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Calcio
Se anche Bakayoko va in gol
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 27.04.3021)
Il Circolo degli Artisti azzurri si esibisce all'Olimpico di Torino, piazza due gol nella porta granata, colpisce due pali, manca altri sei gol, tre ne sventa Sirigu e, alla fine della giostra, il Napoli piomba in zona-Champions, terzo, affiancando la Juventus (frenata a Firenze 1-1) e il Milan (battuto a Roma dalla Lazio 0-3), due punti sotto l'Atalanta che è seconda.

Primo tempo spettacolare del Napoli. Non era una partita facile. Il Torino ha disperato bisogno di punti per salvarsi. Ma hanno vinto la superiore qualità del Napoli, la sicurezza nuova della squadra di Gattuso, la capacità di tenere il campo in ogni zona, il palleggio veloce.

Il Torino non è riuscito a pressare perché i giocatori del Napoli muovevano rapidamente la palla. In tutto il primo tempo, il Torino è apparso arrendevole e rassegnato di fronte a un avversario troppo superiore.

Nella ripresa, il Napoli ha abbassato il ritmo, ha dato campo al Torino che dal 3-5-2 passava al 4-3-3 con gli inserimenti di Bonazzoli (71' al posto di un Belotti esausto) e Zaza (per Singo) che si aggiugevano a Sanabria senza cavarne molto.

Nel primo tempo, Osimhen aveva salvato di testa sotto la traversa di Meret (già sul due a zero). Nella ripresa, Meret salvava di piedi su Ansaldi.

Ma non c'erano proprio segnali che il Napoli del secondo tempo potesse crollare. Era in controllo del match ripiegando con ordine e avendo uno spazio infinito per il contropiede che gli azzurri non hanno saputo concretizzare sino in fondo. E il Torino non aveva la grinta che sfoderò a Bergamo rimontando l'Atalanta da 0-3 a 3-3.

Uno straordinario Demme ha retto il centrocampo sia nella fase difensiva che impostando l'attacco, accompagnandolo nella metà campo del Torino. Demme ha giocato per tre. Questo ha consentito a Bakayoko di esibirsi senza affanni. Il francese di origini ivoriane iniziava il match con due palle perse, ma poi sull'invito di Di Lorenzo (ancora un partitone) danzava davanti al limite granata, si spostava la palla con cinque tocchi per evitare la barriera dei difensori del Torino e toccava in gol (11').

Se anche Bakayoko va a segno, allora la musica può essere tutta azzurra. Il centrocampista poco mobile, che Gattuso ha avuto nel Milan, ha giocato per il mal di schiena che ha frenato Fabian Ruiz in panchina sino a pochi minuti dalla fine. Ma, accidenti, questo bistrattato Bakayoko è anche l'azzurro che firmò la vittoria del Napoli a Udine (2-1 all'89'). E, allora, alleluja. Non ha giocato male Bakayoko. Nel secondo tempo, col Napoli che subiva la leggera pressione del Torino, si è segnalato per cinque interventi difensivi di buona fattura.

Ha scelto bene Gattuso cominciando con Osimhen anzicché con Mertens. Il nigeriano ha scombussolato la difesa del Torino. È andato al raddoppio, su un lancio della difesa, vincendo il contrasto con Nkoulou ed evitando il recupero di Bremer, toccando in rete quasi con leggerezza (13'). Il Napoli, subito avanti di due gol, si dava allo spettacolo.

Aveva qualche problema Hysaj sullo scattante ivoriano Singo, ma complessivamente il terzino azzurro ha aggiunto un'altra buona partita. Rrahmani e Koulibaly non davano spazio a Belotti e Sanabrida. D'altra parte, il Torino attaccava poco, costretto a contenere il Napoli nella sua metà campo.

Il Napoli sfruttava le corsie per attaccare, soprattutto a destra con Di Lorenzo e Politano, evitando di costruire al centro dove poteva trovarsi in inferiorità numerica contro i cinque centrocampisti granata. Gli esterni del Torino, Singo a destra e Ansaldi a sinistra, potevano consentirsi rare accelerate offensive, dovendo badare a Politano e Insigne (un palo).

Il Napoli ha prodotto bel calcio sul 2-0 sprecando tanto. Ogni volta che puntava la porta di Sirigu (rientrava dopo il Covid) dava sempre l'impressione di sfondare. L'imprecisione e i salvataggi (di piede) di Sirigu hanno impedito la goleada.

Nicola aveva detto che il Torino, in zona-retrocessione, doveva scendere da cavallo e impugnare la baionetta. Il Napoli ha disarmato la squadra granata prendendo subito l'iniziativa del match, colpendo due volte in tre minuti appena all'inizio e poi continuando ad assaltare la porta di Sirigu.

Era Demme a sveltire la manovra (con Fabian Ruiz, portato ad avanzare palla al piede, l'attacco perde il tempo). Ed era prodigioso Zielinski (un palo) a rientrare, trovando lo spazio per agire in libertà, più mezz'ala a cucire il gioco che interno sinistro offensivo.

Le puntate di Politano a destra, la vivacità centrale e la forza di Osimhen e l'azione costante di Insigne a sinistra valevano un dominio offensivo continuo con una serie di palle-gol fallite di poco. Il conteggio finale è di 25 conclusioni azzurre (dieci nello specchio).

La prima mezz'ora è stato uno spettacolo azzurro tambureggiante. Il Torino deviava continuamente in corner le conclusioni degli azzurri (28' Osimhen, 32' Politano), Rrahmani di testa concludeva fuori (33').

Sui due guizzi del Toro, il salvataggio sulla linea di Osimhen (36' sull'intervento all'indietro di Di Lorenzo) e la parata in corner di Meret sulla punizione di Verdi (37'). 

Il Napoli replicava col palo colpito da Zielinski (39'). Non c'era partita, il Napoli dominava in lungo e in largo. Negli ultimi cinque minuti della prima frazione, il Torino s'affacciava nella metà campo azzurra. Belotti saltava Koulibaly, ma succedeva nulla.

Nella ripresa, il Napoli si placava e il Torino entrava in partita. Meret salvava di piedi su Ansaldi (49') libero di puntare a rete. Ma il Napoli si scuoteva sorprendendo il Toro sbilanciato. Due volte Sirigu di piede intercettava le conclusioni di Osimhen (53' e 55'), poi anche Insigne colpiva il palo disorientando la difesa granata nel cuore dell'area del Torino (60'). Ancora Insigne era protagonista di tre conclusioni, però non irresistibili (65', 70', 73'). Il Napoli attaccava a campo aperto col Torino tutto teso in avanti.

Dopo le prime sostituzioni del Torino (57' Linetty per Verdi e Buongiorno per Nkoulou), anche Gattuso faceva le sue mosse (58' Lozano per Politano, Mertens per Zielinski non volendo rinunciare a Osimhen). Nel finale Petagna per Osimhen (80'), Elmas per Bakayoko e Fabian Ruiz per Insigne (85').

Continuavano le occasioni-gol sprecate dagli azzurri. Male Mertens (87'), Sirigu in corner su Lozano (83'), Elmas di pochissimo a lato (89'), Mertens malamente fuori (90'). Partita bloccata sul 2-0. Buon per il Toro che finiva in dieci (86' espulso Mandragora per doppio "giallo").

Settima vittoria del Napoli nelle ultime nove partite. Sono dieci i successi in trasferta (undici in casa). Domenica il Cagliari a Napoli. Anche i sardi, terzultimi, in zona-retrocessione. Ma il Napoli sembra non fare più differenza fra grandi avversari e avversari minori assetati di punti.

ANDATA
L'1-1 dell'andata col Torino (56' Izzo, 92' Insigne) fu uno dei risultati negativi nel periodo dal 16 dicembre 2020 al 6 febbraio 2021 in cui il Napoli raccolse quattro vittorie, un pareggio e cinque sconfitte (0-1 sul campo dell'Inter, 0-2 a Roma con la Lazio, 1-2 in casa contro lo Spezia, 1-3 a Verona, 1-2 a Marassi col Genoa).

POKER
Dries Mertens rifilò quattro gol al Torino nel 5-3 al San Paolo del 18 dicembre 2016. Con 6 gol a testa, Mertens e Insigne sono i cannonieri azzurri nei confronti col Torino dal 2007-08. Due gol di Zielinski, uno Bakayoko, uno Osimhen e tre difensori a segno: Manolas, Di Lorenzo e Koulibaly.

GOLEADE
Dal ritorno del Napoli in serie A (2007-08), escluse le tre stagioni del Torino in serie B, i confronti fra le due squadre sono stati 22 (12 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte per il Napoli). A Napoli: 5 vittorie degli azzurri, 5 pareggi, una sconfitta. Per il Napoli a Torino: 7 vittorie, un pareggio, 3 sconfitte. Clamorosi due successi del Napoli a Torino: il 5-3 del 30 marzo 2013 con tripletta di Dzemaili e doppietta di Cavani e il 5-0 del 14 maggio 2017 con doppietta di Callejon e gol di Insigne, Mertens e Zielinski.

RINCORSA
Gli ultimi cinque turni e le squadre impegnate nella qualificazione alla prossima Champions: Napoli-Cagliari (Milan-Benevento, Udinese-Juventus, Sassuolo-Atalanta, Lazio-Genoa); Spezia-Napoli (Juventus-Milan, Parma-Atalanta, Fiorentina-Lazio); Napoli-Udinese (Torino-Milan, Sassuolo-Juventus, Atalanta-Benevento, Lazio-Parma); Fiorentina-Napoli (Milan-Cagliari, Juventus-Inter, Genoa-Atalanta, Roma-Lazio); Napoli-Verona (Atalanta-Milan, Bologna-Juventus, Sassuolo-Lazio). Da recuperare: Lazio-Torino.

TORINO-NAPOLI 0-2 (0-2)

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Hysaj; Bakayoko (85' Elmas), Demme; Politano (58' Lozano), Zielinski (58' Mertens), Insigne (85' Fabian Ruiz); Osimehn (80' Petagna).

>TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou (57' Buongiorno), Bremer; Singo (71' Zaza), Rincon, Mandragora (86' espulso), Verdi (57' Linetty), Ansaldi (85' Baselli); Sanabria, Belotti (71' Bonazzoli).

ARBITRO: Valeri (Roma).

RETI: 11' Bakayoko, 13' Osimhen.

SERIE A – 33ª GIORNATA
Genoa-Spezia 2-0, Parma-Crotone 3-4, Sassuolo-Sampdoria 1-0, Benevento-Udinese 2-4, Fiorentina-Juventus 1-1, Inter-Verona 1-0, Cagliari-Roma 3-2, Atalanta-Bologna 5-0, Torino-Napoli 0-2, Lazio-Milan 3-0.

CLASSIFICA
76 Inter; 68 Atalanta; 66 Juventus, Napoli, Milan; 61 Lazio; 55 Roma; 52 Sassuolo; 42 Sampdoria; 41 Verona; 39 Udinese; 38 Bologna; 36 Genoa; 34 Fiorentina; 33 Spezia; 31 Benevento, Torino, Cagliari; 20 Parma; 18 Crotone. 
*Lazio e Torino una partita in meno.

27/4/2021
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