Calcio
Ora c’è una squadra carica di entusiasmo
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 27.10.2019)
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Salisburgo, indimenticabile. Baci, abbracci, contrizioni, perdoni, sopraccigli e barbette, pentimenti e sentimenti. Siamo una squadra fortissimi. E vai, Checco Zalone! Insigne in panchina. Entra, incespica e firma la vittoria. Come diceva Sacchi: occhio, pazienza e bus de cul. Euforia nel golfo.
Un Napoli Champions che in Champions torna a vincere fuori casa dopo tre anni. Un Napoli Champions con Mertens che supera Maradona. Un Napoli Champions. Ancelotti imbriglia il Salisburgo, sempre trionfante sul suo campo, e i gemelli dei gol europei (Mertens 23 centri, Insigne 15) matano la squadra energetica, tutta faville e scintille e poi gol a catinelle.
E riecco il campionato trappole e babà. Il Napoli gioca a Ferrara del giardino dei Finzi-Contini e dei memorabili tre rigori di Altafini. Non ci sono partite facili, il solito ritornello. Ma può la squadra di Salisburgo, con qualche ritocco, Milik innanzi tutto, fallire la trasferta emiliana? Non può. A Ferrara ha vinto il Lecce (3-1).
Fuori casa il Napoli ha il secondo attacco del campionato, quasi tre gol a partita. Mertens è lanciato verso il record dei gol di Hamsik (121), Milik ha il piede caldo, Insigne giocherà quarto a sinistra senza broncio, ormai Ancelotti è il suo papà.
Un occhio a Koulibaly. Sta bene? Assente ancora Manolas, c’è Luperto. Per il ragazzone di Lecce, dopo il magnifico esordio in Champions, più sicurezza e autostima, ma già nelle prime apparizioni aveva la tranquillità di un veterano. Meret ha già fatto tanto contro Verona e Salisburgo, meriterebbe un pomeriggio sereno, a Ferrara gioca da ex (due anni con la Spal).
La squadra di Semplici è sul fondo della classifica, terzultima, ha bisogno di punti. Sbarrerà la strada con un solido 3-5-2 che sarà probabilmente un 5-3-2 affidando il contropiede a Floccari e a Petagna, non velocissimi, però pericolosi al tiro, soprattutto l’ex atalantino, grande e grosso. Il regista è Valdifiori, bocciato a Napoli con l’arrivo di Jorginho.
Velocità e battaglia saranno le armi degli spallini fidando in un po’ sulla “stanchezza austriaca” degli azzurri (solo tre cambi, pare). Per il Napoli difficoltà nel trovare spazi nel bunker ferrarese, ma una gara astuta potrebbe tenere bassa la squadra per colpire in contropiede.
Ancelotti è stato un maestro in Austria sorprendendo il Salisburgo con un avvio spudorato che i “
tori rossi” non si aspettavano pensando alla solita squadra italiana prudente. Avrà anche le chiavi per aprire la partita di oggi pomeriggio.
Il successo di Champions ha suggellato un nuovo patto in casa Napoli, eliminati bronci e dispiaceri. Niente più ombre nello spogliatoio, torna l’entusiasmo. Per giunta, Ancelotti fa il mago predicendo i gol di Insigne.
Un primo passo, se vogliamo, è risalire in classifica rimontando l’esiguo vantaggio dell’Atalanta (terza) sugli azzurri (un punto) con la sfida diretta di metà settimana: la formazione di Gasperini sarà al San Paolo in una partita che potrà dire molto sulla ritrovata condizione del Napoli.
È perciò indispensabile la vittoria a Ferrara dove il Napoli è in serie positiva nelle ultime cinque trasferte, cinque vittorie. Ferrara celebrò l’ultimo “
acuto” di Ghoulam, il gol vittoria del 3-2 di due anni fa. Ora, Ghoulam s’è un po’ perso.
Dunque settimana intensa di tre partite. Ferrara, mercoledì l’Atalanta al San Paolo, come s’è detto, quindi sabato gli azzurri sul campo della Roma e, poi, il Salisburgo a Fuorigrotta per chiudere definitivamente i conti-qualificazione in Champions.