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Calcio
Prima di Facchetti ci fu Mistone
di Mimmo Carratelli (da: Roma dell'11.10.2019)
Magro come un’acciuga e orgoglioso, Dolo Mistone, vomerese, terzino negli anni Sessanta. È mancato ieri all’età di 83 anni, memoria nostalgica di stagioni azzurre tempestose, vittorie minime, una Coppa Italia e una Coppa delle Alpi, e discese in serie B.

Più giovane di Giacinto Facchetti, sei anni in meno, rivendicava, vantandosene con legittima caparbietà, di essere stato il primo terzino fluidificante in Italia. “Giacinto è stato un grande, ma io l’ho fatto prima” diceva Dolo con accorata passione.

Giocò la prima partita e fu espulso. Questo fu l’esordio di Dolo Mistone, napoletano purosangue, in Spal-Napoli (2-1) il 12 aprile 1959. Era il Napoli di Bugatti, Di Giacomo, Vinicio, Pesaola che giocava al Vomero.

A Ferrara, Dolo fece coppia con Elia Greco. Stava tramontando la lunga stagione di Luciano Comaschi (302 partite col Napoli). Mistone giocò quell’anno una seconda partita, al Vomero, contro l’Inter di Angelillo, vittoria azzurra con un gol di Manuel Del Vecchio (1-0).

Cresciuto nel vivaio azzurro, Dolo giocò sette stagioni col Napoli (136 partite e un gol per il pareggio con l’Udinese, 2-2, nel campionato ’60-’61). Fece coppia con Comaschi, con Elia Greco, con Molino, con la “macchia” di due autogol contro il Bari (1-2) e a Lecco (0-3).

Le sue furono stagioni in cui molti napoletani si affacciarono in prima squadra: Rambone, Luigi Amicarelli, Guido Postiglione, Piscitelli, Di Gaetano, Rivellino, Juliano, Montefusco.

I primi napoletani in squadra erano stati i fratelli Ghisi, Osvaldo Sacchi, gli stabiesi De Martino e Jone Spartano, il bagnolese Cassese, Franzese, Tricoli, Venditto, Pastore, Capolino, Ferruccio Santamaria, Di Costanzo. Napoletano, anche se nato ad Asuncion in Paraguay, ma da genitori napoletani, era Sallustro.

Un episodio curioso nella carriera di Mistone. Il 4 marzo 1962, partita delicata al Flaminio contro la Lazio per la promozione in serie A del Napoli. Punizione per i laziali battuta da Seghedoni. Un bolide fiondato sotto la traversa della porta difesa da Pontel.

In qualche modo, il pallone finì tra le braccia di un raccattapalle appostato dietro la porta. Il guardalinee rimase fermo e Mistone fece una gran recita con l’arbitro Rigato al quale tolse ogni dubbio: la palla era finita… fuori. C’era Bruno Pesaola in panchina che aveva sostituito Fioravante Baldi. Finì 0-0.

Dolo Mistone giocò l’ultima partita al San Paolo in Napoli-Brescia 4-0, serie B, in coppia con Adorni.

Quell’anno gli azzurri risalirono in serie A. Mistone lasciò il posto a Mauro Gatti, fiorentino, che giocava nell’Inter. Helenio Herrera aveva scoperto Facchetti e dirottò Gatti al Napoli.

11/10/2019
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