Recensioni
The Crown, di Peter Morgan
di Giovanna D'Arbitrio
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Ancora disponibile su Netflix , la serie di successo
The Crown, ideata prevalentemente da
Peter Morgan, è senz’altro un imponente spaccato storico che vanta numerosi riconoscimenti, tra cui tre Golden Globe e otto
Premi Emmy. Focalizzata sulla storia del Regno Unito e sulla Royal Family, in particolare sulla vita di
Elisabetta II, la serie è stata ben accolta dalla critica che ha apprezzato anche le interpretazioni di
Claire Foy e
Olivia Colman, nel ruolo della regina nelle prime quattro stagioni, di
John Lithgow nel ruolo di
Winston Churchill e di
Helena Bonham-Carter nei panni della principessa
Margaret.
The Crown è in effetti divisa in 4 stagioni, raccontate in 10 episodi per ciascuna stagione:
la prima stagione narra la storia della regina Elisabetta II a partire dal 1947 (con numerosi
flash back sulla sua famiglia d’origine e sulla storia passata, sempre presenti in tutta la serie), il suo matrimonio con Filippo (Interpretato da
Matt Smith .st. 1-2, e
Tobias Menzies, st. 3-4) , i suoi incontri con Churchill, la difficile storia d’amore Margaret con il colonnello divorziato
Peter Townsend (
Ben Miles), fino allo scoppio della crisi di Suez nel 1956.
La seconda stagione prosegue la narrazione degli eventi, comprendente i mandati a primo ministro di
Anthony Eden e
Harold Macmillan e lo scandalo Profumo, fino al marzo 1964,anno di nascita del principe
Edoardo, ultimogenito di Elisabetta e Filippo.
La terza stagione narra gli eventi che vanno dall'elezione di
Harold Wilson come primo ministro, nell'autunno 1964, al giubileo per celebrare i venticinque anni dall'ascesa al trono di Elisabetta II nel 1977, il matrimonio in crisi fra
Margaret e
Antony Armstrong-Jones.
La quarta stagione di The Crown è arrivata su Netflix il 15 novembre e ricopre un arco temporale che inizia col primo incontro tra Carlo (
Josh O’Connor) e Lady Diana Spencer (
Emma Corrin) nel 1977 fino al 1990, anno delle dimissioni di
Margaret Thatcher, prima donna a ricoprire la carica di primo ministro nella storia del Regno Unito.Si sofferma, inoltre, sul rapporto del principe
Carlo con
Camilla Shand, il suo futuro marito
Andrew Parker Bowles, nonché sulla la secondogenita di Elisabetta e Filippo,
Anna.
“Volevamo mostrare la gioia iniziale della loro storia, l’attrazione che stava nascendo tra i due, piuttosto che la tragica fine del loro matrimonio che tutti conoscono- afferma l’attrice- che interpreta la “principessa del popolo” da quando, appena adolescente, incontrò per la prima volta Carlo, in visita alla sorella maggiore di lei, Sarah (per la quale si vociferava il principe avesse una cotta…), all’infanzia di William, a metà degli anni Ottanta.
La presenza la presenza di Camilla Parker-Bowles si sente sempre, anche quando apparentemente vediamo Carlo e Diana da soli-spiega
Josh O’ Connor- anche se lui in fondo ama Diana, ma di un amore diverso rispetto a quello per Camilla”.
Il successo delll’imponente serie televisiva è dovuto non solo alla descrizione di personaggi reali e non, ma anche alla capacità di ritrarre, insieme alla famiglia reale, la società e la politica britannica, con il supporto di un ottimo cast, nonché quello di sceneggiatura, scenografia, fotografia e colonna sonora davvero di notevole livello.
Come insegnante di inglese, spesso nei libri di testo ho letto insieme agli alunni la frase “
The Queen reigns, but does not rule” (la regina regna, ma non governa).
The Crown sembra voler ribadire tale principio, pur evidenziando le inevitabili reciproche interazioni tra governo e sovrano nelle monarchie costituzionali, in verità interazioni ed equilibri sempre più difficili da gestire soprattutto oggi. E quanto a cinema, mass media e libri che pretendono di svelarci, intrighi, segreti e bugie di monarchi o importanti personaggi politici, crediamo che purtroppo la Verità è sempre difficile da scoprire.