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Calcio
Napoli al buio: Gesù, fate luce
di Mimmo Carratelli (da: Corriere dello Sport del 23.11.2019)
Cara Houston, abbiamo un problema. C’è ancora il Napoli?
Nel golfo azzurro stanno succedendo cose che noi umani del golfo medesimo non potevamo neanche immaginare. Impallidisce la più eccitante aneddotica del passato, il patto di Vietri, la pace di Lodrone, vendetevi l’anima ma non Vinicio.

Siamo nell’occhio del tifone e del tifoso, mentre dalla faglia della California sono in arrivo le scosse aureliane di primo grado. Raccomandate, multe, ingiunzioni, denunce agli ammutinati, ai ribelli, ai discoli e ai due di briscola, ai facinorosi e agli strascinafacenne, ai rivoluzionari del 4-3-3 e ai conservatori del 4-4-2.

I calciatori del Napoli saranno protagonisti del prossimo cinepanettone della Filmauro, “Natale a Sing Sing”, mentre ai medesimi il presidente ha inviato per la partita a San Siro col Milan i versi di Libero Bovio “scetateve guaglione ‘e malavita”.

Non ci resta che piangere (Troisi). Che senso ha in città Milan-Napoli di stasera è presto detto. Nessun senso, a parte i sensi vietati di Aurelio.

Imperturbabile, Ancelotti cambierà la formazione per la diciassettesima volta che non è neanche un record se paragonato ai 34 assessori cambiati da de Magistris in otto anni.

Non c’è che dire, siamo la città del cambiamento. Ci sono però tifosi in gramaglie che vanno biascicando “tu m’è mmiso int’’e vvene nu veleno ch’è ddoce, mo me pesa sta croce ca trascino cu’ te”. C’è sempre una canzone che ci tiene a galla.

È la caduta del muro di Merlino, il mago del cinema che ha fatto grande il Napoli ed ora lo sta abbattendo per un nuovo progetto: tenersi Ancelotti per il futuro eliminando le mele marce, le pere cotte e i meloni usciti bianchi per allestire una rosa senza spine, senza cosacchi del Dom Perignon (via la steppaglia) e senza cinesi irrispettosi dello stipendio.

Un piazza pulita che nemmeno Corrado Formigli. Così facendo, apriremo il campionato come una scatola di tonno.

Per il momento c’è Milan-Napoli, una partita che vale un campionario di paure, litigi, strappi, veleni e raccomandate tra due squadre in fuga dalla vittoria. Luci a San Siro, buio a Napoli.

Ma c’è sempre Mimì Rea in soccorso alla città del pallone sgonfiato: Gesù, fate luce.
23/11/2019
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