Calcio
Napoli, bene ma non benissimo
di Lorenzo Valletta
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Vittoria meritata dei partenopei, resa però meno netta dagli intollerabili e persistenti errori difensivi originati da quella maledetta costruzione dal basso.
Il passaggio di Ospina a Demme era, forse, il meno indicato in quella circostanza. Benché ostiche le alternative - su Rrahmani, Di Lorenzo (a destra) e Koulibaly (centralmente) - non è da considerarsi un delitto il tradizionale “
palla avanti e pedalare”, soprattutto se si è in presenza di un terminale offensivo che faccia salire la squadra, proteggendo il pallone: Lukaku, Ibra, Zapata, Belotti e, nel caso specifico, Osimhen.
E, ciò, malgrado nell’azione che ha immediatamente preceduto il gol rossoblù, l’imperativo di Gattuso rivolto al portiere azzurro, reo di aver rinviato il pallone in direzione dei 186 centimetri di altezza della punta nigeriana, fosse stato «
giocala vicino!»
Giusto impostare dal basso, purché la costruzione sia fatta in maniera idonea (vedasi Napoli di Sarri), altrimenti si corre il rischio di avventurarsi negli errori grossolani di cui i partenopei si stanno macchiando sovente.
Certo, sono episodi che non capitano solo agli azzurri: nella partita di Premier Burnley-Arsenal - giocata sabato - lo svizzero Granit Xhaka (Arsenal), pressato da due avversari, prova a servire, lateralmente, il compagno David Luiz. Finisce, invece, per colpire in pieno l’attaccante rivale Chris Wood il quale, in maniera fortuita, si limita a far da sponda perché la palla si indirizzi in porta.
Osibolt
Subentrato al 53’, la presenza di Osimhen è stata fondamentale per vincere il match. Ancora lontano dalla condizione ottimale di inizio stagione, tuttavia, si è distinto con giocate di supporto: ha dato profondità, effettuato passaggi efficaci e, cosa da mettere in risalto, ha segnato un gol che rientra nella sua scheda tecnica. Nelle sue marcature, una costante quando era tra le fila del Lille.
Con la falcata diretta verso la porta difesa da Skorupski, ha raggiunto una velocità di 35 chilometri orari.
Niente male per uno che convive con un’extrarotazione podalica (leggasi:
piedi a papera ).
I numeri del match
14 tiri totali del Napoli, 16 per il Bologna; in porta 7 a 4; 1,22 contro 0,77, il confronto negli
expected gol (xg); 43% a 57%, il dato sul possesso palla; 77 a 80, la precisione nei passaggi.
Bologna che ha vinto il confronto in quasi tutti i dati statistici, a dispetto del risultato finale. Partiamo dalla doppia realizzazione di Insigne: la prima - minuto 7 - tocca un xg di 0,06; la seconda al 75’, 0,03.
Perché ambedue le reti registrano un xg così basso? Dipende dalla posizione dalla quale Lorenzo ha scagliato le due conclusioni, nonché dal fatto che, in entrambi i casi, sulla sua linea di tiro, incrociava un avversario.
La rete di Osimhen, al minuto 64? 0,37. Il suo xg "
si attiva" dal momento in cui, l’attaccante nigeriano frena la sua corsa all’altezza del dischetto, per poi tirare in porta.
Sul fronte rossoblù, la marcatura del 2-1 porta la firma - come avevamo preconizzato - del calciatore “
overperformer” della rosa emiliana: Roberto Soriano, con un xg di 0,09. Vale a dire? 9 volte su 100 un giocatore segna da quella determinata posizione.