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Recensioni
La nave sepolta, di Simon Stone
di Giovanna D'Arbitrio
Disponibile su Netflix La nave sepolta (titolo originale: The Dig. Lo scavo) è un film del 2021 diretto da Simon Stone e tratto del’ omonimo romanzo di John Preston sugli scavi di Sutton Hoo (Suffolk) avvenuti nel 1939, una delle più importanti scoperte archeologiche della storia britannica: il ritrovamento della nave funeraria di re Raedwald, sovrano anglosassone dell'Anglia orientale del VII secolo.

Nel 1938 Edith Pretty (Carey Mulligan), una ricca vedova affascinata dalle leggende locali che raccontavano di un tesoro vichingo sepolto, contattò l’archeologo autodidatta Basil Brown (Ralph Fiennes) per effettuare degli scavi nei terreni di sua proprietà. I primi scavi, iniziati a giugno 1938, portarono alla luce un disco di bronzo, ma. la scoperta archeologica più sensazionale arrivò un anno dopo: uno scheletro navale di 27,4 m, tanto grande da poter ospitare 20 vogatori su ogni lato.

Il British Museum inviò subito sul posto il noto archeologo Charles Phillips, insieme a due professionisti, Stuart Piggott (Ben Chaplin) e sua moglie Peggy (Lily James) che rifiutarono di lavorare con Brown. Il 21 luglio Peggy trovò il primo pezzo d’oro che condusse alla scoperta di 250 oggetti, come gioielli, monete, scettri e quant’altro, un tesoro che contribuì a far luce sul periodo risalente agli anglosassoni, un popolo fino ad allora considerato rozzo e barbaro.

Il messaggio del film, tuttavia, va oltre tale scoperta: ambientato in un momento in cui era imminente la II Guerra Mondiale, esso mette in rilievo il valore del passato e della storia che mediante l’archeologia rivela la continuità della vita sulla Terra, un testimone che passa da una generazione all’altra attraverso il tempo, malgrado guerre, morte e distruzioni. In effetti quando Edith, malata di cuore e in costante pericolo di vita, si chiede a cosa possa servire la vita di ognuno di noi se un giorno moriremo e saremo dimenticati, Basil afferma: "Dai tempi delle prime impronte umane sul muro di una grotta, facciamo parte di qualcosa che continua”.

Interessante ciò che ha detto Ralph Fiennes in un’intervista: “Penso che sia forse un bene che il film esca quando siamo in un altro periodo di incertezza a causa di Covid. Spero che le persone ne traggano un messaggio positivo, su ciò che possiamo ottenere attraverso uno sforzo e una determinazione comuni”.

Un film significativo e delicato che dà importanza ai sentimenti dei personaggi, non solo gli scavi:: grazie ad alcuni cambiamenti rispetto al libro, la sceneggiatrice Moira Buffini, descrive il rapporto fra Basil ed Edith come quello di due anime affini, affascinate da cultura e archeologia, mentre la moglie May (Monica Dolan) si rivela un sostegno saldo e sicuro per il marito. E in secondo piano, si svolge anche la storia d’amore tra due giovani, il cugino di Edith, Rory Lomax (Johnny Flynn) e Peggy che decide di lasciare Stuart. Tenero infine il rapporto tra Edith e il figlio Robert (Archie Burnes), ragazzo vivace e intelligente, interessato alle scoperte archeologiche che lo aiutano a superare la paura della probabile dipartita della mamma.

Ecco il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3N5l0HstJGE
7/3/2021
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