Calcio
Tutti insieme appassionatamente
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 24.10.2019)
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Non ci sono bronci, non ci sono esclusi non ci sono casi. Tutti insieme appassionatamente. Il Napoli è una famiglia, un blocco. E vince alla grande sul campo del Salisburgo (3-2) che era imbattuto da 70 partite (60 vittorie, 10 pareggi).
Si irrobustisce il pass per gli ottavi di finale della Champions. Azzurri in testa al girone, un punto avanti al Liverpool, ma, quello che più importa, quattro punti avanti al Salisburgo che era la rivale per il secondo pass agli ottavi.
Ancelotti vuole sorprendere sempre e sfodera in attacco Mertens e Lozano, mentre tutti aspettavano Milik in gol e in grande spolvero nell’ultima gara di campionato. Ci sono problemi in difesa, perché Manolas non ce la fa (Maksimovic, Hysaj, Mario Rui out, Ghoulam fuori per scelta tecnica).
Ma c’è Luperto, il gigante di Lecce (1,90) e allora siamo più tranquilli contro il fenomeno Haaland, il centravanti norvegese alto 1,94, perché c’è anche Koulibaly (1,86). E Luperto doma il gigante, subisce un fallo dal norvegese e lo fa ammonire (45’).
Ancelotti vince due volte. Batte il Salisburgo e le frottole di giornali e tv che attaccano il Napoli. Ma soprattutto vince sul campo impostando una partita perfetta. Lancia subito il Napoli all’attacco per togliere iniziativa e coraggio agli austriaci. Il Salisburgo era temuto per la sua velocità e la grande spinta offensiva. Per venti minuti viene messo fuori partita da un Napoli ardimentoso.
La tattica riesce in pieno quando Mertens (17’) porta in vantaggio il Napoli delle prime battute felici che disorientano il Salisburgo. Gli austriaci non si aspettavano tanto coraggio. Ma questo aveva detto Ancelotti alla squadra: “
Voglio coraggio, idee, iniziativa”. E proprio il giorno prima della partita, alla Red Bull Arena, dopo la rifinitura degli azzurri, la squadra s’era messa in cerchio attorno all’allenatore e, alla fine del discorsetto del mister, gli avevano dedicato un caloroso applauso.
È stata la premessa per la vittoria in Austria. Si temeva che il Napoli avesse smarrito l’entusiasmo, che ci fossero troppi bronci nello spogliatoio, che certe ramanzine pubbliche di De Laurentiis potessero lasciare un segno negativo.
E, invece, eccolo il Napoli che lascia la polvere dei dispiaceri e sale sull’altare del successo in Austria. Ancelotti prepara un modulo nuovo, è l’MM. Cioè Meret e Mertens. Sono i protagonisti dell’inizio del match. Perché dopo il vantaggio di Mertens, il portiere sventa tre palle-gol del Salisburgo (23’ e 25’ su Haaland, 36’ su Daka con la parata più difficile, distendendosi a destra e deviando il pallone in corner col palmo della mano destra).
E, allora, siamo a cavallo? E no. Non proprio. Perché il Salisburgo supera lo stupore di fronte a un Napoli aggressivo e all’attacco e, dopo le occasioni sventate da Meret, la squadra austriaca comincia a macinare gioco.
È il vento dell’est che soffia sul Napoli. Sul lato mancino il Salisburgo si fa pericoloso con lo sgusciante sudcoreano Hwang, col giapponese Minamino, aiutati dalle avanzate del terzino Ulmer.
Si va un po’ in sofferenza e si prende il pareggio perché l’irrequieto Hwang aggira Malcuit che deve solo trattenerlo in area. Dal dischetto Haaland siglia l’1-1 quasi alla fine del primo tempo che il Napoli conclude con un leggero possesso-palla (51%), ma nei tiri in porta è sotto (2-4).
E come sarà la ripresa perché l’impressione è che il Salisburgo, raggiunto il pareggio, prenderà quota? La ripresa bisogna soffrirla. Ma poiché il calcio è un gioco curioso, mentre gli austriaci prendono il sopravvento il Napoli colpisce ancora.
Ed è Mertens che sigla il raddoppio (64’), superando Maradona nella classifica dei goleador azzurri (116 contro i 115 di Diego). Il Salisburgo resta sorpreso. Aveva chiuso il Napoli nella sua metà campo e si trova di nuovo in svantaggio.
Ma che cos’ha questo Napoli? Ancelotti fa la prima mossa. Fabian sull’esterno e Zielinski in mezzo. E il centrocampo migliora a vista d’occhio. Poi Ancelotti va giù con le sostituzioni indovinate. Prima Insigne per Lozano, che ha offerto un’altra prova pallida (65’).
Intanto, la partita ha una svolta violenta in un minuto. Il Salisburgo acciuffa il secondo pareggio (72’ Haaland di testa sul cross di Junogovic che supera Koulibaly), ma Lorenzo tornato il Magnifico riporta il Napoli avanti (73’). Il Salisburgo, sbilanciato, viene punito come si deve. Palla lunga di Koulibaly che raggiunge Mertens a destra, cross del belga (due gol e un assist) e pallone scaraventato in rete da Insigne appena entrato.
E, allora, è fatta. Entra Llorente per Mertens (76’), entra Elmas per Callejon (80’). Il Salisburgo fa i suoi cambi. Prima un centrocampista (68’ Ashimeru) per riportarsi in equilibrio a centrocampo, poi una punta (89’ Koita) per acciuffare il pareggio per la terza volta. Ma il Napoli spazza via e si torna a casa felici.
AURELIO – Soggiorno salisburghese pirotecnico per il presidente azzurro. Lasciando libero Ancelotti di fare la formazione, e ci mancherebbe, alla vigilia della partita dichiara: “
Milik gioca perché deve giocare”. Infatti, gioca Lozano.
Poi: “
Callejon e Mertens sono strapagati, se vogliono di più e andare altrove io non mi oppongo”. Su Ibrahimovic al Napoli: “
Sono mesi che se ne parla. Io l’ho incontrato a Los Angeles. Siamo stati a cena, lui con la sua bellissima famiglia. Fuori dal campo è un’altra persona. Al Napoli? È un desiderio, dipende da lui”.
Va su di giri davanti alle telecamere di Tv-Luna con l’eleganza insofferente del suo linguaggio schietto: “
Non mi va di parlare. Leggo dichiarazioni di tanti pezzi di m…, sento solo cazzate, allora poiché a Napoli si vuole distruggere la napoletanità, se la prendessero nel c…”. Evviva!
MERTENS – Dries Mertens è il miglior cannoniere europeo del Napoli: 23 gol (14 in Champions, 9 in Europa League) davanti a Cavani (19 reti), Hamsik (16), Altafini (15), Insigne 15 (11 in Champions, 4 in Europa League), Callejon 12 (5 in Champions, 7 in Europa League), Canè 10, Careca 8, Barison e Gabbiadini 7, Milik 6 (4 in Champions, 2 in Europa League).
MILIK – 14 marzo 2019, ottavi di finale di Europa League, Milik protagonista contro il Salisburgo. Non tanto per il gol segnato al San Paolo nel 3-0 del match di andata contro gli austriaci, ma per la rete al ritorno. Il Salisburgo vinse 3-1, ma non bastò per ribaltare lo 0-3 del San Paolo.
Dopo il gol di Milik, il Salisburgo avrebbe dovuto vincere 5-1 per eliminare gli azzurri. Meret fu protagonista nel finale: sventò in corner una gran conclusione di Minamino (75’), sul tiro di Dabbur lo salvò il palo. Il secondo tempo fu un monologo del Salisburgo.
Non c’erano Koulibaly e Maksimovic, squalificati, sostituiti da Chiriches e Luperto. Assente anche Insigne. Il gol di Milik nacque dal pallone rubato da Mario Rui nella metà campo austriaca, scambio volante con Zielinski e cross del difensore sul quale, nell’area piccola, pasticciarono Ulmer e Onguéné: Milik dette il tocco decisivo in rete (14’).
ANCELOTTI – Il bilancio europeo di Ancelotti col Napoli in 14 partite: 7 vittorie (1-0 e 2-0 Liverpool, 3-1 Stella Rossa, 3-1 e 2-0 Zurigo, 3-0 Salisburgo, 3-2 Salisburgo), 3 pareggi (0-0 Stella Rossa, 2-2 e 1-1 Paris Saint Germain), 4 sconfitte (0-1 Liverpool, 1-3 Salisburgo, 0-2 e 0-1 Arsenal), 21 gol segnati, 14 subiti.
TOUR DE FORCE – Cinque partite in tredici giorni fino alla prossima sosta del campionato. Domenica 27: Spal-Napoli. Mercoledì 30: Napoli-Atalanta. Sabato 2 novembre: Roma-Napoli. Martedì 5 novembre: Napoli-Salisburgo. Sabato 9 novembre: Napoli-Genoa.
SALISBURGO-NAPOLI 2-3 (1-1)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Callejon (80’ Elmas), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Mertens (76’ Llorente), Lozano (65’ Insigne).
SALISBURGO (4-4-2): Stankovic (32’ Coronel); Kristensen, Ramalho, Wober, Ulmer; Daka (68’ Ashimeru), Junozovic, Mwepu (89’ Koita), Minamino; Haaland, Hwang.
ARBITRO: Turpin (Francia).
RETI: 17’ Mertens, 40’ Haaland rigore, 64’ Mertens, 72’ Haaland, 73’ Insigne.
CHAMPIONS LEAGUE. Girone E
Salisburgo-Napoli 2-3
Genk-Liverpool 1-4
CLASSIFICA
7 Napoli (gol 5-2); 6 Liverpool (8-6); 3 Salisburgo (11-9); 1 Genk (3-10).
foto: Azzurrissimo.it