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Calcio
La partita del gigante e del bambino
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 22.11.2020)
Il campionato riprende e corre. Dieci partite sino a Natale per il Napoli, comprese le due di Europa League.

Settimana immediatamente scoppiettante al San Paolo. Oggi il Milan, fra sette giorni la Roma, in mezzo (giovedì) il match di ritorno col Rijeka.

Orizzonti di gloria. Azzurri impegnati a “dichiararsi” in campionato, svolta decisiva in Europa League per proseguire il turno dei gironi.

Dopo la sosta, tutto è poco chiaro. Quali sono le condizioni dei sedici azzurri rientrati dalle nazionali? Osimhen (lussazione a una spalla, un gol alla Sierra Leone) fuori gioco. Hysaj e Rrahmani bloccati dal Covid. Rientrano magnificamente trionfanti Insigne, luccicante con la nazionale di Mancini, Mertens (un gol all’Inghilterra), Fabian Ruiz (due assist-gol nel 6-0 alla Germania), Lozano (un gol al Giappone in amichevole). Luci e ombre.

Napoli-Milan è una verifica reciproca sulle chance di questa stagione. Due curiosità immediate: il Milan è imbattuto (5 vittorie, 2 pareggi), il Napoli non ha ancora pareggiato (5 vittorie e 2 sconfitte, ma una “a tavolino”).

Nel match brilla la sfida tra il gigante (Ibrahimovic 1,95) e il bambino (Insigne 1,63), probabilmente i giocatori decisivi del confronto.

Mancando Osimhen, Gattuso è tentato dal ritorno al 4-3-3 riportando Mertens nel ruolo di prima punta fra Politano (Lozano) e Insigne.

In dubbio Bakayoko, a centrocampo dovremmo vedere Fabian Ruiz, Demme ed Elmas (Zielinski ha ancora bisogno di recuperare dopo il Covid).

Il cambiamento di modulo è un’incognita, ma può essere una sorpresa per il Milan. All’ultimo momento potremmo vedere il 4-2-3-1 se Gattuso avrà individuato con soddisfazione i due di centrocampo e il centrale dietro Mertens.

Il Milan è ormai squadra dal gioco collaudato con la soluzione estrema di Ibrahimovic (già otto reti) per sfondare, in ogni caso pivot decisivo.

Con Leao fermo e Rebic a sinistra, il Milan perde in velocità sulla fascia, dove comunque arriva come un treno il terzino Theo Hernandez, ma acquista concretezza in zona-gol. Sulla destra, il ventenne svedese Salaemaekers è un fringuello da tenere in gabbia.

Saranno interessanti le sfide di centrocampo con Bennacer e Kessié (nella sua stagione migliore) sul fronte rossonero. Gattuso dovrà individuare gli oppositori di Kessié e Calhanoglu per inaridire il gioco milanista.

Ma anche il Milan dovrà preoccuparsi molto degli azzurri che hanno un gioco più veloce e verticale. Il Napoli può imbarazzare la formazione di Pioli tenendo un ritmo alto. Il Milan solitamente è squadra compassata.

Partita aperta, forse con maggiori difficoltà per il Napoli che “deve vincere”. Il Napoli ha più pressione. Il successo pieno proietterebbe la squadra verso un campionato d’alta quota.

Al Milan potrebbe stare bene anche il pareggio. Non vince a Napoli da dieci anni (2-1 con un gol di Ibrahimovic e Gattuso in capo).

Finora, nei confronti più alti, la squadra rossonera ha battuto l’Inter (2-1) e pareggiato con la Roma (3-3), il Napoli ha battuto l’Atalanta (4-1).

Alla fine, sarà decisiva la tenuta difensiva. Il Napoli ha subito sinora 4 gol (escludendo lo 0-3 a tavolino), il Milan 7. Può essere, questo, l’indicatore migliore per gli azzurri.

21/11/2020
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