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Oliva tra boxe, libro e teatro
di Adriano Cisternino
La boxe, certo, è il suo mondo. È il punto di partenza. Ma dal ring Patrizio Oliva è partito per esplorare altri mondi, quasi sempre con un ring sullo sfondo. Il teatro, per esempio, lo affascina e lo seduce.

In questi giorni però è costretto a starsene fermo in casa e non - come tutti noi - solo per il blocco imposto dal coronavirus. Lui, anzi, è un testimonial del “restate a casa”.

A bloccarne un po' i movimenti è stata una brutta caduta domestica: frattura polso sinistro e gomito destro: “Ho fatto un volo di due metri e mezzo per una scala che ha ceduto. La mia forza muscolare mi ha salvato da conseguenze ben più gravi. Io faccio pesi tutti i giorni e quindi ho ridotto i danni. Pazienza! Ne avrò per tre settimane. Ma posso mangiare ed anche farmi la barba !”.

La reclusione non gli pesa più di tanto. Del resto, da atleta gli appuntamenti importanti gli imponevano lunghi ritiri. E poi ha tanto da fare anche in casa: “Ci sto volentieri e la gente dovrebbe convincersi che più ci stiamo e prima usciremo. Io ne sto approfittando anche perché sto scrivendo un libro sulla boxe”.

Pat non finisce mai di stupire. Un libro sulla boxe. E chi più di lui: campione olimpico e campione del mondo, allenatore prima dei dilettanti e poi dei professionisti.

Sorprende, anzi, che non ci abbia pensato prima: “Sarà un libro completo, dalla tecnica alla tattica, dalla preparazione atletica alla nutrizione. Infatti ho coinvolto fior di professionisti, a cominciare dal prof. Dino Sangiorgio che mi ha seguito tanto nella preparazione. Ma con il libro ci sarà anche un Dvd. Abbiamo girato infatti molte scene in palestra. Quando sarà pronto? Non so, spero a fine anno”.

Intanto sul palcoscenico la piéce “Patrizio versus Oliva” continua il suo percorso: “Il coronavirus ha mandato all'aria cinque repliche già programmate tra Umbria e Puglia. L'ultima l'abbiamo fatta a Salerno ed è stata un successo”.

Ma c'è qualcos'altro in vista: “Con il mio amico Massimiliano Gallo, attore e regista, abbiamo progettato un docufilm sulla mia vita. Un'idea nata l'estate scorsa. Avevamo anche cominciato a lavorarci, poi tutto si è fermato. Se ne riparlerà appena possibile. Il coronavuris ha bloccato anche un altro lavoro progettato per il Napoli teatro-festival: con Mariano Rigillo dovevamo proporre l'Eneide in napoletano”.

Tutto rinviato. Intanto una Pasqua senza pastiera e casatiello?
Neanche per idea! Mia moglie Nilia è bravissima in cucina ed io a Pasqua e Natale a tavola non mi faccio mancare nulla della tradizione. Poi magari smaltisco soffrendo in palestra. Sono abituato !”.
11/4/2020
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