Calcio
Befana azzurra all’Inter
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 07.01.2020)
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Tre errori azzurri (Di Lorenzo, Meret, Manolas) spianano la strada del successo all’Inter. Se regali tre gol e devi poi rimontare contro la difesa più forte del campionato (9 gol subiti in otto trasferte) i conti non possono tornare.
L’Inter ha giocato e vinto da grande squadra, a parte gli infortuni del Napoli. Ha lasciato al Napoli il palleggio, è rimasta sempre ben chiusa davanti ad Handanovic, ha usato il contropiede, ma soprattutto ha dimostrato la sicurezza e la determinazione di una formazione leader.
Le conclusioni nello specchio della porta sono state pari (8), leggero vantaggio azzurro nel possesso-palla (56%), buona percentuale di passaggi portati a termine dal Napoli.
Quando l’Inter è stata in difficoltà, non è mancato il gioco falloso dei nerazzurri (21 falli contro 10) e quattro ammoniti fra gli interisti (Skriniar, Candreva, Vecino, Barella).
La classifica del Napoli si fa nera: -21 punti dalla vetta, -11 dal quarto posto, ma addirittura appena 9 punti sulla zona-retrocessione.
Insigne, in buona serata, ha tentato di trascinare il Napoli. Sulla sinistra, il Napoli ha impegnato la difesa interista. Qualche buon cross è giunto a destra da Callejon, compreso l’assist per il gol di Milik.
Ma la differenza tra Napoli e Inter è stata visibile, tutta a favore dei nerazzurri, guardinghi e micidiali con Lukaku (due gol). Formazione solida alla quale Conte ha dato forte personalità agonistica.
Il Napoli, sul punto di acciuffare il match, bel finale di primo tempo col gol di Milik che accorciava le distanze (1-2) e buon inizio di ripresa, è stato cinicamente castigato.
In sostanza, non c’è stata partita nonostante la buona volontà e, a tratti, il buon gioco del Napoli.
Ha vinto la squadra più forte, pronta a profittare degli svarioni degli azzurri, la scivolata di Di Lorenzo che lanciava Lukaku sul primo gol, Meret che non tratteneva il potente sinistro del belga offrendo il raddoppio all’Inter, infine Manolas che con una maldestra scivolata sotto porta lasciava a Lautaro la palla del terzo gol milanese.
Si fa sempre più duro il compito di Gattuso di ripotare a galla il Napoli squinternato da Ancelotti mentre si annunciano la trasferta sul campo della Lazio e, poi, Fiorentina e Juventus al San Paolo.
La difesa del Napoli è in emergenza. Fuori Maksimovic e Koulibaly. Gattuso impiega Di Lorenzo centrale su Lukaku, Manolas su Lautaro Martinez. Di Lorenzo cede 4 centimetri e 11 chili al possente attaccante belga. Lotta come può.
Conte presenta un’Inter molto fisica impiegando a centrocampo Vecino e Gagliardini, tiene Brozovic a protezione della difesa.
L’Inter sta molto raccolta per schizzare in contropiede. Restano guardinghi sulle fasce Candreva e Biraghi. Soprattutto Candreva viene frenato da Conte sulla fascia dove insistono Insigne, Mario Rui e Zielinski. Il Napoli palleggia di più per trovare un varco nella difesa milanese.
Non è una notte fortunata per gli azzurri. Mentre Milik manca il gol di testa in apertura (2’), due errori aprono la partita all’Inter.
Di Lorenzo scivola nella metà campo interista favorendo la fuga con gol di Lukaku (14’) e Meret non trattiene il sinistro del belga (pallone calcolato a 111 chilometri l’ora) regalando il raddoppio agli ospiti (33’).
Sembra una partita morta. Contro il Parma era scivolato Zielinski favorendo il gol-vittoria di Gervinho. La storia si è ripetuta.
L’Inter non ha insistito sul doppio vantaggio, limitandosi a controllare la partita. Il Napoli ha giocato col tridente che non è più esplosivo come ai bei tempi: undici gol in tre (Milik 7, Insigne 3, Callejon 1).
Meret incappava nell’errore sul raddoppio di Lukaku dopo due ottimi interventi (26’ su Vecino, 27’ su Lautaro).
Il finale del primo tempo risvegliava l’entusiasmo del San Paolo. Handanovic era prodigioso con una mano a sviare il tiro di Insigne (38’), arrivava poi il gol di Milik (39’ sul cross di Callejon) e, in fine di tempo, Milik concludeva fuori da buona posizione colpendo la palla con una spalla (45’).
In campo rientrava un Napoli galvanizzato dopo essersi avvicinato all’Inter ma la conclusione di Insigne lambiva il palo lontano (46’). Pareggio sfumato. L’Inter metteva il sigillo al match col terzo gol: cross di Vecino, sotto porta Manolas falliva l’entrata a scivolone lasciando la palla-gol a Lautaro (62’). Uno a tre e buona notte.
Non c’erano più speranze per il Napoli. Gattuso voleva la partita perfetta per la sorpresa. La partita dl Napoli non è stata perfetta.
ULTIMA – L’Inter non vinceva a Napoli da ventidue anni. L’ultimo successo nel 1998 (2-0) con Pagliuca, Bergomi, Zanetti, Recoba e Diego Simeone che oggi allena l’Atletico Madrid. L’Inter era allenata da Gigi Simoni che, l’anno prima, aveva lasciato il Napoli per la squadra milanese.
SOLDI CINESI – L’Inter cinese di Zhang Kangyang, presidente della Suning, l’industria di Nanchino venditrice di elettrodomestici e prodotti elettronici, ha investito 181 milioni nell’acquisto di sei giocatori per tornare protagonista: Lukaku 65 milioni, Barella 37, Sensi 25, Lazaro 22, Politano 20, Biraghi 12. Conte è stato ingaggiato per 9 milioni netti l’anno per tre stagioni. A libro paga dell’Inter c’è ancora Spalletti (8 milioni netti per due anni).
COPPA ITALIA – Nove volte il Napoli ha affrontato l’Inter in Coppa Italia. Quando la squadra milanese si chiamava Ambrosiana eliminò il Napoli (2-0) nei quarti della Coppa 1937-38. L’anno dopo vinsero gli azzurri (1-0). Il terzo confronto di Coppa nella stagione 1958-59, successo dell’Inter (3-2). Le due squadre hanno giocato la finale di Coppa Italia 1976 a Roma: vittoria dell’Inter 2-1.
Era il Napoli allenato da Di Marzio con Mattolini in porta, Bruscolotti, Ferrario, Vinazzani, Juliano, Savoldi, Chiarugi. L’Inter, allenata da Bersellini, vinse con i gol di Altobelli e del difensore Bini. Nel 1996-97, Napoli e Inter si ritrovarono in semifinale e passò il Napoli: 1-1 a Milano, 1-1 al San Paolo e vittoria degli azzurri ai rigori (5-3).
Il Napoli perse poi la doppia finale col Vicenza (1-0 al San Paolo, 0-3 fuori casa). Altri quattro confronti in questi ultimi anni. Nel 2010-11 vittoria dell’Inter ai rigori (5-4). L’anno dopo, successo degli azzurri 2-0. Altra vittoria del Napoli nella Coppa 2014-15 (1-0). Nel 2015-16, successo dell’Inter (2-0).
LA PIOVRA – Torna in Italia il giramondo svedese Zlatan Ibrahimovic, la piovra (1,95), rientrando al Milan otto anni dopo l’ultima stagione in rossonero (2011-12). Svincolato dal Galaxy, la società calcistica di Los Angeles, il Milan gli pagherà tre milioni per questo campionato, più sei milioni se lo confermerà per il prossino.
Ibrahimovic, 38 anni, ha segnato 473 gol in 787 partite giocando col Malmoe, l’Ajax, due anni con la Juventus (26 gol), tre campionati con l’Inter (66 gol), il Barcellona, due anni col Milan (56 gol), il Paris Saint Germain, il Manchester United e il Galaxy. Ieri pomeriggio, debutto a San Siro nel secondo tempo senza incidere, il Milan inchiodato sullo 0-0 dalla Sampdoria di Ranieri.
ANCELOTTI – Domenica inglese amara per Carlo Ancelotti, eliminato dalla Coppa d’Inghilterra nel derby di Liverpool. Klopp ha tenuto a riposo l’intera squadra titolare schierando giovani rincalzi che hanno giocato con la padronanza dei più anziani.
Il Liverpool B era bancato 2,10 dai bookmakers che davano avvantaggiato l’Everton al completo, eliminato da un gol magico di Jones al 71’. È bastato l’1-0 al Liverpool. È durato due partite l’incantesimo di Ancelotti sulla panchina dell’Everton. Due vittorie, a segno il lungagnone inglese Calvert-Lewin (1,87) che aveva già punito il Chelsea con una doppietta.
Sotto la guida di Ancelotti prima ha risolto il match col Burnley (1-0), poi ha firmato con due gol il successo sul campo del Newcastle (2-1). Alla terza partita Ancelotti ha perso di misura il confronto con Guardiola cedendo a Manchester contro il City (1-2) tornando a +5 sulla zona-retrocessione. Poi, il flop ella FA Cup.
NAPOLI-INTER 1-3 (1-2)NAPOLI (4-3-3): Meret; Hysaj (81’ Lozano), Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui; Fabian Ruiz (84’ Llorente), Allan, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne.
I
NTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Vecino (73’ Sensi), Brozovic, Gagliardini (56’ Barella), Biraghi; Lukaku (88’ Borja Valero), Lautaro Martines.
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 14’ e 33’ Lukaku, 39’ Milik, 62’ Lautaro.
SERIE A - 18ª GIORNATA
Brescia-Lazio 1-2, Spal-Verona 0-2, Genoa-Sassuolo 2-1, Roma-Torino 0-2, Bologna-Fiorentina 1-1, Atalanta-Parma 5-0, Juventus-Cagliari 4-0, Milan-Sampdoria 0-0, Lecce-Udinese 0-1, Napoli-Inter 1-3.
CLASSIFICAInter e Juventus 45; Lazio 39; Roma 35; Atalanta 34; Cagliari 29; Parma 25; Torino e Napoli 24; Bologna 23; Verona e Milan 22; Udinese 21; Sassuolo 19; Fiorentina 18; Sampdoria 16; Lecce 15; Brescia e Genoa 14; Spal 12.
*Lazio e Verona una partita in meno.