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Cultura
Pomigliano jazz sul web
di Adriano Cisternino
Il pianoforte di Giovanni Guidi sullo sfondo delle immagini del parco del Vesuvio catturate da un drone. È un concerto ai tempi del coronavirus. Ma anche molto di più.

Vesuvio-A piece of earth/heart” il titolo della performance andata in onda martedì 28 alle 20 (recuperabile) nell'ambito dell'edizione virtuale del “Pomigliano jazz on Air” sulla pagina fb di “Pomigliano jazz” e su quelle del Parco Nazionale del Vesuvio e di Jazz Italian Platform.

Le note del pianoforte di Guidi come colonna sonora alle splendide immagini raccolte dal velivolo. La tecnologia, insomma, viene in soccorso alla musica in tempi di lockdown. L'iniziativa è servita anche a raccogliere fondi a sostegno del Covid Center di Boscotrecase.

Mentre si moltiplicano le voci di allarme per la paralisi forzata del comparto spettacoli, la musica prova ad organizzarsi in qualche modo.

I concerti dal vivo, con pubblico, per il momento ce li scordiamo. Ma la tecnologia aiuta a tenere vivo il contatto fra gli artisti ed il suo pubblico. E il jazz non sta a guardare.

È ancora fresco il ricordo dello splendido concerto via web organizzato da New York da Winton Marsalis. Dall'Italia fu chiamato Stefano Di Battista che regalò come suo contributo una personale versione di “O sole mio”.

L'iniziativa di Onofrio Piccolo, storico direttore di Pomigliano Jazz, ha aperto una via che non si ferma qui. Occorre farsi venire qualche idea perché “niente sarà più come prima”, è il mantra che gira, che accompagna le vicende del coronavirus.

Più lo si conosce e più gli esperti ci dicono che dovremo rimodulare la nostra vita quotidiana, in tutte le sue attività e manifestazioni: distanza, mascherine, guanti ed altro ancora.

Stiamo ripartendo ma con una nuova grammatica di vita. Anche la natura ci ha dato subito una risposta ed un'indicazione di come indirizzare i nostri comportamenti.

Il blocco delle attività umane ha rigenerato flora e fauna. Mari e fiumi più puliti. I delfini saltano nel golfo. Tutto questo ci suggerisce qualcosa. La musica, ed il jazz in particolare, prova a cercare strade nuove, compatibili con le nuove esigenze.

Abbiamo sentito un Giovanni Guidi molto ispirato martedì sera. Il Vesuvio e Napoli hanno emozionato lui e gli ascoltatori.

Dai suoi tasti è affiorato anche un fuggevole richiamo a Pino Daniele. Le note del suo pianoforte sembravano emergere con naturalezza da quei paesaggi rupestri e rocciosi, incantevoli, rasserenanti.

Il “Pomigliano Jazz on Air” continua il suo percorso. Dal 6 a 9 maggio sono in programma quattro web-concerti.

Mercoledì 6 toccherà ad Andrea Rea, raffinato pianista che a Pomigliano è di casa, sempre alle 20, con “Tales of Freedom”. Nella sua scaletta anche un pezzo sgorgato dalle notti insonni di questa “quarantena”. Forse si chiamerà proprio così. Il coronavirus produce anche musica.

Seguirà, giovedì 7, il trombonista beneventano Alessandro Tedesco in una performance arricchita da effetti elettronici. E quindi altri due artisti della tastiera. Francesco D'Errico, pianista-filosofo, sarà di scena venerdì 8, mentre la chiusura, sabato 9, è affidata al vulcanico pianismo dello stabiese Francesco Nastro.

Un'eruzione di note.

29/4/2020
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