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Vulimme pazzià?… E pazziammo…
di Sergio Civita
Come si fa a prendere sul serio una “esercitazione” in cui tutto è predisposto?
Dalle località alle tipologie degli “attentati”, dall’orario a coloro che dovevano intervenire, tutti sapevano tutto, tanto che tre ambulanze si sono trovate sul posto addirittura cinque minuti prima di quando è scattato l’allarme e sono state costrette ad un indecoroso dietro-front.
Che dire poi del tamponamento fra due ambulanze con i relativi feriti
(veri, questa volta…) e della crisi d’ansia della volontaria della Protezione Civile?
Probabilmente meglio di ciò che è accaduto in analoga esercitazione a Roma dove pioveva ed i “feriti” si sono riparati sotto alcuni cartoni ed un “morto” ha addirittura aperto l’ombrello, tanto da consentire a Prefetto, Questore e Comandante dei Carabinieri di dichiararsi soddisfatti di come sono andate le cose.
Ma credete che in caso di attentato “vero” i terroristi darebbero in anticipo le notizie di cui hanno potuto disporre coloro che hanno preso parte all’esercitazione in modo da consentire l’allerta e la predisposizione di contromisure?
Mi approprio, per il titolo, del commento di un tassista napoletano: "Vulimme pazzià?… E pazziammo…"
Invece di queste sceneggiate penso sarebbe meglio organizzare per gli addetti ai lavori dei seri corsi di aggiornamento su come affrontare catastrofi e attentati e dotare la città e le stazioni di attrezzature di soccorso valide e funzionanti.
In Germania nelle stazioni della metropolitana si possono trovare perfino i defibrillatori…

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Un’Asl (la 4) e cinque comuni (Afragola, Casoria, Crispano, Torre del Greco e Tufino) commissariati dal Prefetto di Napoli di concerto con il Ministero dell’Interno.
Il decreto di scioglimento con un provvedimento del Consiglio dei Ministri per sospette infiltrazioni camorristiche.
Sono ancora sotto inchiesta i comuni di Acerra, Boscoreale, Brusciano, Frattamaggiore, Marigliano, Pomigliano d’Arco, Pozzuoli e Qualiano.
“Quando non si governa, è facile che si aprano tanti varchi, anche alla malavita”, il commento di AN.
Se questo fosse realmente il “metro” per lo scioglimento, a Napoli dovrebbe esserci il Commissario da un bel pezzo.

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Intanto a Napoli si parla solo della “notte bianca”.
Era indispensabile sottrarre un milione e duecentomila euro alle casse comunali già provate dalle sconcertanti, cervellotiche spese decise dall’amministrazione?
Il ripiano dei bilanci delle società partecipate, l’acquisto e la ristrutturazione del palazzo di via Verdi, il “regalo” del fabbricato ai No-global non bastavano?
Nonostante ci sia ben poco da festeggiare, non si smentisce l’animo festaiolo dei napoletani assecondato dai nostri amministratori che hanno stanziato questa bella cifra per organizzare gli oltre 350 eventi che si verificheranno in varie località cittadine.
Ancora un’occasione per distribuire a pioggia contributi a “consulenti”, “artisti” e affaristi vari, purché amici ed amici degli amici.
Ma non si potranno accontentare tutti. Si sa, il governo centrale ha tagliato le risorse…
23/10/2005
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