Calcio
Il Napoli scivola sulle strisce
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 08.04.2021)
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A Torino, nel recupero della partita del 4 ottobre, la Juve vince lo spareggio per il quarto posto con gli assi che il Napoli non ha. Ronaldo gela la squadra azzurra dopo tredici minuti. Dybala raddoppia nella ripresa smontando il tentativo di rimonta del Napoli. Il gol finale di Insigne su rigore (2-1) è stato l'omaggio al secondo tempo degli azzurri.
La Juve ha costruito la vittoria nel primo tempo pur chiudendolo col minimo vantaggio. Più determinata del Napoli, più aggressiva, più veloce. Pirlo l'ha schierata col 4-4-2 per avere il dominio sulle fasce, Danilo e Cuadrado a destra, Alex Sandro e Chiesa a sinistra. Temeva le puntate offensive di Lozano e Insigne.
A sorpresa, c'è Buffon in porta dopo le ultime incerte prestazioni di Szczesny. Ha scelto bene Pirlo: Buffon è stato l'unico portiere impegnato: con tre interventi ha negato il gol al Napoli sulle conclusioni di Di Lorenzo (48'), Insigne (58') e Fabian Ruiz (71').
Nel Napoli la conferma di Meret tra i pali e delle altre novità. Rrahmani e Koulibaly centrali di difesa, Hysaj a sinistra, il recupero di Demme a centrocampo, Mertens prima punta (Osimhen in panchina), alle spalle Lozano dal primo minuto, Zelinski e Insigne.
Nel primo tempo la Juve ha dettato gioco non solo cavalcando gli esterni, ma con le progressioni centrali dei centrocampisti Bentancur e Rabiot. La Juve aveva studiato bene la partita. Morata arretrato in marcatura su Demme. Si faceva vedere poco Ronaldo. Venivano avanti Danilo e Cuadrado mettendo in crisi Hysaj con Insigne che limitava i rientri per essere più fresco e propositivo in attacco. A sinistra, Chiesa era un pericolo costante. Ma su quel lato, per tutta la partita, era più attivo Di Lorenzo con una prestazione offensiva di rilievo.
La Juve stava meglio in campo. Al Napoli restavano in penombra Zielinski e Lozano. Nel gioco palla a terra, la Juve vinceva i contrasti. Nel gioco aereo, i traversoni di Insigne venivano spazzati in area da Chiellini e De Ligt. Non incideva Mertens.
Forse era nel progetto del Napoli controllare il primo tempo per venire fuori nella ripresa con le sostituzioni. Il piano stava riuscendo, ma Ronaldo ha spezzato subito l'equilibrio (13'). Chiesa, momentaneamente a destra, evitava Insigne e Hysaj servendo una palla bassa a Ronaldo che, staccatosi dalla marcatura di Rrahmani, toccava in gol con la leggerezza del fuoriclasse.
La Juve non forzava per raddoppiare e questo manteneva in partita il Napoli. Il primo tempo s'era aperto con due lampi: Ronaldo che mancava il gol di testa a due passi da Meret (2'), Zielinski che sprecava l'assist di Lozano con un tiro alto (4'). Dopo il gol di Cristiano, Fabian Ruiz sprecava una buona opportunità calciando alto (16').
Superiore possesso-palla della Juve col pallone che viaggiava sempre in profondità. Nel Napoli, Zielinski sulla destra giocava da seconda punta. Usciva Chiellini a bloccarlo. Il Napoli non riusciva ad impostare una incisiva azione d'attacco. Ma neanche la Juve, pur dominando, arrivava a Meret che controllava facilmente la debole conclusione di Cuadrado (38'), l'unico tiro juventino nei primi 45 minuti.
Nonostante il predominio bianconero, c'era un certo equilibrio. Il Napoli reggeva il match e lo svantaggio non lo buttava giù. Gli azzurri dimostravano una certa fiducia di poter recuperare. Fabian Ruiz fungeva da regista-motore, ma non era svelto nell'innescare l'attacco. Insigne entrava spesso nel campo per trascinare avanti il Napoli. Ma, come s'è detto, gli azzurri non avevano peso nell'area della Juve. Mertens, fisicamente dominato dai centrali bianconeri, arretrava per entrare in partita. Il Napoli era lento e prevedibile quando invadeva la metà campo bianconera. Palloni indietro e passaggi orizzontali.
Nella ripresa, il match prendeva a pendere più dalla parte del Napoli, superiore possesso-palla e le tre conclusioni sventate da Buffon. La Juve era in controllo della partita, ma non osava sblanciarsi per colpire ancora. Arrivavano le sostituzioni (54' Politano per Lozano e Osimhen per Demme). Gattuso non solo anticpava i cambi, ma schierava una squadra più offensiva. La Juve si ritraeva.
Osimhen offriva una maggiore presenza nell'area della Juve e una maggiore fisicità, rispetto a Mertens, nei duelli con i difensori bianconeri. Politano era più attivo di Lozano e Insigne continuava la sua buona partita cucendo il gioco e tentando coi traversoni sinistra-destra di disorientare la difesa bianconera. Saliva di tono anche Zielinski. La Juve, difendendo a cinque, non offriva spazio neanche alle conclusioni del Napoli dal limite dell'area.
Il Napoli poteva recuperare perché scemava il ritmo della Juventus, Chiesa riduceva i suoi strappi e Ronaldo non aveva un pallone utile da giocare. Il solo Cuadrado tentava lo sfondamento. Il centrocampo juventino faceva un eccellente lavoro a sostegno della difesa.
Pirlo, che l'aveva azzeccata con Buffon, l'azzeccava anche con i cambi (68' Dybala per Morata e McKennie per uno sfiancato Cuadrado). Decisivo Dybala nel mettere il match in cassaforte.
Fabian Ruiz andava finalmente convinto al tiro (71') e Buffon respingeva a mani aperte. Col Napoli proteso a riequilibrare il risultato, Dybala (dopo tre mesi di assenza) metteva il timbro sulla partita con una chirurgica conclusione mancina appena dentro l'area del Napoli: il pallone filava nell'angolo opposto basso (73'). La Joya era entrata appena da cinque minuti. Una giocata da fermo, una giocata da artista, metteva il Napoli al muro.
Mario Rui avvicendava Hysaj, per una maggiore spinta, ed Elmas rilevava Mertens (76') un po' scomparso dal match. Sotto di due gol, il Napoli cercava di rimediare. La Juve era tutta in difesa, richiamava Chiesa e inseriva Arthur per avere un giocatore creativo in mezzo al campo.
La resistenza della Juventus, mai in affanno, conduceva in porto la vittoria concedendo al Napoli il punto su rigore che Insigne eseguiva alla perfezione contro Buffon (90' Chiellini aveva spinto vistosamente Osimhen in area).
I quattro minuti di recupero erano poca cosa per il "miracolo" del pareggio con la Juve tutta asserragliata nei suoi sedici metri. L'ultimo tentativo di Osimhen veniva deviato in corner (93').
Il Napoli non ha sfigurato, ma la Juve ha mostrato una maggiore solidità giocando anche una partita intelligente senza mai strafare e osservando continuamente la più compatta disposizione in campo, mai allungandosi.
Il rigore realizzato da Insigne è venuto dopo due rigori non visti nel primo tempo dall'arbitro Mariani: il fallo di Di Lorenzo su Chiesa sulla linea di fondo campo, lo sgambetto di Alex Sandro su Zielinski in piena area.
La Juve si avvantaggia per il quarto posto, tre punti avanti al Napoli, ma dovrà giocare a Bergamo fra due giornate. Il duello per il posto Champions non è finito. Però il Napoli, dopo la prossima trasferta a Genova contro la Sampdoria, dovrà vedersela a Fuorigrotta contro Inter e Lazio consecutivamente.
Qualcosa può ancora succedere, ma ora l'arrampicata azzurra s'è fatta più difficile.
PUNTI PERSI
Napoli e Juventus squadre-regine di punti persi, un rimorso lungo un campionato. Sedici punti persi dal Napoli, sedici dalla Juventus in confronti contro formazioni alla portata. Cinque pareggi e due sconfitte per la Juventus, due pareggi e quattro sconfitte per il Napoli. Avessero conquistato i sedici punti gettati al vento, Napoli e Juventus starebbero in testa al campionato con 72 punti. Il Napoli ha sprecato in casa contro Sassuolo (0-2), Spezia (1-2), Torino (1-1), fuori casa contro Verona (1-3), Genoa (1-2) e Sassuolo (3-3). I cinque incredibili pareggi della Juventus: 1-1 in casa e fuori casa col Verona, 1-1 a Crotone, 2-2 col Torino, 1-1 a Benevento e addirittura 0-1 a Torino contro la squadra campana, il clamoroso 0-3 casalingo con la Fiorentina.
BILANCIO
Dominio juventino negli ultimi 14 confronti col Napoli a Torino: 11 vittorie bianconere, un pareggio, due vittorie azzurre. I goleador della Juve: Iaquinta, Marchisio, Trezeguet, Giovinco, Chiellini, Matri, Vucinic, Vidal, Caceres, Pogba, Llorente, Pirlo, Quagliarella, Pereyra, Sturaro, Pepe, Zaza, Bonucci (due gol), Higuain (due gol), Mandzikic (due gol), Danilo, Cristiano Ronaldo (due gol), Dybala.
PROTAGONISTA
Kalidou Koulibaly protagonista nel bene e nel male a Torino contro la Juventus. La fiondata di testa per l'1-0 al 90' nella porta di Buffon del 22 aprile 2018, Sarri contro Allegri, la Juve in testa, il Napoli secondo a un punto dai bianconeri nel duello-scudetto deciso la settimana dopo con la discussa vittoria al sabato della Juventus a Milano contro l'Inter (3-2) e il tonfo alla domenica del Napoli a Firenze (0-3). Due campionati dopo, Ancelotti sulla panchina azzurra, Sarri su quella juventina, rocambolesco 4-3 della Juve a Torino. Clamoroso vantaggio 3-0 della Juventus (16' Danilo, 19' Higuain, 62' Ronaldo). Rimonta del Napoli (66' Manolas, 68' Lozano, 81' Di Lorenzo. Autogol di Koulibaly al 92'.
GOL.
Dal ritorno del Napoli in serie A (2007-08) con De Laurentiis, 29 gol incassati dagli azzurri a Torino, 13 le reti del Napoli. I cannonieri del Napoli sul campo della Juventus: due gol Hamsik nella fantastica vittoria azzurra del 31 ottobre 2009 (3-2); un gol Datolo, Maggio, Lucarelli, David Lopez, Callejon, Koulibaly, Mertens, Manolas, Lozano, Di Lorenzo, Insigne (rigore).
ALLENATORI
Sono solo sette gli allenatori delle squadre azzurre che hanno vinto a Torino contro la Juventus. Nel 1930-31, Garbutt 2-1 (gol di Buscaglia e Vojak). Nel 1947-48 Arnaldo Sentimenti, ex grande portiere azzurro, 3-1 (tripletta dell'ala sinistra Barbieri). Nel 1955-56 Monzeglio 1-0 (Jeppson). Nel 1957-58 Amadei 3-1 (Vinicio, Novelli e Di Giacomo). Nel 1986-87 e nel 1988-89 Ottavio Bianchi: 3-1 nell'anno del primo scudetto (Ferrario, Giordano e Volpecina al 90') e 5-3 (tripletta di Careca e gol di Carnevale e Renica). Nel 2009-10 Mazzarri, subentrato a Donadoni, 3-2 (doppietta di Hamsik e gol di Datolo). Nel 2017-18 Sarri 1-0 (gol di testa di Koulibaly al 90').
JUVENTUS-NAPOLI 2-1 (1-0)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Hysaj (76' Mario Rui); Fabian Ruiz (89' Petagna), Demme (54' Osimhen); Lozano (54' Politano), Zielinski, Insigne; Mertens (76' Elmas).
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (68' McKennie), Bentancur, Rabiot, Chiesa (80' Arthur); Morata (68' Dybala), Ronaldo.
ARBITRO: Mariani (Aprilia).
RETI: 13' Ronaldo, 73' Dybala, 90' Insigne su rigore.
SERIE A - RECUPERI
Napoli-Juventus 2-1
Inter-Sassuolo 2-1
CLASSIFICA
71 Inter; 60 Milan; 59 Juventus; 58 Atalanta; 56 Napoli; 52 Lazio; 51 Roma; 41 Verona; 40 Sassuolo; 36 Sampdoria; 34 Bologna; 33 Udinese; 32 Genoa; 30 Benevento e Fiorentina; 29 Spezia; 24 Torino; 22 Cagliari, 20 Parma; 15 Crotone.
*Lazio e Torino una partita in meno.