Calcio
Arrivare primi sulla palla
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 06.02.2021)
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Il Genoa si è messo a correre. Nelle ultime sette partite (14 punti) Ballardini, subentrato a Maran, ha allontanato la formazione ligure dalla zona-retrocessione (+6 sul Cagliari terzultimo).
Il Napoli troverà una squadra agguerrita e in fiducia. Da quattro partite il Genoa non prende gol dopo averne incassati 30 in sedici (sei dal Napoli alla seconda giornata).
Si è rilanciato Mattia Destro, il centravanti marchigiano passato spesso per “
incompreso”. Trent’anni, da dieci nel calcio, si è rimesso a segnare: 9 gol, quattro nelle ultime cinque partite. Sembra avviato a battere il suo record stagionale (13 gol con la Roma).
Per la quarta volta alla guida del Grifone c’è Ballardini che conosce giocatori e ambiente. È il tecnico che al Genoa ha fatto sempre bene, conquistando due salvezze nel 2014 e nel 2018. Ravennate, 57 anni, da sedici in panchina, ama giocare col 4-3-1-2.
Questo Genoa-Napoli non dipenderà dai moduli di gioco, ma da chi “arriva prima sulla palla” come ha detto Gattuso. Il Napoli è reduce dalla strenua battaglia di mercoledì contro l’Atalanta in Coppa Italia, il Genoa non ha avuto impegni infrasettimanali. È galvanizzato ed è più “
fresco” degli azzurri.
Gattuso dovrà schierare a Marassi i giocatori con più energie, ritoccando la formazione che di energie ne ha consumate tante contro l’Atalanta. Serve la migliore condizione atletica per tirare fuori un risultato positivo a Genova.
È possibile che Ballaradini ricorra al 3-5-2 dell’ultima vittoria, 3-0 a Crotone. Il Napoli non ripeterà il 5-4-1 contro l’Atalanta, ma certamente giocherà a Marassi con una formazione “
coperta”, capace però di ritrovare quegli slanci offensivi mancati contro la squadra bergamasca.
Sarà 4-3-3 sfruttando Zielinski ed Elmas, che mercoledì hanno giocato gli ultimi venti minuti, Petagna prima punta (anch’egli in campo negli ultimi 24 minuti contro l’Atalanta) per avere Lozano sulla fascia destra, il suo sentiero migliore, e confidando nella presenza di Insigne dopo la botta presa al ginocchio contro gli atalantini.
Il Genoa ha un eccellente portiere, Perin, e giocatori esperti, Masiello e Criscito in difesa, Zappacosta e Badelj sulla linea mediana, Destro e Pjaca in attacco. A centrocampo si è aggiunto Strootman, l’olandese ex Roma.
Ha giocatori molto fisici, il difensore Goldaniga (1,93), l’attaccante uzbeko Shomudorov (1,90), Gianluca Scamacca (1,95) attaccante ventiduenne già prenotato dalla Juventus.
Per il Napoli un ostacolo alto nella “
trappola” di Marassi che sarà meno trappola senza l’appassionato pubblico genoano. Un vantaggio per gli azzurri.
Una vittoria smorzerebbe le legittime critiche che hanno accompagnato le ultime prestazioni della squadra di Gattuso di cui viene ripetutamente chiesto l’esonero.
Nella giornata successiva (sabato 13) ci sarà la Juve a Napoli dopo il match infrasettimanale di ritorno con l’Atalanta in Coppa Italia. Una settimana ad alta tensione.
Giornali molto qualificati gongolano per le prossime difficoltà del Napoli aspettando al varco la caduta di Gattuso con tutti i De Laurentiis.
A questo punto, il “bel gioco”, il “
progetto” e
paraponziponzipò contano relativamente. Contano i risultati, l’unica “
medicina” per raffreddare la febbre alta della contestazione montante.
A Genova c’è bisogno di un Napoli vigoroso, palloni spazzati via se necessario, pochi ghirigori soprattutto davanti all’area azzurra, ricerca della profondità lanciando palla nello spazio alle spalle di centrocampo e difesa genoani esaltando la velocità di Lozano.
Sarà una partita difficile, c’è bisogno più di carattere che di tecnica. Gli “
artisti” non servono. Un po’ di sano spirito guerriero e velocità di gioco.
E resistere al “
panico” di fronte alle prime difficoltà. È una partita da addentare e un risultato da strappare con i denti.