Calcio
Alla riconquista della zona Champions
di Lorenzo Valletta
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L’asfittico calciomercato estivo non ha, certamente, relegato lo Spezia tra le outsider della serie A: la mancanza di idonei investimenti la pronosticava come sicura candidata alla retrocessione.
Tuttavia, i bookmaker non avevano fatto i conti col suo allenatore: Vincenzo Italiano, tra gli obiettivi del Napoli per il post Gattuso.
Il tecnico nato a Karlsruhe (Germania) - ma siciliano di Ribera - è approdato alla guida dello Spezia nella stagione 2019-2020.
Esordio, in serie B, con i fuochi d’artificio, visto che ha ottenuto, subito, la promozione in serie A vincendo i play-off. Il suo gioco si potrebbe paragonare a quello di Sarri: possesso palla, pressing alto e stesso modulo del coach toscano, quando alla guida dei partenopei.
Le statistiche dei player spezziniIl giocatore più prolifico dello Spezia, in questo momento della stagione, è M’bala Nzola: in “
overperformance” con un
expected gol (xg) di 7,37 +1,63. L’ultimo coefficiente risalta le prestazioni positive in fase realizzativa. Vale a dire che la punta bianconera ha segnato più reti di quelle che ci si aspetta in base alle chance procuratesi: 2, per l’esattezza.
Manca, però, all’appuntamento con il gol, da inizio gennaio: nella partita vinta contro la Sampdoria per 2-1. Occhio a non fargli interrompere il digiuno.
All’occorrenza, Italiano alterna il giocatore francese con Roberto Piccoli, attaccante in prestito dall’Atalanta: il suo profilo xg è di 3,58 +0,42. Lineare con le sue marcature in campionato: 4.
Discorso inverso per un altro calciatore spezzino, che nonostante figuri come assistman della sua squadra – 6, in totale – è leggermente carente quando si tratta di marcare la rete.
Ci riferiamo a Emmanuel Gyasi: il ragazzo nato a Palermo – ma, nazionale ghanese – è in “
underferporming” con un xg di 4,86 -0,86. Vanta, però, un primato: è il giocatore più utilizzato nella rosa degli aquilotti. Gli vanno, infatti, ascritti ben 2666 minuti.
Come detto, Italiano usa lo stesso modulo di Sarri: il 4-3-3. Non a caso, il minutaggio di tale disposizione tattica, ricopre quasi l’intera parte della stagione: 3167 minuti che hanno prodotto 42 gol su 335 tiri.
Solo uno, invece, è stato siglato quando ha schierato la squadra, per appena 26 minuti, con il 4-3-1-2. Lo Spezia è, dunque, il settimo peggior attacco, nonché la quarta peggior difesa del campionato.
Le caratteristiche “italiane” Gli aquilotti sono un team che soffrono poco le situazioni di svantaggio, capaci di rimontare in maniera clamorosa, come con Fiorentina e Parma - da 2-0 a 2-2 – e Roma - da 3-1 a 3-3 (quest'ultima gara, persa, poi, 4-3 al 90’), o ribaltare il risultato come è successo, ahinoi, proprio contro il Napoli.
Eppure, le loro difficoltà si palesano quando, invece, devono difendere il vantaggio: molto spesso, in questo torneo, hanno subìto dei recuperi. Esempi? Le gare di Bologna e Genoa.
Soffrono, parecchio, anche le azioni in contropiede: con Cagliari, Benevento e Sassuolo, gli spezzini sono la formazione che ha incassato più reti su ripartenze. In aggiunta, pure le verticalizzazioni, alle spalle della difesa, costituiscono un altro punto debole.
Che il Napoli faccia tesoro di queste criticità e, al contempo, ripassi gli errori commessi nel match di andata…. e nell’ultima gara.