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Calcio
Granada, chicos azules adiòs
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 19.02.2021)
E vamos al infierno. Due a zero secco del Granada nel match di andata dei sedicesimi di Europa League. Il Napoli è quasi fuori. Difficile la rimonta fra sette giorni a Fuorigrotta.

Un Napoli disarmante e disarmato ha ceduto agli spagnoli, incapace di mettere a segno un golletto che avrebbe tenuto in piedi la qualificazione.

Napoli inesistente nel primo tempo. Due incertezze difensive hanno offerto al Granada il doppio vantaggio. La squadra spagnola non ha insistito, si è limitata a controllare la gara. Nella ripresa ha subito un Napoli appena più vivace.

Gli azzurri hanno avuto quattro opportunità per tenersi ancora in corsa. Ma Zielinski batteva alto la più facile delle palle-gol. Poi un’altra conclusione alta di Rrahmani, un tiro di Zielinski fuori, un tiro di Osimhen, l’unico del nigeriano, parato senza difficoltà. Nel recupero, Meret negava il tre a zero al Granada superandosi sulla conclusione di Herrera.

Il Granada ha giocato semplice (4-1-3-2). Gonalons davanti alla difesa. Kenedy a destra e Machis a sinistra due frecce sulle corsie laterali. Sovrapposizione dei terzini. Angel Montoro in disturbo su Lobotka, l’evanescente regista azzurro.

Gattuso ha fatto giocare la squadra col 4-3-3. Politano, Osimhen e Insigne all’attacco. Fabian Ruiz a destra nella mediana con Lobotka al centro ed Elmas a sinistra. È stato il solito Napoli lento, impreciso, prevedibile. Si sono rivisti i passaggetti corti, la palla all’indietro.

Nelle ripartenze, gli azzurri portavano avanti la palla lentamente. Sul punto di affondare, tornavano indietro. È stato stucchevole il gioco dei due centrali del Napoli che si passavano e ripassavano la palla. Mai cercata la profondità. Eppure, col Granada che si è un po’ seduto sul doppio vantaggio, sarebbe stato possibile colpire.

Insigne più generoso in copertura che all’attacco, Osimhen ancora non in condizione, insignificante il solito gioco di Politano a destra. Fabian Ruiz ed Elmas hanno cercato di vivacizzare la manovra del Napoli, ma anch’essi con molti errori.

Nella ripresa è entrato subito Zielinski per Politano con Elmas a fare l’ala destra. Il gioco del Napoli è migliorato lievemente. Ma non è stato mai incisivo. Manovra sempre lenta che favoriva il piazzamento difensivo del Granada.

Nel secondo tempo, la squadra spagnola sostituiva gli esterni (70’ Soro per Kenedy e Puertas per Machis). I due che uscivano sono stati, con Herrera, i migliori del Granada. Non ci sono migliori nel Napoli, tutti al di sotto di un rendimento decente.

È stata una sfida fra superstiti di Covid, infortuni, ricadute e indisponibilità varie. Nove assenze nel Napoli, sette nel Granada.
Fuori uso metà della forza difensiva azzurra (Ospina, Hysaj, Manolas, Koulibaly, Ghoulam ). Fermo Demme. Attacco privo di Lozano, Mertens e Petagna. Nel Granada, mancano i due centravanti, il colombiano Luis Suarez e l’anziano guerriero del gol Roberto Soldado. Assenze varie a centrocampo.

Sei “primavera” sulla panchina del Napoli: il portiere polacco Hubert Idasiak, 19 anni; Davide Costanzo, difensore, 18 anni, di Frattamaggiore; l’attaccante Giuseppe D’Agostino di Massa di Somma, 18 anni; il difensore Valerio Labriola; l’attaccante Antonio Cioffi di Maddaloni, 18 anni; il franco-algerino Karim Zedadka.

Questa è la scena fra chi c’è c’è e chi non c’è non c’è. Guai a perderne altri. “Siamo pochi, ma fortissimi” dice Gattuso alla vigilia. “Noi saltiamo gli ostacoli” dichiara Rui Silva, portiere portoghese del Granada. Hanno saltato l’ostacolo.

Si va in campo e vamos al infierno. In due minuti. Il Granada prende in pugno il match. Meret deve già salvare la porta con una uscita bassa sul terzino Foulqier penetrato di forza nell’area azzurra (15’).

Ed ecco le due ciliegine degli spagnoli. Herrera di testa sul lancio lungo di Kenedy, in ritardo Di Lorenzo (19’). Il diagonale di Kenedy da sinistra, Rrahmani in ritardo (21’). Il due a zero è servito.

Score del primo tempo. Zero tiri in porta del Napoli. Tre conclusioni fuori: Elmas (28’), Mario Rui (30’), Osimhen (45’).

Sul doppio vantaggio, il Granada non insiste. Controlla la gara con un buon palleggio, non affonda. È la salvezza del Napoli che potrebbe mettere in discussione il risultato.

Ma la manovra azzurra è lenta. Si rivedono l’incertezza con la palla tra i piedi, i passaggi orizzontali e all’indietro. Come la squadra ha la possibilità di puntare la porta spagnola si ferma, indecisa sullo sviluppo dell’azione.

Il Granada è vivo, ogni tanto tenta il lancio lungo per sorprendere la difesa azzurra. C’è Insigne non in buone condizioni, dopo un quarto d’ora zoppica, ma rimane in campo. Con spunti individuali, Elmas e Fabian Ruiz tentano di dare un senso alla partita del Napoli.

La palla giunge raramente a Osimhen. Politano, col suo solito giochino a rientrare non la spunta mai sulla sua fascia. Gli spagnoli spingono spesso con i terzini, Foulquier che si sovrappone a Kenedy, Neva che raddoppia con Machis.

Non si capisce che cosa vuole fare il Napoli. È lento, perde spesso il pallone, si difende con poco ordine, l’azione offensiva è inesistente. Il Granada comincia col pressare alto, poi si abbassa per nulla intimorito dalle vaghe iniziative azzurre.

Nella ripresa, il Napoli sembra avere più voglia di recuperare lo svantaggio. Ma la palla-gol di Zielinski battuta alta (59’) siglava la serata-no degli azzurri. Il Granada, nella seconda parte della gara, ha lasciato giocare il Napoli senza correre pericoli.

Gli spagnoli si sono affacciati avanti appena tre volte, un tiro fuori di Montoro (73’), una puntata di Puertas sventata in corner da Maksimovic (81’) e l’occasione di Herrera annullata da Meret (90’).

Una brutta esibizione degli azzurri. Una partitaccia. La qualificazione agli ottavi di Europa League buttata alle ortiche.

EUROPA LEAGUE
Il Napoli partecipa per l’ottava volta all’Europa League. Quattro volte eliminato ai sedicesimi (dal Viktoria Plzen, dal Lipsia e due volte dal Villareal), una volta agli ottavi (dal Porto), una volta ai quarti (dall’Arsenal). Miglior risultato la semifinale nel 2014-15 persa contro la squadra ucraina del Dnipro (1-1 al San Paolo, 0-1 fuori casa).

DEBUTTO
Rilanciato nel 2009 dalla famiglia friulana Pozzo (proprietaria dell’Udinese e a capo di una azienda produttrice di utensili industriali) e passato dal 2016 al cinese Jiang Lizhang (presidente del Parma 2017-18 e a capo di una azienda di marketing sportivo), il Granada è presente per la prima volta in una competizione europea.
Si è qualificato alla fase a gironi dell’Europa League superando nei turni preliminari la squadra albanese del Teuta (4-0), la Lokomotiv Tbilisi (2-0) e il Malmoe (3-1). Nella fase a gironi ha guadagnato la qualificazione ai sedicesimi di finale arrivando secondo nel Gruppo E, dietro il Psv Eindhoven, con lo stesso score del Napoli nel Gruppo F: 3 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta.

SEDICESIMI
Il Napoli, contro il Granada, gioca per la ventunesima volta un sedicesimo europeo. Nei venti sedicesimi precedenti, il Napoli si è qualificato undici volte ed è stato eliminato nove volte.
Ha superato i sedicesimi in Coppa delle coppe contro il Bangor City (1962-63) e il Bodoe Glimt (1976-77); in Coppa delle Fiere contro il B1909 di Odense (1966-67) e lo Stoccarda (1969-70); in Coppa Uefa contro il Porto (1974-75), il Lokomotiv Lipsia (1988-89), il Wettingen (1989-90) e il Boavista (1994-95); in Europa League contro lo Swansea (2013-14), il Trabzonspor (2014-15) e lo Zurigo (2818-19).
Il Napoli è stato eliminato ai sedicesimi in Coppa delle Fiere da Hibernian (1967-68) e Leeds per sorteggio (1968-69); in Coppa Uefa da Standard Liegi (1979-80), Kaiserslautern (1982-83), Paris Saint Germain (1992-93); in Europa League da Villarreal (2010-11), Viktoria Plzen (2012-13), Villarreal (2015-16) e Lipsia (2017-18).

GRANADA-NAPOLI 2-0 (2-0)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka (64’ Bakayoko), Elmas; Politano (46’ Zielinski), Osimhen, Insigne.

GRANADA (4-1-3-2): Rui Silva; Foulquier, Duarte, Vallejo (23’ Sanchez), Neva (78’ Victor Diaz); Gonalons (78’ Etechi); Kenedy (70’ Soro), Angel Montoro, Herrera; Molina, Machis (70’ Puertas).

ARBITRO: Karasev (Russia)

RETI: 19’ Herrera, 21’ Kenedy.

EUROPA LEAGUE, sedicesimi
(ritorno giovedì 25)

Granada-Napoli 2-0
Braga-Roma 0-2
Stella Rossa-Milan 2-2
19/2/2021
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