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Calcio
Un Napoli più forte per riguadagnare la Champions
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 12.10.2020)
Il mercato calcistico al tempo del Covid, chiuso il 5 ottobre, ha mosso in Italia 508 giocatori con un giro di danaro di 1.024,9 milioni di euro (587,3 milioni in acquisti, 437,6 milioni in cessioni). Prestiti in maggioranza e pagamenti dilazionati sono state le scorciatoie per superare la crisi economica. La Roma ha chiuso la stagione scorsa con un passivo di 204 milioni, il Milan 195, l’Inter 103, la Juventus 71.

La Juventus (121,7 milioni) e il Napoli (105 milioni) sono i club che hanno speso di più per il campionato 2020-21. La stessa Juventus (84,5 milioni: 60 per Pjanic al Barcellona) e l’Atalanta (55 milioni: 30 per Traorè al Manchester United e 25 per Castagne al Leicester) hanno incassato di più dalle cessioni.

Dodici club sui venti della serie A hanno chiuso in passivo la campagna acquisti-vendite, in testa Inter -58 milioni, Napoli -53, Parma -41, Juventus -37,2, Lazio -22.

Gli acquisti più onerosi sono stati il centrocampista Arthur dal Barcellona alla Juventus per 72 milioni, Osimhen dal Lilla al Napoli 70 milioni, Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus 60 milioni, l’esterno Hakimi dal Borussia Dortmund all’Inter 40 milioni, Tonali dal Brescia al Milan 35 milioni, il centrocampista americano McKennie dallo Schalke alla Juventus 30 milioni.

Le formazioni titolari più ritoccate risultano quelle del Genoa e dello Spezia con 8 innesti, Benevento 6, Verona 5. Immutata l’Atalanta. Un solo innesto per Sampdoria e Sassuolo. Due per Inter, Lazio, Milan, Napoli e Roma.

Lo Spezia è la squadra che ha più difensori nella “rosa”: 13. Più giocatori a centrocampo per Lazio e Parma (12). Più attaccanti per Sassuolo (8), Bologna e Roma (7), Juventus, Napoli, Parma, Torino (6), Inter (4).

NAPOLI 7,5

Capello e Conte danno il Napoli alle spalle di Inter e Juventus. “La Gazzetta dello Sport” ha titolato: “Napoli da scudetto”. Smentito chi dava il Napoli in “recessione tecnica” accusando De Laurentiis di avere il “braccino corto”. Pochi, essenziali e mirati gli acquisti del club azzurro per una squadra che aveva già una valida ossatura. Cambiare poco per cambiare meglio.
Il Napoli si è rafforzato. Osimhen (agilità, forza, tecnica) potenzia un reparto offensivo già ricco. Bakayoko (5 milioni per il prestito secco senza diritto/obbligo di riscatto a 30 milioni) è stato il capolavoro di Giuntoli: il francese di origini ivoriane, grande prestanza fisica e personalità, consente il varo definitivo del 4-2-3-1 inserito nella coppia davanti alla difesa. Koulibaly è rimasto.
La panchina offre valide alternative a centrocampo (Fabian Ruiz, Zielinski, Demme, Lobotka, Elmas) e in attacco (Petagna, Politano). Manca solo un più valido esterno sinistro di difesa.
Senza lasciarsi andare a voli pindarici, il Napoli può centrare la qualificazione alla prossima Champions. Gattuso può fare un buon lavoro superando le diffidenze locali legate ancora a futili rimpianti (Sarri e Ancelotti).
In Europa League, il Napoli è favorito per il passaggio del turno nel girone comprendente Real Sociedad, Az Alkmaar, Rijeka.

INTER 7
Sfidante numero uno per lo scudetto. Se la squadra non viene sfibrata dall’ossessiva conduzione di Conte, può centrare l’obiettivo. Ripresenta la migliore coppia-gol (37 reti in due l’anno scorso: Lukaku 23 e Lautaro Martinez 14) di una sola lunghezza davanti alla coppia atalantina (36 reti: Zapata 18, Muriel 18). Migliore difesa nel campionato scorso.
Denuncia spesso un calo nei secondi tempi. Ma la “rosa” è ampia per mettere energia e qualità nel corso delle gare (Sanchez e il gran numero di centrocampisti: Vidal, Sensi, Barella, Gagliardini, Hakimi, Brozovic più Eriksen poco considerato da Conte). Hakimi, marocchino, 22 anni, dal Borussia Dortmund, esterno velocissimo, si annuncia nel ruolo di rivelazione.
Il derby (sabato 17), la sfida di Bergamo con l’Atalanta (8 novembre) e lo scontro con la Juventus a San Siro a metà gennaio saranno le tappe che dovranno dare all’Inter la certezza di essere la numero uno. Lo scudetto è l’obiettivo dell’Inter. I bookmakers la danno a 2,75, vicinissima alla Juventus (2,25). Non si farà distrarre dalla Champions nel girone con Real Madrid, Shakhtar e Borussia Moenchengladbach.

ATALANTA 7
È l’anno dell’assalto allo scudetto, non può più nascondersi. Acquisti di rilievo (il centrocampista russo Miranchuk dal Lokomotiv Mosca, 25 anni, e l’attaccante olandese Sam Lammers dal Psv Eindhoven, 23 anni, 1,89), il recupero di Ilicic, il genio del Papu Gomez e una squadra super collaudata consentono di aspirare al successo inserendosi nel duello fra Juventus e Inter.
Il 3-4-2-1 di Gasperini è una macchina da gol. La difesa uno contro uno può risultare non imperforabile concedendo gol agli avversari, ma l’attacco straripa e il saldo gol fatti / gol subiti è in attivo.
Nel campionato scorso, 98 gol segnati e 48 presi (+50). La condizione fisica, l’aggressività, la forza d’urto giocando nella metà campo avversaria con molti uomini e un rapido recupero-palla sono i punti di forza. Per lo scudetto, l’Atalanta è data a 5 subito dopo Juve e Inter. In Champions giocherà nel girone con Liverpool, Ajax, Midtjylland.

JUVENTUS 6,5

Il passaggio da Sarri a Pirlo, con la confusione lasciata dal primo e l’inesperienza del secondo, sembrano il limite per puntare al decimo scudetto consecutivo mentre la concorrenza è più numerosa e si è rafforzata.
Pirlo deve dare un volto nuovo alla Juve con un centrocampo rivoluzionato (Arthur nel ruolo di Pjanic, McKennie di lotta, Bentancur di lotta e di governo, Rabiot e Ramsey) e una folla di attaccanti da ruotare (Cristiano Ronaldo, Dybala, Kulusevski, Morata, Bernardeschi, Chiesa).
La dipendenza da CR7 è confermata dal colloquio-principe di Pirlo con l’asso portoghese (fece lo stesso Sarri senza risultati positivi). Ronaldo con i suoi gol assicura di tenere la Juve in corsa mentre Pirlo trova la migliore soluzione tattica per la squadra.
Possibile il 4-3-1-2 con Ramsey trequartista, Dybala e Ronaldo di punta. Chiesa rischia di fare la fine di Bernardeschi nel turn-over offensivo. Kulusevski non avrà lo spazio necessario per esaltare le sue enormi qualità.
La Juve, contrariamente al solito, ha incassato troppi gol l’anno scorso (43) e il problema sarebbe un migliore assetto della fase difensiva. Resterà la difesa a quattro (con Cuadrado a sinistra!) o Pirlo passerà alla difesa a tre per avere un centrocampo più folto?
È arrivato Morata anziché Dzeko, sfumato Suarez. I problemi non mancano nella Juve che il tradizionale orgoglio, la storia, la fisicità, il ruolo eterno di protagonista camufferanno.
L’ossessione per la Champions (nel girone con Barcellona, Dynamo Kiev e Ferencvaros) potrebbe sottrarle energie per il campionato, ma la “rosa” è ampia.

LAZIO 6,5

Quanto peserà la Champions (nel girone con Zenit, Borussia Dortmund e Bruges) nella stagione della Lazio che continua ad avere una “rosa” insufficiente che, insieme agli infortuni, la escluse l’anno scorso dalla corsa-scudetto?
Pochi acquisti di rilievo: il possente attaccante kosovaro Muriki (26 anni, 1,94) in tandem con Immobile e l’esterno sinistro algerino Fares (24 anni) per ricomporre in biancoceleste la coppia di esterni della Spal (Lazzari a destra). La curiosità, in porta, è Pepe Reina (0,5 milioni dal Milan) di rincalzo a Strakosha.
Il mancato acquisto di David Silva, svincolato dopo dieci anni nel Manchester City con una offerta di quattro milioni a stagione, ha spiazzato la Lazio che puntava sul fantasista spagnolo per aggiungere una chance importante per l’assalto allo scudetto. Il giocatore ha preferito la Real Sociedad.

MILAN 6
Squadra giovane (in campo Daniel Maldini, 19 anni, 1,87, terza generazione dei Maldini) col totem Ibrahimovic. Pioli ne ha fatto la formazione migliore dopo il lockdown. La squadra ha una sua fisionomia, un buon gioco, la forza di Kessie e la classe di Tonali a centrocampo, Donnarumma il migliore in porta, Theo Hernandez una freccia a sinistra.
Tra Leao e Rebic, manca un attaccante-super. Interessante l’arrivo di Brahim Diaz, 21 anni, brevilineo, 1,71, spagnolo di origini marocchine, esterno destro offensivo.
Il Milan punta alla qualificazione per un posto nella prossima Champions. Giocherà l’Europa League nel girone con Celtic, Sparta Praga, Lille.

BENEVENTO 6
Rafforzato per la permanenza in serie A dopo la prodigiosa cavalcata-promozione in serie B. Il polacco Kamil Glik, 32 anni, 1,90, ex Torino, 2,5 milioni dal Monaco, porta fisicità ed esperienza alla linea difensiva. Il moldavo Ionita e il francese Dabo assicurano fisicità e dinamismo alla linea mediana. Tutto nuovo l’attacco (ceduto Coda) con Iago Falque (0,5 milioni dal Torino), Lapadula (3,5 dal Lecce) e Caprari (1,5 dalla Sampdoria).
Pippo Inzaghi gli ha dato una fisionomia ben precisa, un buon gioco continuo, volontà e tenacia. Ha iniziato battendo la Samp in rimonta a Genova e il Bologna al Vigorito: sei punti preziosi. Quest’anno, il Benevento deve far punti contro gli avversari medio-piccoli. È il suo percorso-salvezza. In partita anche contro l’Inter (2-5). È una squadra compatta. Christian Maggio, 38 anni, sempre utile per la sua esperienza e il suo entusiasmo.

ROMA 5,5
Staffetta americana nella proprietà della Roma. Dopo il disastro-Pallotta, ecco Dan Friedkin imprenditore californiano con un patrimonio di 4,1 miliardi di dollari che ha fatto fortuna negli Usa con la vendita delle auto Toyota. Ha preso la Roma per 591 milioni di dollari.
Frenato dai debiti lasciati da Pallotta, Friedkin ha mosso poco il mercato della Roma che però ha ottenuto di tenere il forte difensore inglese Smalling, 31 anni, 1,94 (15 milioni al Manchester United) e Dzeko dopo il fallito passaggio alla Juventus.
È arrivato Pedro, svincolato dal Chelsea, mini-attaccante spagnolo (1,67). Mancherà fino a marzo lo straripante Zaniolo, operato in settembre al crociato del ginocchio sinistro dopo l’intervento in gennaio al ginocchio destro. Spinazzola è il forte stantuffo a sinistra. Non è tranquillo l’allenatore Fonseca dopo le “voci” sul possibile arrivo di Allegri. Poco prevedibile il campionato della Roma che giocherà l’Europa League nel girone con Young Boys, Cluj e Cska Sofia.

LE ALTRE
Curiosità per il nuovo campionato del Sassuolo di De Zerbi sempre all’insegna di segnare un gol più degli avversari, squadra offensiva col centravanti pugliese Francesco Caputo approdato in nazionale a 33 anni, autentica “stella”, Berardi e Boga, Locatelli faro del centrocampo. Riscattato Defrel dalla Roma per 9 milioni e Chiriches dal Napoli per 8.

Il Bologna di Mihajlovic con due nuovi esterni di difesa, De Silvestri, 32 anni, dal Torino e lo scozzese Hickey, 18 anni. Resiste Palacio (38 anni), Soriano regista, Orsolini attaccante di fantasia e il gambiano Barrow quasi una copia di Zapata.

La Fiorentina di Iachini ha ceduto Chiesa, punta sull’eterna giovinezza di Ribery (37 anni) e sull’estro dell’ivoriano Kouame, ha preso Callejon per una buona coppia di esterni con Biraghi a sinistra. Centrocampo di lusso con Amrabat (22 milioni dal Verona) e Bonaventura (svincolato dal Milan).

La Sampdoria di Claudio Ranieri ha preso Candreva dall’Inter (2,5 milioni), si affida ancora a Quagliarella (37 anni), sembra una formazione da centro-classifica.

Il Torino di Marco Giampaolo deve ancora esprimersi con due sconfitte già incassate. Affianca Bonazzoli a Belotti, ha rinforzato il centrocampo con Linetty (7,5 milioni dalla Sampdoria).
Ha deluso sinora l’Udinese di Gotti e del genio argentino De Paul. Ha preso l’esterno sinistro d’attacco Deulofeu, molte novità in mediana.
Il Verona di Juric si è assicurato l’attaccante croato Kalinic, 32 anni, ex Fiorentina, Milan e Roma.
Sembrano destiate a lottare per la salvezza il Genoa di Rolando Maran (Perin in porta, Zappacosta e Badelj in mediana, Pjaca in attacco con Destro) e il Cagliari di Di Francesco (con l’ex Napoli Ounas). Più indiziate nella zona-retrocessione le neo-promosse Spezia (squadra rivoluzionata) e Crotone (Cigarini a centrocampo).

L’italo-americano Kyle Krause (madre italiana), patrimonio 2,9 miliardi di dollari, 400 minimarket in undici Stati degli Usa, tifoso del Palermo, ha prelevato per 65 milioni il settanta per cento delle quote del Parma (il 30 per cento resta agli imprenditori parmigiani) promettendo una squadra “frizzante”. 
12/10/2020
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