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Cultura
Al San Carlo in pantofole
di Adriano Cisternino
Al San Carlo in pantofole e sulla poltrona di casa. In questi tempi di coronavirus in cui ogni giorno ti cambiano le regole che ti cambiano la vita a seconda se sei in zona rossa, arancione o gialla, in questi tempi magri, sfuggiti persino alle profezie di Nostradamus, chiusi teatri e sale da concerto, non ci resta che attrezzarci in qualche modo per una sopravvivenza in cui oltre al fisico dobbiamo riuscire ad alimentare anche la mente e l'anima per non cadere nella noia o nella depressione che, notoriamente, può avere effetti devastanti.

E allora, orfani di musica dal vivo, in attesa dell'apertura promessa dal premier Conte per il 3 dicembre, per i patuti del pentagramma è oro colato l'iniziativa in partenza domenica 8, ore 21, dal massimo napoletano che proporrà, in diretta streaming sui canali social e sulla tv del teatro (cetv-online.it) un concerto diretto da Juraj Valcuha per le celebrazioni dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, con la prima e la quarta sinfonia.

Valcuha di nuovo sul podio giovedì 12 (ore 22) per dirigere la Patetica di Cajkovskij e la versione per orchestra del “Notturno” di Martucci.

Terzo appuntamento domenica 15 (ore 21) per il balletto “Le quattro stagioni” di Vivaldi realizzato con la coreografia di Giuseppe Picone.

Altro appuntamento da non perdere mercoledì 18 novembre (21,30) con “La petite messe solennelle” di Gioacchino Rossini diretta da Gea Garatti Ansini.

Ed infine domenica 22 (ore 21,30) concerto del quartetto d'archi del teatro con Cecilia Laca, Luigi Buonomo, Antonio Bossone e Luca Signorini nel Quartetto .8 di Sostakovic e il Quartetto n.4 di Beethoven.
7/11/2020
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