De Paul, Walace (54' Duwejan), Makengo (86' Palumbo), Stryger Larsen; Pereyra; Okaka (75' Micin).

ARBITRO: Calvarese (Teramo).

RETI: 28' Zielinski, 31' Fabian Ruiz, 41' Okaka, 56' Lozano, 66' Di Lorenzo, 91' Insigne.
12/5/2021
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